Il quarto giudice nella puntata di Amici 13 in onda questa sera sarà Christian de Sica, attore che può ormai essere considerato un habitué del talent show condotto da Maria De Filippi, grazie a una lunga serie di partecipazioni negli anni passati. Nato a Roma nel gennaio del 1951, figlio del grande Vittorio e dell’attrice Maria Mercader, Christian De Sica dopo aver terminato gli studi classici si è trasferito in Venezuela, per lavorare all’interno di un albergo, ove ha mosso i suoi primi passi artistici. Nel 1973 ha quindi partecipato come cantante al Festival di Sanremo, senza però ottenere grandi riscontri, tanto da decidere di seguire le orme paterne dedicandosi in maniera esclusiva al cinema. 



Dopo alcune piccole parti in film minori, il suo primo ruolo di rilievo è stato quello ricoperto in Borotalco (1982), al fianco di Carlo Verdone, seguito a un anno di distanza da Acqua e sapone, diretto ancora da Verdone. La grande notorietà è però arrivata con Sapore di mare, alle dipendenze di Carlo Vanzina, nel quale ha ricoperto la parte del giovane e dissoluto rampollo di un industrialotto milanese. A questo primo successo ha fatto poi seguito quello ottenuto con Vacanze di Natale, sempre nel 1983, ancora a fianco di Jerry Calà e del giovanissimo Claudio Amendola, capostipite dei cosiddetti cinepanettoni. Nell’ambito di queste pellicole, De Sica ha fatto coppia per molti anni con Massimo Boldi, un sodalizio interrotto solo nel 2011. 



Ai cinepanettoni ha affiancato anche pellicole come Mi faccia causa (1984), di Steno, Yuppies (1986) diretto da Carlo Vanzina, Grandi magazzini (stesso anno), di Castellano & Pipolo, Body Guards (2000), di Neri Parenti, Il figlio più piccolo (2010), di Pupi Avati, per il quale ha ricevuto un Nastro d’Argento come migliore attore protagonista e Il principe abusivo (2013), alle dipendenze di Alessandro Siani. Partecipazioni che non sono però mai riuscite ad affrancarlo del tutto dalla immagine di attore legato a film di carattere puramente commerciale che gli è stata consegnata dalla partecipazione ai cinepanettoni.



Nel 1991 ha anche esordito nei panni di regista dirigendo Faccione, con Nadia Rinaldi in veste di protagonista, con il quale ha mostrato di non aver smarrito la lezione paterna, tanto da guadagnarsi una nomination al David di Donatello in qualità di miglior regista esordiente. Nello stesso anno ha poi diretto Il conte Max, un chiaro omaggio al padre, da lui stesso interpretato insieme a Ornella Muti. Tra gli altri film diretti in seguito, vanno ricordati Ricky e Barabba, del 1992, Simpatici e antipatici (1998) e The Clan (girato nel 2005).

Per quanto riguarda la sua vita privata, è sposato con Silvia, sorella di Carlo Verdone. La loro relazione è stata arricchita dall’arrivo di due figli, Maria Rosa e Brando.