La serie Will & Grace, la popolare sitcom Usa trasmessa dal 1998 al 2006, è entrata a far parte della collezione permanente dello Smithsonian Institution di Washington – quello di Una notte al museo), decretando de facto l’ingresso della cultura gay nella storia americana. Da qualche tempo il National Museum of American History ha inaugurato larchivio della storia americana a tema LGBT, ovvero un percorso di approfondimento sul percorso di gay, lesbiche, bisessuali e trans per quanto riguarda l’attivismo e lo spettacolo. Tra i cimeli e i documenti acquisiti, i copioni originali, gli appunti dei casting e una serie di memorabilia che ruotano attorno al fortunato show trasmesso da NBC. Non mancano oggetti di scena come il Grace Adler Interior Design autografato, il diploma del college di Will Truman e quel bizzarro ritratto che fa capolino ogni tanto nellappartamento di New York di Will e Grace, poi ritrovato in un’altra sitcom firmata da David Kohan e Max Mutnick, lo sfortunato Partners (incentrato sull’amicizia tra un etero e un gay, proprio come la coppia autoriale). E non mancano souvenir di Karen Walker, lamica-assistente di Grace che ha fatto ridere tantissimi telespettatori: pare che anche la sua boccetta di pillole e il celebre fiaschetto finiranno esposti nel museo. Will & Grace si è consacrato come fenomeno televisivo pop grazie a numerose guest star come Britney Spears, Cher, Matt Damon, Alec Baldwin,Michael Douglas, Patrick Dempsey e Madonna. Per far recitare quest’ultima la produzione la corteggiò a lungo, spedendole tantissimi mazzi di fiori. La situation comedy creata da David Kohan e Max Mutchnick ha conquistato anche gli spettatori etero, mentre per i gay è divenuta molto presto emblema di normalizzazione e di abbattimento di uno stereotipo anacronistico. I creatori Kohan e Mutchnick, presenti alla cerimonia dello Smithsonian Institution, si son detti convinti del valore civile della serie tv: Ha aiutato milioni di americani a raggiungere una miglior comprensione dei gay. Kohan, in particolare, parlando con The Associtaed Press, ha aggiunto: Il fatto che ci troviamo allAmerican History Museum, nel profondo della cultura americana, ci dice che siamo parte di qualcosa che è ben più grande di quanto avessimo immaginato. Chissà che Italia1 e la satellitare Fox Life non si decidano a replicarne gli episodi.



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