La trasmissione inizia con un omaggio alla piccola Yara Gambirasio e l’esibizione di una ginnasta. Poi cè un servizio riepilogativo dei fatti. Massimo Giuseppe Bossetti potrebbe aver caricato di forza su un furgone bianco Yara a averla portata via. Sui suoi guanti sono stati isolati altri 2 DNA di persone sconosciute, mai identificate, cosa che fa pensare che sia stato aiutato da qualcuno. Inquietante la ricostruzione del servizio in cui c’è una ragazzina a impersonare Yara nelle varie fasi fino all’uccisione. 



La madre di Bossetti afferma che la scienza “ha sbagliato” perché lei non è mai stata con Giuseppe Guerinoni, conosciuto solo perché era l’autista che la portava a lavoro. In studio il giornalista Carmelo Abbate non crede alla madre e si fida della prova del DNA con 4 istituti che sono arrivati tutti allo stesso risultato. Ilaria Mura è in collegamento da Mapello e riporta quanto affermato dall’avvocato della Sig. Ester, madre del presunto omicida, e cioè che non ha mai avuto una relazione intima con l’autista di Gorno.



Il profilo della personalità di Massimo Bossetti evidenzia un uomo solitario, molto attento all’estetica, amante degli animali, affezionato ai suoi figli e a sua moglie, insomma un padre modello e uomo apparentemente normale, come affermano anche i vicini e i concittadini. Lui ha saputo solo in occasione dell’arresto di non essere figlio del padre che lo ha cresciuto. 

C’è però una domanda che incombe: Bossetti era solo o aveva un complice? Gli inquirenti stanno ancora conducendo accertamenti perché Yara non dava confidenza agli sconosciuti, quindi non sarebbe salita di sua volontà sul furgone. D’altro canto Bossetti non poteva guidare se non fosse stato aiutato da qualcuno. Anche le ferite sul corpo di Yara sono indicative: nove coltellate non mortali, quindi è stata seviziata, presupponendo che qualcuno abbia tenuto ferma la ragazzina. In studio il giornalista Abbate non è convito che Bossetti sia stato aiutato da qualcuno. In collegamento Sturlese Tosi ricorda che sono stati trovati altri 2 Dna sui guanti e Bossetti conosceva il campo di Chignolo perché passava da li a fare alcuni acquisti.



Il servizio illustra l’intuizione provvidenziale della biologa Paola Asili che ha isolato il DNA da un francobollo della patente di Guerinoni, fornito dai familiari. stato quindi riesumato il corpo e si sono fatti i dovuti riscontri. In studio Roberto Giuffrida della Polizia di Stato conferma che già si lavorava sul DNA subito dopo la scomparsa di Yara e ancora di più dopo che è stato ritrovato il corpo.
Si passa quindi a parlare della strage familiare di Motta Visconti. Il marito Carlo Lissi va a guardare la partita dell’Italia dopo aver ucciso moglie e figli. Al ritorno chiama il 112 dicendo che c’è stata una rapina e che la sua famiglia è stata sterminata. Subisce 16 ore di interrogatorio senza una lacrima e solo quando legge la testimonianza di un collega di lavoro crolla dicendo che vuole “il massimo della pena” e da qui racconta tutto. Uccide la moglie perché non sapeva come chiederle la separazione e poi uccide i figli.  Voleva essere libero.

Maria Corbi parla di “malvagità” reale unita all’incapacità di amare e rispettare la propria famiglia. Picozzi stesso è in difficoltà davanti a questo crimine, come se Lissi fosse sotto effetto di droga, ma era lucido: c’era una totale assenza di emozioni e tuttavia era in pieno possesso delle facoltà mentali.
Ezio Denti, criminologo, parla della dinamica e della premeditazione: la cassaforte con la combinazione aperta, la casa in disordine, le scarpe non macchiate di sangue. Il profilo dell’assassino è quello di un uomo “normale”, dove nelle foto del matrimonio sembra felice. Un vicino parla della loro vita tranquilla tra lavoro, famiglia, una bella casa e le frasi di lei scritte su Facebook piene di amore. 

Carlo Lissi si sente soffocato dalla vita familiare, con sua moglie ci sono dei problemi. Una settimana prima del matrimonio Carlo voleva tirarsi indietro, due anni dopo il matrimonio voleva andare via di casa, ma la nascita dei figli calmava le crisi. Due anni fa si invaghisce di una ragazza di 22 anni assunta nella sua azienda e negli ultimi tempi era diventato ossessivo. Lui si convince che la ragazza lo rifiuta perché è sposato e anche se avesse divorziato la sua famiglia sarebbe rimasta ugualmente, quindi vuole “cancellarla”. In studio c’è molta commozione, sdegno, dispiacere.
Denti conferma la premeditazione e anche il fatto che abbiano fatto prima l’amore è stato come “un addio” alla donna in modo puerile, per l’incapacità di affrontare il futuro.

Francesca Carolo si trova a Milano dove la moda ha deciso di manifestare contro la violenza sulle donne con un’installazione artistica di bambole, circa 300. Lo stesso potranno fare i cittadini portando le loro bambole per dare un segno.

Si torna al caso di Yara per parlare del furgone bianco visto la sera dell’uccisione della ragazza e forse Delitti e Segreti lo ha ritrovato grazie a un fermo immagine. Bossetti ha un furgone ma è cassonato e azzurro. I collaboratori del programma hanno però scoperto, illustrandolo in un servizio, che proprio davanti alla sua abitazione il giorno dell’arresto c’era un furgone bianco, che appartiene al fratello minore di Bossetti e che lui usa abitualmente. Molti testimoni hanno visto questo furgone il giorno della scomparsa, anche se la zona è piena di questi mezzi, che si possono trovare anche su Google Street. Sturlese Tosi parla della macchina di Bossetti sequestrata perché il fratellino di Yara aveva raccolto la confessione della sorella che gli disse di essere seguita da un uomo con una macchina lunga grigia e con la barba corta.

La casa di Bossetti è stata sequestrata e analizzata dai Ris, mentre la famiglia è stata trasferita in una località segreta per evitare gli assalti dei giornalisti. Alessandra Viero parla con Garofano delle tracce che potrebbero essere trovate ad anni di distanza non solo sul mezzo ma anche nella casa.
In un altro servizio si parla dei rapporti della famiglia Gambirasio con le altre famiglie, un intreccio davvero curioso.  Si stabilisce che Guerinoni abbia un figlio illegittimo perché il DNA dei suoi figli non corrisponde al suo. Le famiglie Gambirasio, Guerinoni e Bossetti vengono intrecciate in una tragedia e lo conferma anche la sorella gemella di Bossetti sconvolta. Si pensa a un patto del silenzio tra Ester e Guerinoni nascosto per 40 anni. La zia di Bossetti ha lavorato anche a casa Gambirasio come domestica e lo stesso Bossetti ha ammesso di conoscere “di vista” il padre di Yara perché lavoravano nello stesso cantiere (lui muratore e il padre come geometra).

Remo Croci davanti al carcere di Bergamo riferisce dell’impianto accusatorio, e del fatto che le investigazioni ripartono da zero e da Bossetti per collegare le tracce. Entro 10 giorni devono essere formulate le richieste di rilascio o di arresti domiciliari.

In studio si parla anche del caso del ragazzo italiano trovato impiccato in Spagna e dove pare sarà ascoltata Rachel, sua moglie. Ci sono i genitori di Mario Biondo che ascoltano il servizio dove si vede il ragazzo nel giorno del suo matrimonio e soltanto un anno dopo viene trovato impiccato in casa sua nel centro di Madrid.  Il caso viene archiviato dalla polizia spagnola come suicidio. I genitori si sono recati in Spagna per vederci meglio. Ci sono telecamere che non sono state controllate, drink pagati con la sua carta di credito, e la moglie che confida che il marito gli ha confessato che aveva pensato di suicidarsi ma poi ritratta. La moglie è letteralmente sparita dopo la morte di Mario e dopo un anno si è rifatta una vita con un impresario argentino. Si nega ai genitori di Mario ma non può farlo con gli inquirenti ma non è chiaro il comportamento della donna. Ilaria Cavo in collegamento da Palermo conferma che anche gli inquirenti sono scettici sulle dichiarazioni della donna.

Sul pc di Mario sono stati trovati dei messaggi che testimoniano una grande tensione tra i due. In Italia si attendono i tabulati telefonici del cellulare di Mario ma ancora il suo telefono è in Spagna.
Ci sono molte lacune nel caso: mancano le analisi degli oggetti trovati nell’appartamento e riscontri sul contenuto del suo pc consegnato alla famiglia solo 2 mesi dopo.  Garofano conferma che la camera andava isolata e che le indagini sono state condotte con grandi mancanze.

L’alibi di Rachel è solido, perché ha afferma che si trovava con uno zio in ospedale e ha trascorso la notte a casa della madre. Pochi giorni dopo la morte di Mario, Rachel vuole mettere in vendita le cose di Mario e addirittura “venderle” anche ai familiari, compreso il pc che è stato manomesso per nascondere la cronologia dei siti visitati dall’uomo.

In studio c’è Valentina Pitzalis che è stata sfregiata dal suo fidanzato. Nel servizio si vede la ragazza molto bella che racconta la sua storia con Manuel che, dopo il matrimonio, iniziò a trattarla male, come fosse un oggetto suo. Persero il lavoro per le sue scenate di gelosia, criticava il suo modo di vestire. Valentina quindi decise di chiedere il divorzio e nell’ultimo incontro le diede fuoco e nell’occasione proprio suo marito perse la vita e lei si salvò per miracolo, con gravi ustioni.  Valentina ha dato una grande testimonianza di coraggio sensibilizzando l’opinione pubblica. Il ministero ha istituito il numero anti violenza 1522 perché il 50% delle violenze avviene tra le mura domestiche.

Tema centrale della terza puntata di Segreti e Delitti, in onda questa sera su Canale 5 e condotto come sempre da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, sarà senza dubbio larresto di Massimo Bossetti, presunto assassino di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra uccisa nel novembre del 2010. Nella trasmissione, però, si tornerà a parlare anche di Mario Biondo, il cameraman palermitano morto a Madrid il 30 maggio del 2013. Spazio anche alla tragica storia di Cristina Omes, la trentottenne di Motta Visconti (Milano) uccisa insieme ai suoi figli dal marito, Carlo Lissi, sabato scorso, 14 giugno.

Questa sera su Canale 5 andrà in onda la terza puntata di Segreti e delitti. Naturalmente, anche in questo caso la trattazione fondamentale riguarderà casi di cronaca nera e oggi si partirà proprio da quello che è sulla bocca di tutti: i telespettatori verranno ragguagliato su tutti i dettagli che hanno condotto le autorità ad arrestare Massimo Giuseppe Bossetti, con laccusa di aver assassinato Yara Gambirasio. Il quarantaquattrenne sostiene di essere totalmente estraneo ai fatti, e Segreti e delitti delineerà meglio tutti gli elementi che vanno a comporre il quadro indiziario dellaccusa. Inoltre, i due conduttori del programma, Alessandra Viero e Gianluigi Nuzzi, tratteranno anche il tema della violenza sulle donne e del femminicidio, con il supporto e commento in studio di Valentina Pitzalis, una ragazza che ha subito, suo malgrado, delle violenze da parte del marito e sarà lì apposta per raccontare la sua storia.