Stasera Rete 4 propone il film Behind enemy lines. La pellicola è ambientata durante la Guerra in Bosnia ed Erzegovina, dove i tenenti della Marina Chris Burnett e Jeremy Stackhouse, navigatore e pilota, vengono inviati in missione. I due in volo escono di rotta per fotografare la zona intercettata piena di soldati serbi. Laereo non passa inosservato dai nemici e il comandante serbo ordina il suo abbattimento. I due piloti riescono a salvarsi, anche se uno dei due viene dato per morto, ma vengono perseguitati dai nemici 



Stasera, venerdì 1 agosto 2014, su Rete 4 va in onda il film Behind Enemy Lines – Dietro le linee nemiche. Il film è del 2001, di John Moore con Owen Wilson e Gene Hackman. Vediamo la trama. Jeremy (Owen Wilson) e Chris sono due tenenti della Marina statunitense. Ricoprono il ruolo di pilota e navigatore e sono impegnati nella guerra in Bosnia Erzegovina. Si trovano nell’abitacolo di un Super Hornet e i loro superiori li spediscono in ricognizione, sorvolando le montagne della Bosnia, alla caccia di un segnale radar. Durante il volo escono dalla rotta prevista e scattano una foto del folto gruppo di soldati serbi in agguato. Il cambio di rotta li rende visibili e soprattutto vulnerabili. Così il comandante nemico ordina l’abbattimento del velivolo. Miracolosamente vengono salvati e si ritrovano in un campo, con l’unico intendo di riuscire a comunicare con il proprio comandante, l’ammiraglio Reigart (Gene Hackman). Jeremy è ferito e non riesce a muoversi. Chris deve prendere allora la dura decisione di lasciarlo dietro, il che vuol dire farlo giustiziare dalle truppe serbe. Neanche per Chris però la situazione è rosea, dal momento che inizia a fuggire per avere salva la vita, conscio del fatto che i serbi gli danno la caccia. Mentre lotta per la sua vita, si ritrova in una fetida fossa comune, che è proprio l’appezzamento di terra fotografato in precedenza dal cielo. Svariati sono gli attentati alla sua vita, che la mettono in serio pericolo. Chris si salva per un pelo e riesce infine a contattare Reigart, avvertendolo del pericolo serbo, ma soprattutto chiedendogli soccorso immediato. L’ammiraglio gli comunica un luogo strategico per l’estrazione, ma la NATO fa di tutto affinché il soldato non venga mai recuperato, dandolo per deceduto sul campo di battaglia, così come l’altro commilitone. Chris scopre però che non tutti sono favorevoli al regime instaurato in Serbia da Lokar (Olek Krupa). Proprio un giovane del posto gli darà una mano per salvarsi, o almeno per raggiungere il luogo fissato con l’ammiraglio. Da qualche giorno però la televisione serba sta diffondendo la notizia che il soldato americano è ormai deceduto, ed il suo cadavere è stato ritrovato dalle truppe nazionali. Questa notizia è falsa, ma tanto basta alla NATO per lasciare il soldato al proprio destino, abbandonando il luogo d’estrazione senza aver effettuato alcun recupero. Chris continua a lottare per la vita e, proseguendo il proprio cammino, ritrova il sedile del proprio aereo, al di sotto del quale ci sono ancora le fotografie scattate in volo. Il soldato decide di prenderle e tentare di portare a termine la propria missione, vendicando anche la tragica morte del suo compagno. Non soltanto le foto vi sono sotto il sedile, ma anche e soprattutto un sistema di localizzazione, che fortunatamente è ancora in funzione, e che Chris attiva. Reigart riceve la segnalazione dai propri portaerei, che si scagliano a salvare il proprio compagno d’armi. 



Prima che questi possano arrivare sul posto, Chris si ritrova ad affrontare prima Sasha, che uccide, e poi le truppe di Lokar, che intanto l’hanno raggiunto. Anche stavolta però riesce a sopravvivere alla forza nemica, salvandosi, venendo portato alla base dai soldati sopraggiunti. Alla fine Chris decide di restare comunque nel corpo dei Marine, soprattutto per continuare a rendere omaggio al compagno che per lui aveva accettato la morte. La missione viene anche completata, dal momento che quelle foto costate tanto care vengono poi consegnate nelle mani di Reigart. Gli scatti fanno arrivare in Bosnia Erzegovina gli eserciti internazionali, che riescono ad arrestare Lokar, reo d’aver commesso un vero e proprio genocidio, creando numerose fosse comuni, come quelle immortalate dai due soldati. Se Chris sceglie di restare in Marina per onore, la scelta opposta la fa Reigart per lo stesso motivo. Gli viene infatti proposta una promozione, con un nuovo incarico a Washington, dunque nelle sale del potere e lontano dal pericolo dei campi di battaglia. Lui però si è reso conto di come sia corrotto l’esercito statunitense, al quale poco o nulla importa della vita dei singoli soldati, fin quando una missione può dirsi completata.