Stasera Rai 3 trasmette il film There Be Dragons – Un Santo nella tempesta. Il trailer di questa pellicola in prima tv si apre con il ritrovamento in Vaticano del corpo di Josèmaria Escriva, sacerdote fondatore dell’Opus Dei. Il giornalista Robert Torres sarà incaricato di scrivere una biografia, scoprendo che suo padre era un grande amico del religioso. 



Stasera Rai 3 trasmette il film There Be Dragons – Un Santo nella tempesta, una pellicola scritta e diretta da Roland Joffé nel 2011. Si tratta di una rivisitazione della vita del fondatore dell’Opus Dei, Josemaría Escrivá de Balaguer, con un focus particolare sulla sua gioventù, sullo sfondo della guerra civile che interessò la Spagna dopo il colpo di Stato ordito da Francisco Franco contro la Repubblica. La narrazione parte dal tentativo di un giornalista spagnolo, Robert (Dougray Scott), di ricucire i rapporti deteriorati da molto tempo con il padre, Manolo Torres (Wes Bentley). Ormai sul punto di morire, questi è un reduce della sanguinosa guerra civile spagnola e proprio il figlio, che sta scrivendo una biografia su Josemaría Escrivá (Charlie Cox), religioso aragonese famoso per aver fondato l’Opus Dei, scopre l’amicizia che ha legato a lungo i due. Una amicizia che affonda le sue radici addirittura nell’infanzia e resa molto complicata dalla estrema diversità delle idee politiche.



Una diversità tale da spingere i due sui lati opposti della barricata quando la Spagna si ritrovo percorsa in lungo e in largo dai due eserciti in lotta, dopo l’alzamiento dei generali nazionalisti, avvenuto nel 1936. Mentre infatti uno era diventato un prete costretto alla clandestinità in concomitanza con gli attacchi contro le strutture e gli uomini della Chiesa cattolica che videro protagonisti soprattutto gli anarchici, l’altro aveva scelto di unirsi all’esercito rimasto fedele al governo legittimo, quello repubblicano, per poi trasformarsi in una spia dopo aver fatto conoscenza con Ildiko (Olga Kurylenko), una bellissima rivoluzionaria ungherese che però gli aveva preferito un leader repubblicano, Oriol (Rodrigo Santoro).



Il film racconta appunto le varie fasi del conflitto viste tramite gli occhi dei due amici e quindi da punti di vista del tutto diversi.  Oltre che regista, Roland Joffè è anche il produttore del film, di cui ha voluto riscrivere ex novo l’iniziale sceneggiatura, ritenuta sin troppo agiografica e che era già stata rifiutata da colleghi come Alejandro Gonzalez Iñárritu e Hugh Hudson. Una decisione che ha scatenato un contenzioso con Barbara Nicolosi, che aveva firmato quella precedente, terminata di fronte al Writers Guild of America, il cui arbitrato ha dato ragione a Joffè, stabilendo che la sua opera è assolutamente originale.

Al fine di ricreare una Madrid in linea con quella dgli anni in cui è ambientata la pellicola, le riprese sono state girate nei dintorni di Buenos Aires, precisamente a Lujan. Il regista britannico deve la sua grande fama ad alcune pellicole scritte in particolare nel corso degli anni ’80, soprattutto “Urla del silenzio” (1984), in cui ha raccontato la Cambogia dei khmer rossi, e “Mission” (1986), che ha invece narrato i fatti che fecero seguito al trattato di Madrid del 1750 con la cessione di parte del Paraguay al Portogallo. Proprio “Mission” ha vinto la Palma d’Oro a Cannes, nello stesso 1986.