Italia 1 questa sera trasmette il film Il Re Scorpione 2 – Il destino di un guerriero (The Scorpion King 2: Rise of a Warrior), diretto da Russell Mulcahy. Si tratta del prequel del precedente film del 2002 “Il Re Scorpione”, ma in questo caso la pellicola è stata distribuita solamente per il mercato home video. A pesare è stata probabilmente lassenza del celebre attore Dwayne “The Rock” Johnson (che nel primo capitolo interpretava Mathayus), il quale ha annunciato nellagosto 2007 che non avrebbe preso parte al prequel, per la delusione di tutti i suoi fan. Appena pochi giorno dopo è stato scelto di far entrare nel cast il campione dell’Ultimate Fighting Championship, Randy Couture (nel ruolo di antagonista) e l’attore Michael Copon nel ruolo di protagonista. Ecco il trailer del film.
Nel 2008 il regista Russell Mulcahy porta sul mercato home video “Il Re Scorpione 2-Il destino di un guerriero”, prequel del primo capitolo della saga che Italia Uno trasmette questa sera. Ecco la trama: Mathayus (Michael Copon) brucia dalla voglia di vendicare suo padre, ucciso dall’attuale re di Akkad, Sargon (Randy Couture). Per potersi avvicinare a lui decide di unirsi alla sua legione degli Scorpioni neri, ma al termine del suo durissimo allenamento il re desidera metterlo alla prova, ordinandogli di uccidere il suo stesso fratello, Noah. Mathayus non potrebbe mai farlo, e così decide di risparmiargli la vita e abbandonare la città. Purtroppo però il tutto risulta inutile per Noah, che viene inseguito da una freccia magica e muore comunque. Mathayus, insieme alla sua inseparabile amica d’infanzia Layla (Karen Shenaz David), sale a bordo di una nave ed approda in Egitto. Il suo obiettivo è quello di conquistare la lancia di Osiride, che si trova proprio in questa terra. Soltanto quest’arma potrebbe essere in grado di trafiggere lo scudo magico che protegge la vita di Sargon. I due viaggiatori scoprono grazie al poeta greco Aristofane (Simon Quarterman), loro compagno d’avventure, che la lancia ha il potere di uccidere unicamente delle creature egizie, e dunque non potrà funzionare contro Sargon. Ciò che invece potrà realmente ucciderlo è unicamente la spada di Damocle. Scoperto ciò i tre si dirigono in Grecia, dove tenteranno un difficile percorso attraverso l’aldilà, così da recuperare la spada sita negli inferi. Lungo la strada finiscono per essere circondanti da uomini che li tengono in trappola in una cella, offrendoli come sacrificio al Minotauro, figura leggendaria metà uomo e metà toro. Loro tre non sono gli unici sacrifici umani offerti, ma a fargli compagnia ci sono un bel po’ di mercenari, che al tempo strinsero un’alleanza con il padre di Mathayus, e dunque come lui vorrebbero vedere Sargon morire tragicamente. L’immane gruppo si coalizza e riesce a uccidere il Minotauro, grazie anche all’aiuto fondamentale di Fung, un prigioniero cinese. Il viaggio a questo punto può proseguire, anche se i viaggiatori al momento sono molti di più. L’oltretomba è terrificante e lungo il suo percorso tortuoso si pone innanzi ai coraggiosi avventurieri la dea Astarte, che combatte contro Layla. La lotta serve soltanto come distrazione, consentendo a Fung e Aristofane di trovare e prendere la spada di Damocle. Astarte sta per avere la meglio e prova a spedire Layla per sempre negli inferi. La giovane però viene tratta in salvo da Mathayus. Infine tutti riescono a darsi alla fuga, tornando nel regno dei vivi. La divinità però non si dà per vinta e appare dinanzi a Sargon, ordinandogli di recuperare la sua spada. A questo punto lui chiede più poteri oscuri per poter concludere la missione. Mathayus e i suoi compagni giungono ad Akkad, dove Sargon ha realizzato un macchinario in grado di inondare la città di olio. L’intento è quello di appiccare un immane incendio. Obiettivo che riesce in pieno, ricreando di fatto un inferno in terra. Armato della spada Mathayus si fa largo tra le fiamme incandescenti alla ricerca di Sargon. Inaspettatamente però si ritrova dinanzi suo padre. Questi però non è altro che il malvagio re camuffato grazie ai suoi nuovi poteri. La confusione provocata nella mente del protagonista consente a Sargon di disarmarlo e dare inizio a una lotta a mani nude. Improvvisamente giunge sul luogo Aristofane, che si scopre essere sempre stato dalla parte del re, che gli ha promesso immani ricchezze. Il poeta afferra la spada e la offre a Sargon. La verità però è ancora in là da essere svelata, dal momento che Ari non ha mai tradito i suoi compagni, avendo lanciato una spada fasulla, che Mathayus riesce facilmente a distruggere. Il re ordina obbedienza all’uomo per il giuramento fatto, ma lui brucia, con la vera spada di Damocle, il tatuaggio degli scorpioni neri. Sargon sparisce tra i fumi e diventa uno scorpione enorme, ma viene infilzato dalla spada. Mathayus si risveglia infine in un letto, accudito da Layla, che gli dice che ora ha il diritto di reclamare il trono. Lui però preferisce per ora continuare una vita d’avventure, conscio del fatto che un giorno sarà il re scorpione.