Stasera, in prima serata su Rete 4 a partire dalle 21.15 verrà trasmesso il film La maschera di ferro, realizzato nel 1998 dal regista Randall Wallace con Leonardo DiCaprio, Gabriel Byrne, Jeremy Irons, John Malkovich e Gerard Depardieu. La pellicola è tratta dallultimo romanzo delle avventure dei moschettieri scritto da Alexandre Dumas, e racconta la storia del trono di Luigi XVI, conteso tra due gemelli, (interpretati da un giovanissimo Leonardo DiCaprio) che sta mettendo in ginocchio la Francia. Ci penseranno i quattro moschettieri ad intervenire, con non pochi ripensamenti e difficoltà, per liberare lerede legittimo al trono e cercare di far rifiorire la loro nazione.
Lunedì 21 luglio, Rete 4 trasmetterà alle 21.15 “La maschera di ferro“, film del 1998 diretto da Randall Wallace. La pellicola, che ha una durata di 129 minuti, è incentrata sull’omonimo personaggio comparso ne “Il visconte di Bragelonne”, romanzo conclusivo della saga dei Moschettieri di Alexandre Dumas. Nella Francia del regno di Luigi XIV (Leonardo DiCaprio), l’ordine dei Gesuiti mostra avversione verso il Re Sole, accusato di curarsi poco della sua gente, che versa in condizioni tragiche, perché troppo occupato ad assecondare le proprie ambizioni di predominio sugli altri paesi europei. Conscio della poca simpatia dei Gesuiti nei suoi confronti, Luigi XIV chiede aiuto ad Aramis (Jeremy Irons), che nel frattempo ha lasciato il ruolo di moschettiere per intraprendere la carriera ecclesiastica. Il compito che il Re Sole affida all’ex moschettiere è quello di identificare il generale dei Gesuiti e assassinarlo. Così, Aramis rintraccia Porthos (Gerard Depardieu), Athos (John Malkovich) e D’Artagnan (Gabriel Byrne) e fa loro una rivelazione inaspettata: è lui, infatti, l’uomo di cui il re si vuole sbarazzare. Ecco perché spera che i suoi vecchi compagni d’avventure lo aiutino a uscire fuori dalla pericolosa situazione. Il suo piano è il seguente: mettere sul trono, al posto di Luigi, Filippo (Leonardo DiCaprio), suo fratello gemello attualmente incarcerato nella Bastiglia per ordine del sovrano e il cui volto non è visibile a causa di una maschera di ferro. Ma, mentre Porthos e Athos, che hanno entrambi dei validi motivi per volersi vendicare del re, accettano subito, D’Artagnan sceglie di non tradire Luigi, anche perché è lui adesso a comandare i moschettieri. Senza D’Artagnan, quindi, Athos, Porthos e Aramis liberano Filippo, lo istruiscono sul modo in cui deve comportarsi a corte e poi, nel corso di un ballo, fanno prigioniero Luigi per metterlo sul trono. I tre, però, non hanno fatto i conti con D’Artagnan, che sventa il loro piano ridando la libertà al Re Sole. Per Filippo, invece, si aprono nuovamente le porte del carcere.Quando tutto sembra essere perduto, D’Artagan decide di appoggiare la causa dei suoi amici, essendo rimasto decisamente colpito da Filippo, che ha un carattere buono e mite, diametralmente opposto a quello del gemello. Così, i quattro amici liberano Filippo, anche se Luigi li scopre e ordina alle sue guardie, capeggiate dal tenente André (Edward Atterton), di fermarli, dando vita ad un incessante combattimento che si risolve a favore dei soldati al servizio del sovrano. Nonostante siano ormai bloccati all’interno della Bastiglia, i quattro moschettieri rifiutano di consegnarsi al nemico e, all’insegna del loro motto “Uno per tutti, tutti per uno”, ricominciano a combattere nel tentativo di avere la meglio sugli uomini di Luigi. Ad aiutarli nell’impresa anche Filippo, che apprende di essere figlio di D’Artagnan, come lo stesso moschettiere ha rivelato. Filippo, infatti, è il frutto di una relazione extraconiugale che il capo dei moschettieri ebbe con la regina Anna d’Austria (Anne Parillaud) e che è continuata fino a quel momento. In questo modo si scopre che anche Luigi è figlio di D’Artagnan.
Profondamente colpiti dal coraggio e dalla forza dei loro avversari, le guardie al servizio del Re Sole sembrano essere quasi titubanti di fronte all’ordine di sparare dato dal sovrano, così, quando Luigi li incalza nuovamente, li mancano di proposito. André e i suoi uomini decidono di disobbedire al sovrano, così questo si scaglia su Filippo con un pugnale: Luigi colpisce mortalmente D’Artagnan, che stava cercando di difendere Filippo. Quando quest’ultimo sta per infliggere un colpo al gemello, il padre lo dissuade, facendolo riflettere sul fatto che è pur sempre sangue del suo sangue. A questo punto, André e i moschettieri arrestano Luigi e mettono Filippo sul trono. Soltanto dopo tanto tempo Luigi riesce ad ottenere il perdono del gemello che, pur avendolo graziato, gli vieta categoricamente di rimanere a corte. Filippo affida ad Athos, Aramis e Porthos il ruolo di consiglieri personali, e rende felice Athos chiedendogli di fargli da padre, ben conscio dell’affetto che l’uomo provava per il figlio Raoul (Peter Sarsgaard), che anni prima Luigi aveva fatto uccidere per avere campo libero con la fidanzata dell’uomo. La pellicola ha vinto un CDG Award per i costumi e un ASCAP Award, per il miglior risultato al botteghino.