Questa sera in prima tv su Italia 1 vanno in onda due nuovi episodi di Person of Interest. Nel promo di A un passo dal baratro vediamo Finch a Washington per recuperare dei documenti sequestrati dai federali, mentre Reese e Shaw sono coinvolti in una sparatoria in un laboratorio.
Questa sera su Italia 1 va in onda una nuova puntata della terza stagione di Person of interest. Prima di vedere le anticipazioni sugli episodi A un passo dal baratro e Beneficio mortale, vediamo il riassunto dellultima puntata. Nel primo episodio Chip, la Macchina continua ad assegnare compiti a Root, che non si ferma un secondo e continua a scorrazzare per vari Stati. Una delle cose che è costretta a fare è aiutare un condannato a darsi alla fuga, sfruttando la sua identità per poter avere accesso nel Dipartimento della Difesa. In questo modo sarebbe possibile ottenere un documento segreto. Come sempre però la Macchina ha piani più grandi di quelli che una singola persona possa immaginare. Così il gruppo di Harold ottiene un numero che li conduce nello stesso posto di Root, un edificio dove lavora un custode, che a quanto pare cela dietro la sua semplice identità ben più di quanto possa sembrare. Si scopre in seguito che la sicurezza nazionale stia testando da un po’ di tempo un supercomputer dalle fattezze simili a quelle della Macchina di Harold. Al momento nelle loro mani c’è soltanto un chip e, pur avendo rinnegato il suo passato, il custode è una delle poche persone (in tutto sono quindici) ad avere accesso al laboratorio di sviluppo. Ovvio che una situazione del genere lo renda un obiettivo facile da raggiungere e sfruttare a piacimento, anche se per motivazioni differenti. Harold vorrebbe difenderlo, Root sfruttarlo secondo i dettami della Macchina, pronta a difendersi dalla minaccia di Decima, quest’ultima vorrebbe mettere le mani sul chip e Vigilance semplicemente raccogliere le prove che tutto ciò sta realmente accadendo sotto il naso di tutti gli americani, ignari di ciò che il governo combina.
Il custode ci mette un po’ a capire di chi può realmente fidarsi, e di certo il comportamento di Root, che parla con una sorta di divinità onniscente, non aiuta a calmarlo. Quando però la minaccia per la sua vita diventa reale, l’intervento di John, Harold, Shaw e gli altri gli farà capire cosa fare. Pur credendo d’aver lasciato quel mondo, il custode è costretto a farvi i conti per l’ultima volta, ma alla fine riesce ad avere salva la vita. Non tutto però va per il meglio, dal momento che Decima riesce comunque a portare a termine il proprio piano. Il chip infatti finisce nelle loro mani, probabilmente per dar vita a un proprio supercomputer, dal momento che è proprio questo il fine di questo pezzo d’ingegneria.
Nel secondo episodio, Il diplomatico, la squadra di Harold riceve il numero di Maria Martinez, un ingegnere che lavora per una compagnia energetica di nome HydralCorp. La donna viene seguita da Shaw e John, che scoprono che lei è al lavoro per ripulire il nome di Omar Risha, un iracheno sospettato d’essere un terrorista. La donna diventa il bersaglio di qualcuno, ma riesce a sfuggire all’attentato grazie a Fusco, Reese e Shaw. Lei non si fida di loro all’inizio ma poi decide di farlo, confessando che Omar era il suo traduttore quando lei era impegnata per lavoro in Iraq. Al tempo ci fu un’imboscata dalla quale fu proprio Omar a salvarla. Al tempo lei era impegnata nello spostamento di sei generatori. Questi sono spariti, e per questo Omar è ancora ricercato, con l’accusa d’essere un terrorista. Il problema è che a breve Omar sarà rispedito in Iraq, dove verrà sicuramente ucciso.
Harold incontra Omar e si fa raccontare da lui la storia dei generatori, che l’uomo rivela essere stati trasferiti altrove, a causa del capo della HydralCorp, un uomo decisamente corrotto. Questi ha addirittura creato un rapporto fasullo sull’accusa di terrorismo ai danni di Omar, come scoprono Shaw e Maria, e le carte per rendere ufficiale l’accusa e l’espatrio sono nelle mani di Rene Lapointe, un diplomatico francese delle Nazioni Unite. Maria riesce a liberarsi della morsa di Shaw e a raggiungere l’ufficio di Lapointe per prendere le carte, ma questo non fa altro che cacciarla in ulteriori guai. Per aiutare Shaw, Finch manda John e Fusco. A loro si aggiunge anche Omar, che viene salvato dalla deportazione, e tutti entrano d’astuzia nel palazzo delle Nazioni Unite, così da salvare Maria. Il gruppo ferma Christos Sevon, un diplomatico greco, che stava per uccidere Maria, che riesce così a ritrovare Omar finalmente.
Intanto Root non smette di lavorare per la Macchina, che le ha dato il compito di seguire Greer, il capo di Decima. L’uomo però è decisamente astuto e, sapendo d’essere seguito, comanda di spegnere tutte le telecamere in zona, sfruttando la sua nuova Macchina, intercettando ogni segnale radio e audio che possa renderlo visibile. Alla fine Root escogita un piano a prova di bomba, sfruttando qualcosa che nessuna macchina può deviare o eliminare, l’olfatto di Bear. Si scopre così che i generatori sono stati inviati a Greer, che avrebbe così potuto avviare il programma Samaritan. Greer fa uccidere Davis, così da non lasciare testimoni e viene seguito da Root, che ottiene il suo faccia a faccia. Greer scende nei sotterranei della metropolitana, dove aspetta la giovane, spiegandole i suoi motivi, offrendole addirittura una posizione nella sua compagnia, alla quale farebbe decisamente comodo qualcuno con le doti e le conoscenze di Root, che però non accetta, restando fedele alla sua Macchina.
Root è armata e crede d’avere la situazione in pugno, ma così non è. Greer infatti ha anticipato le sue mosse e invitato al meeting alcuni suoi uomini. La situazione non degenera e nessun colpo viene fatto esplodere. Greer le concede infatti di andar via illesa, dichiarando questo match un pareggio, ma dandosi appuntamento alla prossima inevitabile volta.
Trama puntata 25 agosto 2014 Nel primo episodio, “A un passo dal baratro”, Reese e Shaw devono proteggere una avvocato minacciato dai suoi vecchi compagni di scuola. Nel secondo episodio, “Beneficio mortale”, Finch riceve il numero di un deputato del Congresso che sembra minacciato dagli uomini di Decima. La verità è però ben diversa…