Il calcio italiano, da ieri, ha voltato pagina. Con la prima riunione ufficiale del Consiglio direttivo della Figc (Federazione italiana giuoco calcio), è iniziata lera di Carlo Tavecchio, 71 anni: il nuovo che avanza. Eh sì, poca ironia, cari tifosi e sportivi italiani, poteva andare peggio. Perché fino allultimo ha voluto a tutti i costi partecipare allelezione anche il nonno di Tavecchio, Carlo Stravecchio, 102 anni, amico intimo di campioni del glorioso calcio che fu del calibro di Combi, Allemandi e Colaussi. Le prime scelte sono già arrivate, ma il Tav – forte della robusta manciata di voti ottenuti, un bel 63,63% periodico (periodico, come dice lui, vuol dire che mi consente di governare il calcio italiano per tutto il periodo del mio mandato) – è un vulcano di novitàv. Per scoprirle insieme, prima che lui stesso le presenti alla stampa e al mondo del calcio con lormai consueto corredo di gaffes, vi proponiamo Gocce di Tavor. Guida in pillole al Tav-pensiero: come sedare ogni contestazione dalla A di Albertini alla U di Ultras, senza dimenticare – parole sue – che nel calcio, come nellalfabeto, cè anche la zeta, cazzo, se cè!. una raccolta di dichiarazioni dintenti del neopresidente della Figc. Noterete tra laltro come, ergendosi quasi a sponsor di se stesso, con Tavecchio le parole con la tav abbondino in gran quantitàv! E per non perderne nemmeno una, lo stesso Tavecchio ha provveduto a sottolinearle.
A come serie A. La prossima Serie A a 20 o a 18 squadre? Io dico: meglio a trentav squadre! Ma con me la quantitàv non sarà mai a scapito della qualitàv.
B come serie B. La prossima Serie B a 20 o a 22 squadre? Io dico: meglio a quarantav squadre! Garanzia di prosperitàv.
C come Coppa Italia. Sogno un torneo a eliminazione direttav molto allargato, e penso a una massiccia partecipazione delle squadre del Sud. Perché, santo cielo!, se facciamo giocare i negri a pallone, a maggior ragione facciamo giocare anche i terroni!.
D come Dirigenti. Voglio sedermi il prima possibile al tavolo con tutti i dirigenti del calcio italiano, per far capire loro che sono completamente disponibile ad ascoltare le loro proposte. Cosa dirò loro dopo averli ascoltati? Beh, visto che è la prima volta che vi incontro da Presidente della Figc, offro io. Ma a buon rendere!.
E come Emolumenti. Ma vi pare che io sia uno che lavora per gli emolumenti? Mi basta guadagnare il giusto, le statue si fanno per i morti.
F come Fiorentina. A proposito di calcio, a me le idee migliori mi vengono sempre a tavola. E io, modestamente, son carnivoro di molto assai. La mi piace al sangue, la arne (carne detta con la c alla toscana, NdTav, cioè Nota del Tavecchio).
G come Gol. Dora in poi, in caso di contestazione su un gol non-gol, è giusto che i giocatori corrano, con la dovutav maniera, dallarbitro e i presidenti di club eventualmente ricorrano. Ma non al Tar, bensì al Tav, cioè a me.
H come Habemus Tav. Ringrazio Galliani, Preziosi e Carraro per il loro disinteressato appoggio nella corsa alla massima poltrona del calcio italiano. Mi ha fatto piacere fino alla commozione cerebrale che Lotito, dopo la mia elezione, si sia congratulato con un affettuoso Habemus Tav! In quel momento, devo dirvi la veritàv, mi sono proprio sentito un Papa.
I come Inter. “Ieri mi hanno chiesto: che cosa ne pensa dell’Inter? Tra me e me ho pensato: questo mi vuole fregare, abbrevia per non farmi capire che sta parlando di qualche cosa di internazionale. Ci ho pensato un po’ su, poi gli ho risposto: penso che certe canzoni politiche non le ho mai cantate e nel mondo del calcio non le voglio proprio sentire. Oltretutto non sono mai stato comunista, neanche in giovane etàv”.
L come Lega Dilettanti. “Ho sempre detto, e lo ribadisco, che la Lega è solida come un metallo:òcio (in dialetto lombardo: attenzione, NdTav) a sottavalutare i dilettanti. È gente che prima si dilettava, lo dice la parola stessa, solo a giocare a calcio. Ma ora sono cresciuti, sono in tanti e vogliono contare di più: perciò vanno tutti a lezione di matematica”.
M come Militare. “Ho prestato servizio sull’isola della Tavolara, in qualità di trombettiere. I commilitoni sapevano che mi piaceva trombare, all’alzabandiera, all’ora del rancio e finanche alla ritirata. Perciò mi avevano soprannominato trombosamente Tavttarattattattattàv!”.
N come Nuovo inno degli Azzurri. “Ce l’avevo in mente sin da quando ero un ragazzino e sognavo la maglia azzurra di Chiappella, un giocatore che non c’ha avuto il culo dell’Arrigo Sacchi, quello che chiamo il cul de Sacch. La musica l’ho presa in prestito dal Goffredo. E chi pensate che sia, la vocina dei Cugini di Campagna? Il Goffredo Mameli, no? Il testo l’ho scritto di mio pugno, ma non ho colpito nessuno e poi non mi piace far del male alle persone. Posso provare a canticchiarlo? Fra-te-elli di Ta-a-av/ il Ta-a-av s’è de-esto…”.
O come Opti Poba. “Sì lo so, ho sbagliato a parlare di Opti Poba e delle banane. Bisogna sempre informarsi bene prima di dare notizie che possono risultare incomplete. L’Opti l’è un bel négher ch’el giuga in porta (che gioca in porta, NdTav), ch’el salta da un palo all’altro come uno scimpanzè tra le liane. Mi ha parlato bene di lui un altro grande portiere degli anni Sessantav e Settantav, un portiere anche lui un po’ bingo bongo… El se ciamava (si chiamava, NdTav)… ah sì, Lamberto Boranga, el saltava anca lu cumè (anch’egli saltava alla stregua di, NdTav) un King Kong, e mi al ciamavi (l’avevo soprannominato, NdTav) Borangotango”.
P come Programmi. “I programmi, i programmi, i programmi! Perché mi chiedete sempre i programmi? Se proprio insistete a voler conoscere i miei programmi futuri, ecco, vi accontento subito: sabato prossimo, che non c’è nessuna partitav, sarò davanti alla tv a vedere un bel varietàv!”.
Q come Quando. “Quando vedrò il Michel (Platini, NdTav), per prima cosa gli dirò: ciao, come stai?, perché sono una persona educatav. Poi gli suggerirò di prendere in considerazione Parma, se non addirittura Zibello, per la finale della Coppa, proprio là dove viene prodotta. Per convincerlo, gliene porterò, di coppa di Parma e di Zibello, un paio d’etti, così l’assaggia e si convince subito”.
R come Ranking. “Nel ranking europeo il calcio italiano è stato superato dal Portogallo. Ma siamo matti? Per me il calcio italiano deve stare in We are the Champion’s Lig. E punto sulla ‘i’ di Ligabue. Mica come ai tempi in cui le nostre squadre giocavano nell’Intertoto Cutugno. Con me si cambia musical!”.
S come Stavkanovista. “Lei mi chiede che cosa ne pensi del Neymar? Ebbene, sappia, caro il mio giornalista, che io né i mar, né i muntagn: semper chi a lavurà!”.
T come Tavtica del fuorigioco. “Il calcio italiano è come la Coca-Cola, sta a zero (all’anno zero,NdTav). È troppo difensivistav. Forse una tavtica del fuorigioco meglio applicata, potrebbe produrre buoni risultati. La miglior difesa è sempre l’attacco. Ma òcio ad attaccarsi al tram!”.
U come Ununquadio. “È un elemento chimico sintetico, che non si trova libero nell’ambiente, perché ha sempre fatto il centromediano o lo stopper, e – mi ha assicurato Zeman – non ha ancora alcuna applicazione notav. Si hanno poche informazioni su di esso di sé medesimo. Perché allora non provarlo sui tacchetti dei calciatori italiani? Si dice che l’ununquadio abbia proprietàv chimiche simili a quelle di piombo e stagno. Avremo così giocatori capaci di piombare come avvoltoi sugli avversari e di rendere a chiusura stagna le nostre difese. D’ora in poi il calcio italiano, dai Pulcini alla Serie A, adotterà solo scarpini con tacchetti all’Ununquadio. Magari un giorno li chiameranno tavchetti in mio onore!”.
V come Vivai. “Io imparo da tutto e da tutti. La domenica della finale dei Mondiali, riguardando col pdf (sarebbero le storiche cassette vhs dei videoregistratori, ma tant’è…) il programma registrato negli anni Ottantav ‘A come Agricoltura’, di cui sono grande appassionato, ho capito una cosa importante: per raccogliere buoni frutti bisogna seminare bene. Dopo il disastro della nostra amata Nazionale in Brasile, il calcio deve tornare subito a essere il fiore all’occhiello dello sport italiano. E allora: più giardinieri nei campi di provincia e più risorse ai vivai: avremo un mazzo di campioni in erba, meno papaveri in Federazione e rose delle squadre più ampie”.
Z come Zinco. “Mi ricordo come fosse ieri, quel grande campione brasiliano, che giocava nell’Udinese. Batteva le punizioni in maniera incredibile, il grande Zinco!”. (Lotito, dandogli di gomito)“Carlo, era Zico!”. “E io che ho detto?…”.