La puntata di venerdì 9 maggio 2014 della trasmissione Sfide speciale Mondiali condotta da Alex Zanardi è dedicate alle grandi sfide che hanno visto protagoniste le Nazionali dellItalia e del Brasile. Il racconto ha inizio con lamichevole che si è giocata allo stadio Meazza di Milano il 12 maggio 1963, con gli Azzurri che dovettero affrontare il fantastico Brasile di Pele Campione del Mondo in carica. Una gara nella quale stava per fare il proprio esordio un grandissimo interprete come Sandro Mazzola e che vedeva nellItalia un oriundo come Angelo Sormani che era praticamente cresciuto con molte stelle che giocavano nel Brasile come lo stesso Pele. Questultimo non era in grandissime condizioni fisiche ma come racconta lo stesso Mazzola per una questione legati agli sponsor e gli introiti della Nazionale Brasiliana, dovette stringere i denti e scendere in campo. Fu marcato a uomo da un certo Giovanni Trapattoni che lo costrinse ad uscire al 26 minuto probabilmente per evitare ulteriori problemi fisici. NellItalia come detto giocava Sormani che veniva chiamato il Pelè bianco e che aveva tanta voglia di rivalsa verso una Nazionale che non lo aveva mai preso in considerazione. Proprio Sormani trascina lItalia ad una super prestazione. Al 35 minuto un giovanissimo Rivera calcia da fuori area costringendo il portiere ad una respinta non proprio eccezionale sulla quale si fionda Sormani portando in vantaggio lItalia. Passano pochi minuti e lo stesso Sormani si rende protagonista di un pregevole spunto personale che costringe la difesa brasiliana a commettere fallo in area. calcio di rigore. Normalmente il rigorista sarebbe dovuto essere lo stesso Sormani che tuttavia racconta di fingere un infortunio nello scontro per non calciare il rigore per una sorta di rispetto nei confronti della propria Nazione lasciando lincombenza a Mazzola. Mazzola che allesordio oltre alla forte emozione di aver sfidato ed affrontato Pelè non sembra vero di andare a segno. Mazzola trasforma il rigore e nel secondo tempo lItalia si concederà anche il lusso del terzo goal con Giacomo Bulgarelli. Gli anni sessanta sono anni nei quali i giocatori brasiliano per il loro modo di giocare e per la straordinaria tecnica di cui sono dotati, incantano limmaginario collettivo dei tifosi italiani con tutte le principali squadre di Serie A che tentano senza risultati di acquistare questi assi. In particolare il presidente Angelo Moratti tenta in tutti i modi di portare nella grande Inter Pelè, tuttavia non riuscendoci. Si passa alla finale dei Mondiali del 1970 allo Stadio Azteca di Città del Messico. Picchio De Sisti racconta la grandissima emozione provata quando ha sentito linno nazionale in un stadio dove erano presenti ben 120 mila tifosi assiepati nello stadio. Siccome sia lItalia che il Brasile si erano aggiudicate per due volte la Coppa Rimet, qualunque delle due avesse vinto la finale lavrebbe fatta sua per sempre. Mazzola parla del fatto che una buona parte dei giocatori riteneva errata la tattica del commissario tecnico Valcareggi ed in particolare sulla decisione di demandare al centrocampista Bertini il compito di marcare Pelè. Mazzola e gli altri sostenevano che questo avrebbe fatto perdere un uomo a centrocampo ponendo la Nazionale in grande difficoltà. Tuttavia nonostante questo il primo tempo dellItalia è stato molto soddisfacente con Riva che sfiora un paio di volte la rete. Il vantaggio però è del Brasile manco a dirlo con Pelè che sfrutta alla perfezione un cross dalla sinistra di Rivelino. Rivelino, Albertosi e Carlos Alberto parlano di una delle grandi qualità fisiche di Pelè ossia di riuscire a restare in aria quando colpiva di testa. Il pareggio azzurro arriva per merito di Boninsegna che sfrutta alla perfezione leccessivo palleggio della difesa brasiliana rubando palla e andando diretto in porta. Nella ripresa tutti si aspettavano il classico cambio (la staffetta) Mazzola Rivera con lo stesso Mazzola che racconta come nellintervallo aveva già praticamente tolto le scarpette quando Valcareggi lo invita a ricomporsi in quanto non deve uscire dal campo. Nella ripresa il Brasile uscirà alla distanza anche per effetto della stanchezza fisica dellItalia che era stata reduce dallincredibile battaglia con la Germania finita sul 4-3 nella partita più bella di sempre. La gara terminerà sul 4-1 con Rivera che farà il proprio ingresso in campo a 6 minuti dalla fine in maniera inspiegabile. La successiva partita raccontata è quella del 1982 con lItalia che ha superato la prima fase tra mille sofferenze con tre pareggi molto deludenti contro Camerun, Perù e Polonia. La Nazionale era stata inserita in un mini girone con Brasile e Argentina. La stampa criticava anche in maniera pesante la squadra di Bearzot come racconta Claudio Gentile e Tardelli. Insomma, in ragione delle due forti squadre sudamericane non sembra esserci speranza per gli azzurri anche perché la punta Paolo Rossi non segna in nazionale da tre anni ed è reduce da una squalifica di due anni per il calcioscommesse. Dopo aver battuto lArgentina di Maradona, lItalia per superare il turno deve fare lo stesso con il Brasile di assoluti campionissimi come Zico, Falcao, Junior, Socrates e tanti altri. Il Brasile è nettamente più forte ma come raccontano gli stessi Zico, Socrates e Falcao quel giorno non ce ne era per nessuno al cospetto di quel Paolo Rossi. A fine gara con la vittoria per 3-2 dellItalia con tripletta di Rossi, è molto eloquente laffettuoso bacio che Zoff darà a Bearzot per limpresa compiuta. LItalia poi arriverà a vincere il Mondiale. Lultima gara raccontata è al finale del 1994 negli Stati Uniti con Roberto Baggio come uomo doro dellItalia con in panchina Arrigo Sacchi mentre nel Brasile cè una mentalità molto italianeggiante con in avanti la fortissima coppia formata da Bebeto e Romario. Una gara per gli Azzurri molto sfortunata per lepilogo ai calci di rigore e soprattutto per le condizioni decisamente critiche con cui si presentano Baggio e Franco Baresi con questultimo che dopo 23 giorni fa un recupero record da un infortunio al menisco con tanto di operazione, riuscendo ad essere del match. Taffarel racconta le fasi più significative sui rigori mentre Baggio non sa ancora spiegarsi perché abbia calciato in quel modo il rigore visto che solitamente calcia basso ed angolato. La trasmissione si chiude con una piccola intervista a Prandelli che parla di come il Brasile sia il massimo per un appassionato di calcio facendosi laugurio che si possa fare qualcosa di importante in questa edizione dei mondiali che si gioca a casa loro.
Questa sera, venerdì 9 maggio, alle ore 21.05 va in onda su Rai Tre la seconda puntata di Sfide, il programma condotto da Alex Zanardi. La nuova edizione intitolata I nostri avversari amatissimi è dedicata ai Mondiali di Calcio che inizieranno il 12 giugno in Brasile e in ogni puntata si parla delle rivalità calcistiche della Nazionale Italiana. Dopo la Francia, questa sera si parlerà delleterno confronto tra gli azzurri e i carioca, il Brasile. Alex Zanardi ne parlerà insieme a Cesare Prandelli, il Ct dell’Italia. Si partirà dalla prima volta del 12 maggio 1963. Sarà proprio Pelè, che all’epoca aveva 22 anni, a raccontare quella partita finita 3-0 per lItalia. In campo con la maglia azzurra c’era anche Angelo Benedicto Sormani, un brasiliano che i verde-oro non hanno voluto, che segnò il primo gol. Sandro Mazzola racconterà del suo primo rigore. E si parlerà di come un giovanissimo Trapattoni, cancellò il grande Pelè. Il secondo grande momento tra Italia e Brasile è stata la finale di Mexico 70. Dopo la partita contro la Germania, vinta 4-3, l’Italia arriva in finale con verde-oro. Il Brasile vinse i Mondiali, a raccontare le emozioni vissute sul campo: Pelè, Albertosi, Carlos Alberto, Rivelino, De Sisti, Cera, Mazzola e Boninsegna.La rivincita per l’Italia arriva dodici anni dopo: gli azzurri si giocano laccesso alle semifinali di Spagna 82. Sarà Paolo Rossi, con un’incredibile tripletta, a portare l’Italia alla conquista del terzo Mondiale. Sfide ha ritrovato in Brasile i protagonisti di quella partita: Junior, Zico, Oscar e Serginho che ancora oggi non hanno digerito quella sconfitta. Spazio anche ai protagonisti azzurri: Zoff, Cabrini, Gentile, Conti, Tardelli, Bergomi e Antognoni. A distanza di altri 12 anni, ai Mondiali Usa 94, va in scena la debacle della nazionale azzurra. Dopo i 90 regolamentari, anche i supplementari finisco a reti bianche. Per la prima volta nella storia dei Mondiali, una finale è decisa ai rigori. Franco Baresi, Daniele Massaro e Roberto Baggio sbagliano i rigori: il Brasile vince. A raccontare la partita i portieri, Taffarel e Pagliuca, Baggio, il mister Arrigo Sacchi, Massaro, Demetrio Albertini e Mauro Silva. Ultima sfida Italia-Brasile è stata lamichevole di Ginevra del 2013, in cui gli azzurri di Prandelli, sotto di due gol, recuperano con De Rossi e Balotelli: 2-2.