La puntata di Che tempo che fa in onda questa sera vedrà la presenza tra gli ospiti di Javier Zanetti, che ha da poco dato il suo addio al calcio, dopo aver guidato per 15 anni lInter come capitano. Nato a Buenos Aires il 10 agosto del 1973, ha disputato diciannove stagioni sportive consecutive nella squadra nerazzurra. Zanetti, dopo aver mosso i primi passi nel mondo del calcio nelle formazioni giovanili dell’Indipendiente, è passato alla formazione dei Talleres, debuttando nella seconda divisione argentina (‘Primera B Nacional’) nell’agosto del 1992.
Dopo aver disputato un’ottima stagione con il Talleres, viene acquistato dal Banfield, che lo fa debuttare in Primera Division – massima serie del campionato argentino – contro il River Plate, nell’agosto del 1993.

Dopo due ottime stagioni con la maglia del Banfield, l’ex giocatore Antonio Angelillo lo segnala a Massimo Moratti, nuovo presidente dell’Inter, che decide di portarlo a Milano. Il 5 giugno del 1995, Zanetti viene presentato ai tifosi assieme al connazionale Sebastián Avioncito Rambert, capocannoniere del campionato argentino giunto a Milano tra grandi aspettative che vennero ben presto deluse. Al contrario Zanetti, giunto a Milano da semi-sconosciuto – si narra che giunse per la prima volta al ritiro estivo di Cavalese con un sacchetto di un supermercato in mano e senza nessun giornalista ad attenderlo – ebbe una carriera straordinaria con i nerazzurri.
Zanetti debuttò con l’Inter contro il Vicenza il 27 agosto del 1995, schierato titolare dall’allora tecnico Ottavio Bianchi. Il 12 settembre, contro il Lugano, conquistò il suo primo gettone europeo.
Il 3 dicembre del 1995, contro la Cremonese, mise a segno la sua prima rete con l’Inter.
Nel corso degli anni successivi, Zanetti divenne uno dei pilastri della formazione nerazzurra.
Il primo trofeo sollevato da Zanetti fu la Coppa Uefa 1997/1998, vinta contro la Lazio per 3-0 grazie anche a un suo gol. Nel 1998, contro il Castel Di Sangro in Coppa Italia, Zanetti indossò per la prima volta la fascia di capitano dell’Inter. Dal 29 agosto del 1999, a causa del ritiro di Giuseppe Bergomi e di Gianluca Pagliuca, Zanetti divenne il capitano nerazzurro. 

Dalla stagione 2004/2005 – in cui conquistò la Coppa Italia – Zanetti fu protagonista di un ciclo di vittorie straordinario con l’Inter, durato sino al 2010/2011, durante il quale vinse cinque scudetti, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe Italiane, una Champions League e un Campionato Mondiale per Club.

Nell’aprile del 2013, un grave infortunio mise a rischio la sua carriera. Grazie anche al rinnovo contrattuale proposto dall’Inter per altri dodici mesi, Zanetti è potuto tornare in campo il 9 novembre, dimostrando di essere in possesso di una buona condizione atletica. Nel corso della primavera del 2014, stante anche la scadenza del contratto a fine giugno, Zanetti ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato.

Il 18 maggio del 2014 ha quindi giocato, da titolare, la sua ultima gara con la maglia dell’Inter al Bentegodi di Verona, contro il Chievo. Ha indossato una fascia da capitano speciale su cui sono stati riportati i cognomi di tutti i suoi ex compagni nell’Inter, che avessero giocato almeno una volta al suo fianco.

Complessivamente, è sceso in campo con la maglia dell’Inter 858 volte, mettendo a segno 21 reti. Se si considera il campionato, ha giocato 615 incontri e tre spareggi, diventando il secondo calciatore per numero di presenze in Serie A alle spalle di Paolo Maldini, colonna storica del Milan. Con la maglia dell’Argentina, Zanetti ha collezionato 145 presenze. Dopo il suo ritiro, Zanetti ha scritto un’emotiva lettera in cui ha ringraziato l’Inter, i compagni e gli avversari di una carriera lunghissima.