Rete 4 stasera manda in onda il film Il collezionista di ossa, tratto dal romanzo The Bone Collector di Jeffrey Deaver. Il film, del 1999, è stato diretto da Phillip Noyce e vede protagonisti Angelina Jolie e Denzel Washington. Lincoln Rhyme (Washington) è un agente della scientifica rimasto paralizzato per un incidente sul lavoro: vive attaccato alle macchine, ma la sua mente da finissimo investigatore non si è annebbiata. I suoi colleghi gli si rivolgono per un caso scioccante: marito e moglie rapiti da un tassista e uccisi da un misterioso serial killer. E questo è solo uno dei crimini commessi dallassassino seriale. Partecipa alle indagini anche una giovane poliziotta di pattuglia, Amelia Donaghy (Jolie), che viene incitata da Rhyme ad avere un ruolo meno marginale: lex agente chiede alla ragazza di essere le sue gambe per acciuffare il criminale. Attraverso un, auricolare, Rhyme la guida passo dopo passo nelle sue pericolose perlustrazioni fino alla rese dei conti finale.
Va in onda questa sera su Rete 4 il film Il collezionista di ossa (titolo originale “The Bone Collector”), thriller diretto nel 1999 da Phillip Noyce e tratto dall’omonimo romanzo di Jeffery Deaver del 1997. Il protagonista della pellicola è Lincoln Rhyme (Denzel Washington), un detective della polizia scientifica di New York, tetraplegico, specializzato in medicina legale. ormai una figura leggendaria per i poliziotti della Grande Mela perché ha dimostrato più volte nel corso della sua carriera un fiuto e un intuito fuori dal comune. Le sue condizioni di salute sono state causate da un incidente sul lavoro che ha interrotto la sua brillante carriera da criminologo, riducendo i suoi movimenti a quelli compiuti unicamente con un dito della mano. Altra figura fondamentale è quella di Amelia Donaghy (interpretata da Angelina Jolie), poliziotta di soli venti anni che, ad inizio film, viene chiamata sulla scena di un crimine raccapricciante, che presenta parti di un corpo mutilato. Per indagare su questo crimine viene chiesto aiuto proprio a Rhyme che, inizialmente, rifiuta giudicandolo un caso di facile soluzione. Decide, comunque, di dare un’occhiata ai documenti e alle foto relative alla scena del crimine intuendo che, in realtà, la situazione è più complicata del previsto perché l’assassino ha voluto lasciare quello che sembra essere un messaggio. Rhyme inizia, pertanto, a collaborare con Amelia per venire a capo del caso; collaborazione che porterà i due a scontrarsi, con Amelia impegnata anche a convincere Rhyme a desistere dalla volontà di porre fine alla propria vita, viste le condizioni in cui è costretto a proseguire la sua esistenza, immobilizzato su una sedia a rotelle. I due detective capiscono che l’omicidio non è un gesto isolato, ma un crimine destinato a ripetersi; ha tutti i caratteri di un delitto effettuato da un serial killer, da fermare prima che possa ripeterlo. L’assassino sembra avere lanciato una vera e propria sfida alle forze dell’ordine, perché ha lasciato delle tracce da decifrare dietro di se. Nel corso delle indagini Rhyme scopre un romanzo, dal titolo “Il collezionista di ossa”, che narra la storia di un serial killer che, ad inizio secolo e sempre a New York, ha ucciso diverse persone, colpendo senza distinzione di razza, età o sesso. Le vittime venivano sepolte nella maggior parte dei casi quando erano ancora vive, con i loro corpi destinati a divenire scheletri; questo perché il serial killer credeva che le ossa fossero la parte più nobile del corpo umano, in quanto sono l’unica parte non deperibile con facilità. Grazie a queste “anticipazioni”, la polizia riesce a sventare uno dei delitti previsti; sul luogo Amelia trova una sequenza di numeri che sembrano essere quelli della matricola di Rhyme. Amelia corre subito da quest’ultimo per avvisarlo della cosa, ma lo trova riverso sul pavimento, fortunatamente ancora vivo