Questa sera, domenica 20 luglio, su Canale 5 va in onda Il pesce innamorato, film diretto nel 1999 da Leonardo Pieraccioni, che è anche l’interprete principale della pellicola. Prodotto da Vittorio Cecchi Gori arriva sugli schermi dopo il parziale insuccesso riscontrato dal precedente “Il mio West”, ma non riesce a ottenere un risultato migliore risultando, anzi, un flop con “soli” 14 miliardi di lire incassate nel periodo natalizio. Da segnalare che per il ruolo di un autista che appare nel film, interpretato alla fine da Philippe Leroy, era stato interpellato Vasco Rossi, che a soli 5 giorni dall’inizio delle riprese del film era risultato irrintracciabile. Pieraccioni aveva anche pensato, per il medesimo ruolo, ad Alberto Sordi, ma quest’ultimo aveva dato risposta negativa all’invito.Protagonista del film è un falegname, Arturo (Leonardo Pieraccioni), di circa 30 anni, che ha come sogno quello di vedere pubblicati i racconti per bambini che scrive da quando era piccolo; è da 20 anni, infatti, che coltiva questa passione, scrivendo per evadere da una realtà monotona. Improvvisamente riesce a proporre per una valutazione uno di questi racconti, dal titolo “Il pesce innamorato”, scritto quando era ancora un ragazzino. la signorina Benincasa (Patrizia Loreti), a interessarsi del racconto e a far breccia nel cuore del padre editore; in poco tempo riuscirà a far pubblicare il racconto che si rivela subito, per la sorpresa di Arturo, un grande successo di critica e di pubblico. Arturo è molto umile, timido e vive in un ambiente tranquillo; questa improvvisa notorietà finisce per stravolgergli la vita, soprattutto le sue abitudini e i suoi ritmi. Chiaramente ci sono anche dei vantaggi; riesce, infatti, a passare una notte con una ragazza, Matilde (Yanila Diaz), conosciuta in un albergo durante una delle numerose serate organizzate per promuovere il libro. I tanti impegni che si affollano nella vita di Arturo lo costringono a lasciare il suo lavoro da falegname, che passa nelle mani del suo grande amico Primo (Paolo Hendel).Pur essendosi innamorato di Matilde, Arturo non riesce a gioire di questo amore, in quanto impegnato a gestire una fama che gli crea grande stress e un senso di disagio, dovendo trascorrere la maggior parte del suo tempo tra interviste, copertine e feste organizzate. A un certo punto Arturo decide di fuggire, trovando riparo nella sua casetta “di marzapane”, un rifugio d’infanzia con il tetto color rosso e un bel camino azzurro situato in un bosco, in un luogo che sembra provenire direttamente da una delle fiabe da lui scritte. Il ragazzo sente ovviamente la mancanza di Matilde, ma riesce a ritrovare un minimo di pace e di equilibrio. In serbo per lui, però, ci sono altre novità, visto che a ripresentarsi è Matilde, che arriva alla casetta nel bosco tenendo un neonato tra le braccia. La ragazza riferisce ad Arturo che si sta per sposare con un ragazzo, ma di non essere sicura di chi sia realmente il genitore del piccolo. Dopo varie peripezie Matilde e Arturo decideranno di andare a vivere nella casetta nel bosco insieme al piccolo.