La puntata di domenica 4 maggio di Che tempo che fa è iniziata con un interessante intervento di Guido Guerzoni, docente all’Università Bocconi, il quale ha affrontato il tema delle passioni, prendendo spunto da quella del collezionismo, e del loro “possibile degenerare in ossessioni”. L’accademico ha iniziato il suo intervento cercando di dare una definizione del termine “ossessione”, facendo vari esempi attraverso i quali si è arrivati a concludere che tale concetto può essere inteso sia in modo positivo che negativo e che vi sono “ossessioni socialmente accettate”, come ad esempio quella per le opere d’arte, e altre che invece non lo sono. Quindi ha introdotto il concetto di “disposofobia”, ossia la malattia ossessiva legata al collezionismo, affermando che è complicato riuscire a comprendere quando si ha tale patologia e quando invece si è semplicemente degli accaniti collezionisti. E dopo aver descritto le sue passioni e mostratene alcune strambe di collezionisti sparsi per il globo, Guerzoni ha spiegato come le collezioni “siano dei sismografi che registrano i cambi di gusti e di interesse” e quindi, alla fine, i cambiamenti della nostra personalità nel corso degli anni.Quindi ha fatto il suo ingresso in studio il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Il conduttore, dopo aver ricordato come “quasi il 43% dei giovani non ha un lavoro”, ha chiesto a Padoan quali azioni dovrebbero intraprendere l’UE e il nostro paese. Il ministro ha risposto affermando, prima, che quello della “mancanza di lavoro è un dramma italiano ed europeo” e che la disoccupazione ha come cause prime “la grande crisi e il fatto che col tempo si sono incrostate delle barriere che permettono a tutti di accedere al lavoro”, e quindi che quel che “Italia ed Europa devono riuscire a fare è far uscire leconomia dalla recessione e rendere interessante per le imprese tenere al lavoro la gente assunta”.Il ministro, alla domanda sulla possibilità che la “spending review” non possa “incidere negativamente sull’occupazione” ha ribattuto affermando che è assolutamente prioritario “liberare risorse per dare ai cittadini un taglio permanente delle tasse”. Quindi, escluso categoricamente una riforma del nostro sistema pensionistico, affermando che quello nostrano è uno dei migliori a livello europeo, ha ribadito come “il diritto primario è il lavoro” ma come questo debba essere accompagnato “dal diritto di aver voglia di lavorare”, in quanto bisogna fare una distinzione “tra tutela dellindividuo e protezione del posto di lavoro”. Il discorso si è quindi spostato sugli 80 euro in busta paga e sui dubbi avanzati dal Senato relativamente alle coperture. Padoan ha rassicurato sul fatto che “il taglio delle imposte per famiglie e imprese” è di tipo permanente e che tale taglio sarà “finanziato da tagli permanenti alla spesa” e poi ha rassicurato sulle coperture che, a suo dire, “l’esecutivo ha reperito”. Quindi, dopo aver ribadito che “la tassazione sulle rendite finanziare non comprenderà i BOT”, ha prima spiegato che “la crescita della disuguaglianza descritta dal Censis è dovuta al fatto che il paese è in una fase di transizione” e poi ha posto l’accento sul fatto che “la differenza la farà la politica economica”, la quale dovrà essere studiata in modo accurato. Padoan ha poi affrontato il tema delle privatizzazioni, spiegando che sono necessarie “per abbattere il debito e a mettere a contatto col mercato importanti imprese italiane, come Enav e Poste che stanno completando il processo, e poi la Fincantieri”.Su un argomento molto sentito, quello dell’evasione fiscale, ha affermato che l’esecutivo “si sta concentrando anche sulla lotta allevasione fiscale migliorando la trasparenza”. Infine ha fatto presente come sia normale, riferendosi alla Fiat, che “un’impresa italiana riallochi le funzioni allestero”, ma come sia altrettanto necessario che “continui a produrre sul territorio nostrano”.



Dopo l’intermezzo musicale con Caparezza, che ha cantato il singolo di “lancio” del suo ultimo lavoro e ha descritto come sono nate le 19 canzoni che compongono il disco che è in testa alle classifiche, è stata la volta di Lucia Annibali. Fazio le ha chiesto come si sente oggi, a più di un anno dal giorno in cui la sua vita è cambiata e la ragazza, affermato di essere serena, ha poi descritto i primi pensieri avuti, “pensieri tutti rivolti al reagire”, subito dopo il ricovero in pronto soccorso. Lucia Annibali ha quindi raccontato la lunga strada che ha dovuto intraprendere per guarire, ricordando che “ci sono voluti, finora, 11 interventi chirurgici” e che in alcune circostanze le sono anche stati “cuciti gli occhi per il recupero della pelle e delle cornee”. Quindi, ricordato come “fosse meglio non piangere altrimenti avrebbe rovinato la pellicola e lesito degli innesti e delle cure” e, dopo aver descritto le terapie e le cure a cui ancora oggi si deve sottoporre, si è detta certa che il suo “processo di guarigione andrà avanti”.Dopo aver descritto come abbia “dovuto ricominciare tutto da capo, alla stregua di un bambino”, ha raccontato l’evoluzione nel modo di fare delle persone che la incontrano, volendo mettere l’accento sul fatto che non le piace se gli altri la guardano con tristezza, perché, ha detto, “non bisogna provare tristezza, in quanto io non ce lho dentro”. Quindi ha spiegato perché, da un certo punto di vista, l’agguato con l’acido organizzato dal suo ex fidanzato “è quasi stata una liberazione”. Lucia Annibali ha spiegato infatti che “la paura che qualcosa di brutto potesse accadere si è concretizzata, quindi paradossalmente è passata”. Sul suo ruolo come “simbolo della battaglia contro le violenze sulle donne”ha affermato che “limmagine pubblica fa piacere per laffetto” e che pur non avendo “la presunzione di poter incidere sulle vite altrui” è contenta che “la sua esperienza e la sua vita possano servire, in positivo”. Dopo aver confermato come l’ironia sia stata e sia un’arma fondamentale per affrontare il percorso di guarigione, ha affermato che per lei “non è una sconfitta questo attacco e che il fatto che sia successo, laggressione crudele, è unulteriore vittoria su di lui e su sé stessa” e che “è orgogliosa di aver superato l’evento con le proprie forze”. Quindi, in relazione al libro che ha scritto con l’aiuto di un giornalista del “Corriere della Sera”, ha affermato che “è difficile accorgersi del male perché dipende dal rapporto on se stessi” e che la forza che hanno “certi rapporti distruttivi è dovuta a fragilità e mancanze che si hanno dentro di sé”. Quindi ha lanciato un appello, affermando che “è importante lavorare su se stessi, essere in sintonia e presenti a se stessi, perché se gli altri ci fanno del male, ci siamo anche noi che glielo permettiamo e quindi in parte la responsabilità è anche nostra”. Fazio ha quindi reso noti i dati secondo cui “nel Vecchio Continente 62 milioni di donne hanno subito una violenza in qualche modo, più o meno grave, e oltre i 2/3 non hanno denunciato laggressione” e Lucia Annibali ha affermato che sulla base di quanto ha vissuto è “nel momento in cui si decide di denunciare che nasce il pericolo e che la denuncia va ascoltata e non sottovalutata”. E la denuncia, secondo la ragazza, è “il passo più difficile, che deve essere preceduto dal comprendere che il rapporto è sbagliato e che bisogna rinunciare all’amore della persona che si ha accanto”. Quindi, commentando le ultime righe del suo libro, dedicate al futuro, ha affermato come sia “necessario e meglio essere sereni, perché un cuore sereno aiuta il cervello e aiuta il corpo” e che “in una condizione come la sua, il futuro si costruisce giorno per giorno”, cercando di evitare il pessimismo e pensando “ai desideri che si vogliono realizzare”, come ad esempio, per quanto riguarda lei “aiutare persone che hanno vissuto esperienze simili alla sua”.



Quindi è arrivata Luciana Littizzetto, che dopo aver elogiato la ragazza ha, con la “verve” che conosciamo, fatto ridere il pubblico, prendendo in giro, tra l’altro, Kevin Costner e la pubblicità per un’importante multinazionale alimentare. Dopo la pubblicità è arrivato il momento di Gramellini che ha chiesto “applausi per la madre di Federico Aldrovandi e la vedova Raciti”. Il giornalista ha quindi stigmatizzato “lo spettacolo inverecondo della partita di Coppa Italia di ieri sera tra Fiorentina e Napoli, con gli scontri fuori dallo stadio e gli spari” e ha ricordato come “tutti sappiamo che società e calciatori sono gli stessi che regalano biglietti a personaggi come Gennya carogna e gli fanno gestire il merchandise”.Quindi Fazio ha aperto il collegamento con Francesco Paolantoni, “non fan” dichiarato di “Star Wars” a cui il conduttore, in considerazione del fatto che proprio ieri cadeva lo “Star Wars Day”, ha deciso di fare uno scherzo, mandandogli a casa persone travestite come i vari personaggi della saga.Gramellini ha poi narrato la storia di un padre che per assistere il proprio figlio gravemente malato, ha avuto l’aiuto dei colleghi che “hanno ceduto ciascuno dei propri giorni di ferie per dargli modo di stare vicino al bambino”. Il giornalista ha raccontato che “é stata proprio questa vicenda a convincere il parlamento francese ad approvare una legge che consente ai dipendenti di cedere le ferie ad un collega con un figlio sotto i 20 anni vittima di una grave malattia”. Quindi, dopo le “pagelle” di Gramellini ad alcuni uomini politici italiani per alcune recenti dichiarazioni o azioni, è stato “aperto” il collegamento con Gianni Riotta. Il giornalista, da New York, ha raccontato di un edificio del 1800 che sta per essere abbattuto e ha quindi narrato di altri precedenti “casi di edifici abbattuti nonostante gli attivisti cerchino di salvare il patrimonio artistico di New York”, passeggiando per la città con le note di Sinatra a fare da accompagnamento. Quindi, dopo un nuovo collegamento con Paolantoni, sempre attorniato dai personaggi di “Star Wars”, Gramellini ha messo l’accento sullo scontro tra Renzi e i sindacati, facendo un parallelo con la Gran Bretagna e proponendo “di esportare i nostri sindacalisti in Cina”. stata quindi la volta di un collegamento con Francesca Volpi, giornalista che si trova a Donetsk e che ha affermato come non sia “così facile capire, in Ucraina, da che parte sta la ragione e chi siano i buoni e i cattivi”. Quindi, dalla città dell’Ilva, Taranto, è arrivato il collegamento con Diodato, il quale ha eseguito un pezzo del grande Umberto Bindi, ovvero “Arrivederci”. Infine, in chiusura, Gramellini ha ricordato la tragedia che 65 anni fa distrusse il “Grande Torino”, con la famosa frase di Indro Montanelli: “Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede e così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto, ma che è soltanto in trasferta”.



Va in onda questa sera, domenica 4 maggio, una nuova puntata di Che tempo che fa, condotta come sempre da Fabio Fazio. Tanti e importanti gli ospiti della serata di oggi, tra cui l’attore il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, Lucia Annibali, Caparezza e Guido Guerzoni. In collegamento: l’attore Francesco Paolantoni e il giornalista Gianni Riotta. La puntata sarà completata dalla presenza di Caroli, Massimo Gramellini, Luciana Littizzetto e Diodato, in collegamento, che renderà omaggio ai grandi autori della musica italiana. L’appuntamento, oltre che su Rai Tre, sarà visibile dalle 20.10 anche in diretta streaming sul sito ufficiale della Rai (clicca qui). 

Questa sera, domenica 4 maggio, alle 20.10 su Rai Tre va in onda un nuovo appuntamento con Che tempo che fa, il talk-show condotto da Fabio Fazio. Tra gli ospiti in studio ci sarò Lucia Annibali che ha scritto con Giusi Fasano Io ci sono. La mia storia di non amore, dove racconta la sua vita dal 16 aprile 2013 quando lacido scioglieva il suo viso. Ci sarà anche il il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che di recente si è espresso duramente nei confronti di quanto fatto dall’Unione Europea in materia di crescita e lavoro negli ultimi anni. Ospite anche Guido Guerzoni, ricercatore confermato di Storia economica e Docente presso la SDA Bocconi. In collegamento ci sarà l’attore Francesco Paolantoni, che sta sostenendo la campagna elettorale di Alessandro Cecchi Paone, candidato alle Europee con Forza Italia. Sempre in collegamento ci sarà Gianni Riotta. Non mancheranno Luciana Littizzetto, Massimo Gramellini e Diodato, nuova presenza fissa del programma.

In attesa della puntata di questa sera, domenica 4 maggio, di Che tempo che fa, vediamo cosè successo in quella di ieri. Il primo ospite è Nikola Savic, lo scrittore veneziano di origine serba vincitore della prima edizione di Masterpiece, il talent show letterario andato in onda su Raitre. Savic presenta Vita migliore, il suo romanzo edito da Bompiani in centomila copie, come il regolamento di Masterpiece prevedeva. Il libro narra le vicende di Deki, un adolescente cresciuto tra le rovine di una Belgrado in guerra. Lopera non è unautobiografia, ma ambientazione ed emozioni sono chiaramente ripresi dalla vita dello scrittore scappato dalla Serbia. Belgrado, con i suoi immensi quartieri periferici, è al centro della narrazione. Savic racconta che, per la sua generazione, quella città rappresenta il rimosso, la guerra che può arrivare in un luogo che sembra moderno e sicuro. Fabio Fazio chiede un consiglio per gli aspiranti scrittori: lesordiente Savic invita a tenere duro, loccasione può arrivare, come nel suo caso, nei modi più impensati. 

il momento musicale, con il duetto tra Ben ed Ellen Harper (clicca qui per il video). Il cantautore statunitense, vincitore di tre Grammy Awards, ha scritto il nuovo album Childhood Home insieme alla madre Ellen. Sul palco di Raitre presentano la ballata folk City of Dreams e Learn it all again tomorrow. Dopo lesibizione i due artisti si dicono gratificati dallesperienza del disco scritto e interpretato insieme, unesperienza resa possibile dalla passione comune ma anche dai tanti litigi. La parola chiave del disco è il ritorno, alla propria terra, alla propria casa, ma anche alle proprie radici musicali, quelle del folk. un disco, dice Ellen, che parla di esperienze molto personali, ma ha lambizione di esprimere una percezione universale. Ben Harper sarà in tournée in Italia dal 9 maggio.

Ancora uno scrittore sulla poltrona di Fazio. Stavolta è Stefano Benni, tornato in libreria con Pantera, due racconti che hanno in comune il tema del gioco, metafora della casualità che governa la vita. Il libro è edito da Feltrinelli ed è illustrato da Luca Ralli. Protagoniste dei racconti sono due donne, due eroine che sfidano il destino per affrontare degli ambienti dominati dal mondo maschile. Il racconto che dà il titolo al libro si svolge infatti in una sala biliardo in cui Pantera, la protagonista (ispirata a una vera campionessa di biliardo), è una donna infelice che si riscatta la tavolo verde. Nel secondo racconto, Aixi è una bambina che deve dimostrare di essere grande lottando con un pesce. Questo libro, dice lautore di Bar Sport, riflette anche sul coraggio: la vertigine di rischiare senza garanzie. Anche la scrittura è un rischio, e per scrivere bene bisogna essere sempre inquieti, non accontentarsi. Gli scrittori veri, come i giocatori veri, sono pochissimi. Alla fine dellintervista Benni, anche attore teatrale, legge al pubblico di Che tempo che fa un brano tratto dal suo libro.

Il quarto ospite della serata è Giorgio Chiellini, difensore della Juventus e della nazionale italiana (clicca qui per il video). Chiellini è autore del libro Cè un angelo bianconero – Il mio maestro si chiama Scirea, dedicato al campione scomparso per un incidente stradale 25 anni fa. Lintervista con il calciatore è intervallata dalle notizie in diretta da Roma, dove la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina sembra in bilico per i gravi scontri avvenuti fra i tifosi. Chiellini, classe 82, che non ha conosciuto direttamente Scirea, ma ha una carriera sportiva che lo lega allasso bianconero, ci tiene a precisare che non ha voluto paragonarsi a lui, troppo diverso per tecnica e temperamento. Il libro è un omaggio alluomo e al calciatore che ha lasciato nella città di Torino ricordi indelebili. Ma vuole essere anche il ricordo di un calcio a dimensione umana che oggi non esiste più. Scirea, racconta, andava al campo di allenamento in tram. Adesso i calciatori sono più liberi, ma hanno un carico di responsabilità più pesante, dovuto allessere sempre sotto osservazione. Lesempio di Scirea arrivava anche fuori dal campo: era un uomo con i piedi per terra, in un mondo dove è facile perdere il contatto con la realtà. Era, insomma, un leader e una persona perbene. La discussione si sposta poi sui prossimi impegni di Chiellini. Cè da raccogliere i punti per lo scudetto e poi pensare al mondiale brasiliano, a cui il difensore tiene in modo particolare, dopo la sconfitta in finale dellEuropeo 2012. Infine, il 19 luglio, il matrimonio con la fidanzata Carolina.

A chiudere la puntata cè Massimo Recalcati, psicanalista e scrittore, con cui, come di consueto, Fazio cerca di raccontare e esaminare fenomeni del presente in chiave psicanalitica. Loccasione è la polemica, sorta in un liceo romano, attorno alla lettura, definita scandalosa, di un romanzo di Melania Mazzucco a tematica omosessuale. Recalcati sottolinea che gli insegnanti di quel liceo hanno agito bene, portando gli allievi verso la letteratura, che non è mai pornografica ma erotica. Anima, cioè, la voglia di conoscere, cattura il desiderio di chi si avvicina a essa. Qual è la differenza tra leducazione di oggi e del passato? Recalcati fa lesempio della vite. Prima leducazione era botanica: la vite andava raddrizzata, violata. Oggi è il contrario, gli educatori dovrebbero amare le storture della vite. Queste storture sono le attitudini, i talenti, le anomalie delle nuove generazioni. In una parola, lindividualità. Nel rapporto tra genitori e figli cè stata una rivoluzione antropologica: prima era il bambino a doversi adattare alle regole della famiglia, oggi le regole si adeguano a lui. Amare i figli oggi vuol dire non avere delle aspettative narcisistiche su di loro. Il vero dono da fare loro è la libertà. Saperli abbandonare. Solo così saranno felici.

Oggi sabato 3 2014 alle 20.10 su Rai Tre va in onda una nuova puntata di Che tempo che fa condotto da Fabio Fazio, affiancato dalla bella Filippa Lagerback. Ospiti della serata Giorgio Chiellini, Stefano Benni, Ben Harper, Nikola P. Savic e Massimo Recalcati. Grande attesa per lo scrittore Stefano Benni e il calciatore Giorgio Chiellini, anche se qualcuno ironizza sulla possibilità che il difensore abbia potuto scrivere un libro: Chiellini? Che c’entra? Avrà mica scritto un libro? E se si in quale lingua?. Curiosità anche per il vincitore della prima edizione di Masterpiece, il talent show letterario: Non vedo l’ora di vedere e sentire Savic… mi è piaciuto molto a Masterpiece e sono curiosa di vedere come gli butta!. Infine qualche fan del programma sembra stufo della presenza di Massimo Recalcati: Si vabbè basta Recalcati però… è l’uomo più noioso che abbia mai ascoltato. Se dovessi andare in analisi da lui credo che finirei per tagliarmi le vene.

Questa sera, sabato 3 maggio, Fabio Fazio e Filippa Lagerback torneranno alle 20.10 su Rai Tre per una nuova puntata di Che tempo che fa. Tra gli ospiti in studio ci sarà Giorgio Chiellini, difensore della Juventus e della Nazionale Italiana che ha scritto con Pierangelo Sapegno Cè un angelo bianconero – Il mio maestro si chiama Scirea, il libro dedicato a Gaetano Scirea. In una recente intervista a Sport Week, Chiellini ha detto: Sono venuti da me i tifosi e mi hanno proposto di indossarla (la maglia di Scirea n.d.r.). Io ho avuto paura di profanare un mito. Anche lo scrittore Stefano Benni sarà ospite in studio per presentare il suo nuovo libro Pantera, con le illustrazioni di Luca Ralli. Spazio ancora alla letteratura con Nikola P. Savic, vincitore di Masterpiece, il talent show per scrittori andato in onda su Rai Tre. Savic ha vinto il talent con il romanzo Vita Migliore, che è stato pubblicato in 100mila copie da Bompiani. Ospite in studio anche lo  psicoanalista Massimo Recalcati. Infine, spazio alla musica con Ben Harper, che insieme alla madre Ellen presenterà il nuovo album Childhood home, in uscita il 6 maggio. L’album è composto da dieci canzoni, sei scritte da Ben e quattro da Ellen. Ho sempre pensato a casa come a un posto da cui si proviene, e al quale si finisce con il tornare. Lalbum è interamente acustico. Immagino lo ascriveranno al genere Americana ma è soul, California, folk rock, americano, ha detto Ben Harper presentando il disco.