Gianluigi Nuzzi apre la nuova puntata di Segreti e delitti tornando sul caso dell’assassinio della tredicenne Yara Gambirasio, concentrandosi soprattutto sulle modalità dell’incontro con l’assassino, che costituiscono poi il fulcro della vicenda. Yara è stata caricata a forza su un’autovettura o ha accettato spontaneamente di salirvi? Difficile che la ragazzina abbia scelto di dare confidenza a qualcuno che non conosceva, dato il suo carattere riservato. Come fa notare Massimo Picozzi, potrebbe esserci una terza possibilità: quella che la ragazzina sia stata indotta a seguire l’assassino con l’inganno. Poi, in collegamento da Chignolo d’Isola, l’intervento dell’inviato Giorgio Sturlese Tosi, che accenna alla possibilità dell’intervento di complici nel delitto e che riferisce che la difesa ha intenzione di chiedere un nuovo test del DNA. Nuzzi, poi, introduce la ricostruzione della testimonianza che Massimo Giuseppe Bossetti, il presunto colpevole, ha rilasciato in procura martedì scorso: sostanzialmente, l’uomo ha ribadito la propria innocenza, ipotizzando che il suo DNA possa essere finito sugli indumenti di Yara a causa del fatto che forse la tredicenne è stata colpita con degli attrezzi del cantiere, magari rubati, sui quali potrebbe essere stato presente il suo sangue, a causa dell’epistassi a cui è soggetto. L’uomo ha sostenuto anche di non aver mai conosciuto Yara, di non avere una doppia vita e di non essere solito assentarsi dal lavoro, come invece più volte ripetuto dai media. Bossetti ha inoltre chiesto a coloro che si occupano delle indagini di ascoltare due colleghi, che potrebbero forse fornire elementi utili a risolvere il caso. Secondo il giornalista Carmelo Abbate, la richiesta della difesa di rifare il test del DNA potrebbe rivelarsi un clamoroso autogol, mentre a detta di Irene Pivetti, la difesa non può fare altro che cercare di smontare la prova regina, ossia proprio quella riguardante il DNA di Bossetti, e sottolinea che, anche nel caso in cui Massimo Bossetti avesse avuto una doppia vita, ciò non sarebbe sufficiente a fare di lui un assassino. Successivamente, Ilaria Mura, in collegamento da Bergamo, riferisce che si sta cercando di ricostruire gli spostamenti di Bossetti e si sta analizzando il suo computer, e che non è previsto il giudizio immediato. 



Gianluigi Nuzzi, poi, manda in onda un contributo video: ai microfoni c’è Giorgio Portera, il consulente della famiglia Gambirasio, che parla delle sette ferite superficiali presenti sul cadavere della ragazza, che le sono state inferte dopo che essere stata tramortita con alcuni colpi alla testa. Per Elenoire Casalegno, il fatto stesso che le ferite fossero superficiali potrebbe essere indizio del fatto che l’assassino non è stato capace di uccidere, o che, credendo di aver assassinato la ragazza, sia fuggito via. La giornalista Maria Corbi, invece, cerca di porre l’attenzione sul fatto che il giorno in cui Yara è andata incontro alla morte aveva insistito per recarsi in palestra anche se non c’erano allenamenti. Perché? Aveva forse un appuntamento di cui nessuno sapeva nulla? Sempre parlando delle ferite rinvenute sul corpo della ragazzina di Brembate Di Sopra, per Massimo Picozzi esse rappresentano un chiaro indizio di aggressione sessuale, in cui la violenza fisica avrebbe fatto da surrogato al malriuscito tentativo di far fronte a delle pulsioni sessuali.



Dopo l’intervento di Picozzi, vengono mandate in onda le interviste di alcune delle amiche di Yara, che descrivono la ragazzina come una persona dolce e riservata, mentre poi Nuzzi manda in onda un filmato girato dalle telecamere di via Rampinelli, poco lontana da casa di Yara, nel quale si vede non soltanto un furgone che ricorda quello di Bossetti, ma anche una station wagon grigia, molto simile alla Volvo posseduta dal presunto assassino, che è stata sequestrata dagli inquirenti. A proposito del furgone bianco, Nuzzi rivela ai telespettatori che, proprio nei giorni precedenti alla scomparsa della piccola Gambirasio, il padre di una delle compagne di palestra di Yara aveva fatto presente alle forze dell’ordine che un furgone si era aggirato ripetutamente nei pressi della palestra.



Il conduttore passa poi alla ricostruzione del caso di Irene Cristinzio, insegnante di Orosei scomparsa proprio l’11 luglio di un anno fa. I familiari non hanno mai preso in considerazione la pista dell’allontanamento volontario, anche perché, nel giorno della scomparsa, la donna si apprestava a trascorrere una giornata speciale in famiglia, dato che tutti i familiari erano in procinto di riunirsi, come oramai raramente riuscivano a fare. La figlia Nicoletta, in collegamento da Orosei con l’inviato Simone Toscano, e il marito della donna, hanno ritenuto sempre più plausibile l’ipotesi che la donna sia stata sequestrata al posto di un’imprenditrice veneta molto somigliante.

Nella trasmissione c’è anche spazio per il caso di Elena Ceste: in particolare, viene proposta un’intervista a don Roberto Zappino, il parroco di Costigliole d’Asti, per capire se possa aver raccolto in confessione qualche confidenza della donna che potrebbe essere utile a ritrovarla.

Il programma continua poi con un video, girato nel corso di una perizia psichiatrica, in cui Michele Misseri racconta alcune cose relative alla sua infanzia; presente in studio anche Claudio Scazzi, fratello di Sarah Scazzi. Il programma si conclude con un ritorno al caso Gambirasio: le telecamere della trasmissione sono infatti tornate a Mapello, il paese in cui vive Massimo Giuseppe Bossetti, nel tentativo di capire il punto di vista delle donne coinvolteindirettamente, e cioè la madre di Bossetti, Ester Arzuffi, e la sua gemella, che sono convinte, come il fratello Fabio, dell’innocenza del loro congiunto.

Canale 5 questa sera manderà in onda una nuova puntata di Segreti e delitti. Tanto spazio sarà dato al caso di Yara Gambirasio, ma si tornerà anche a parlare di Elena Ceste. Secondo il settimanale Giallo, una perizia disposta sulla personalità della donna di Costigliole d’Asti e depositata agli atti della Procura di Asti, escluderebbe che la donna possa essersi spinta al suicidio. Le domande sulla scomparsa della donna si fanno quindi più inquietanti.

Vi aspetto stasera con diverse novità, tra queste quelle sull’inchiesta per l’omicidio di Yara che sognava da grande di diventare campionessa di danza. #segretiedelitti ore 21.15 Canale5. Il post porta la firma di Gianluigi Nuzzi, che insieme ad Alessandra Viero, conduce Segreti e Delitti,  programma di approfondimento sulla cronaca nera. Tanti gli aficionados del giornalista e del format che commentano linvito a non perdersi lappuntamento: Ok. Stase ci sono, Non vedo l’ora Gianluigi buon lavoro…un abbraccio, Nn mi perdo la puntata come al solito, Grande!!!! e io ci sarò! Non vedo lora.

Questa sera su Canale 5 va in onda una nuova puntata di Segreti e Delitti, il settimanale di giornalismo investigativo a cura di Siria Magri e condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero. Dopo la notizia della presenza di un video che inquadra Massimo Giuseppe Bossetti passare con il suo furgone davanti alla palestra di Yara Gambirasio poco prima della sua sparizione, la puntata inizierà dedicando ampio spazio agli ultimi sviluppi sul giallo della morte della tredicenne di Brembate. Dopo 22 giorni di isolamento in carcere, Bossetti si è sottoposto a tre ore di interrogatorio con il pm Letizia Ruggeri. Il presunto assassino continua a proclamarsi innocente, mentre i suoi avvocati hanno chiesto di ripetere l’esame del dna.

Intanto le indagini proseguono: chi sono i due colleghi che Bossetti ha chiesto di sentire per spiegare come sia finito il suo Dna sul corpo di Yara? Cosa ha fatto negli ultimi tre anni il presunto killer di Yara? Nei prossimi giornio i Ris di Parma analizzeranno i reperti prelevati sulla Volvo grigia e sul furgone di Bossetti, per capire se sia veramente sangue il materiale che ha reagito positivamente al Luminol.

Dopo il caso di Yara Gambirasio si parlerà della scomparsa di Elena Ceste, la mamma di Costigliole dAsti svanita nel nulla lo scorso 24 gennaio, e Irene Cristinzio, ex professoressa di Lettere di Orosei di cui si sono perse le tracce da un anno esatto.