Questa sera su La 7 va in onda il film Il coraggio, che vede protagonisti Totò e Gino Cervi. La trama racconta la vicenda di Aristide Paoloni (Gino Cervi), un industriale tessile romano che sta passando un brutto momento con la sua azienda. Paoloni ha un “hobby” alquanto singolare, cioè cerca di salvare la vita alle persone che cercano di suicidarsi buttandosi nelle acque del Tevere. Per Paoloni questi gesti rappresentano anche la sua mania di protagonismo, che lui non nasconde, tanto che quando inizia la narrazione ha già effettuato ben 24 salvataggi. In ogni occasione Paoloni è stato premiato con una medaglia al valor civile e tutti questi riconoscimenti sono messi in bella mostra in casa sua, a creare quasi un “sacrario” allinterno del suo studio. Per Paoloni, arriva, attesissimo, anche il giorno in cui effettua il suo 25esimo salvataggio, al quale seguono naturalmente i consueti festeggiamenti, nel corso dei quali Paoloni viene “osannato” come un vero eroe, e narra in maniera molto entusiasta le sue gesta, ampliandone anche la portata.
Dopo i festeggiamenti però accade un imprevisto, che porterà per il protagonista un repentino e letterale cambiamento nella sua vita, in quanto Gennarino Vaccariello (Totò), luomo che Paoloni ha salvato dalle acque del Tevere, dopo essere stato curato in ospedale viene dimesso, e si presenta a casa sua, non per ringraziarlo, ma con una ben precisa richiesta, quella di provvedere a ospitarlo e mantenerlo nella sua casa, insieme alla sua famiglia, che comprende sei figli, Gennarino è vedovo, e anche un anziano zio. Paoloni non vorrebbe cedere alla richiesta di Gennarino, ma poi a malincuore accetta, in quanto non vuole veder compromessa la sua immagine, anche per la sua candidatura alle elezioni, che si devono tenere dopo poco tempo, e per non far emergere una relazione “extraconiugale” che sta intrattenendo. Paoloni tra laltro non si accorge nemmeno che la sua amante non ha che una mira, quella di farsi donare dei soldi per le sue spese, e per quello lo coccola con mille moine.
Con larrivo in casa Paoloni di Gennarino e della sua numerosa famiglia, il tran tran quotidiano della casa viene completamente stravolto, soprattutto a causa della vivacità dei figli piccoli dellospite e la convivenza sotto lo stesso tetto non si dimostra delle migliori. In seguito però Paoloni si rende conto che lospitalità data a Gennarino e alla sua famiglia non è del tutto nociva in quanto proprio laspirante suicida sarà prendersi cura della famiglia che lo sta ospitando. Il primo problema risolto è quello della relazione segreta del suo salvatore. Infatti appena scoperto la relazione, Gennarino trova la soluzione per liberarsi dellingombrante amante di Paoloni fingendosi un ricco uomo daffari sudamericano e promettendo alla donna di sposarla al momento del ritorno in patria e riesce a spedirla da sola in avanscoperta in Venezuela. Per procurarsi i soldi necessari per quel viaggio di sola andata, Gennarino sacrifica la fisarmonica dei figli, ai quali promette di acquistarne una nuova successivamente. E mentre realizza questa impresa, riesce anche a recuperare, seppure casualmente, un assegno di una cifra importante, cinque milioni, che lo stesso Paoloni aveva dato alla sua amante quando costei aveva dichiarato di dover comperare la casa dove abitava, pena lo sfratto.
Per evitare problemi di convivenza decide anche di trasferirsi ad abitare nell’azienda di Paoloni e scopre origliando che l’amministratore di Paoloni, Rialti (Leopoldo Trieste), complotta contro il suo padrone, facendo il doppio gioco e fornendo importanti informazioni a concorrenti in affari, causando dunque il tracollo dell’azienda di Paoloni. Dopo aver scoperto il doppio gioco dell’amministratore, Gennarino salva letteralmente Paoloni dalla bancarotta, cambiando l’importo dell’offerta per una gara in busta chiusa in modo da far vincere l’appalto al suo salvatore. Al momento dell’aggiudicazione Paoloni dopo aver visto aprire la busta del concorrente, capisce di aver perso e quindi se ne va, senza sapere che grazie a Gennarino, si è invece aggiudicato la gara, salvando l’azienda.
Paoloni dopo essere tornato a casa tenta a sua volta il suicidio, ma Gennarino lo salva e riesce a non far sapere alla sua famiglia le sue intenzioni. Subito dopo viene a conoscenza di quanto Gennarino ha fatto e della sua vittoria. A quel punto arriva anche l’amministratore infedele, che finge di complimentarsi, ma viene cacciato da Gennarino e dai suoi figli, e Paoloni lo licenzia su due piedi. La riconoscenza di Paoloni è così grande da far diventare Gennarino suo socio negli affari dell’azienda, e ben presto i due diventeranno anche parenti perché il figlio maggiore di Gennarino, Raffaele (Gabriele Tinti), si sposerà con Irene (Irene Galter), la figlia di Paoloni.
Nel finale c’è anche un colpo di scena, perché Paoloni scopre che Gennarino non aveva intenzione di suicidarsi quando lui lo ha salvato, ma era solamente stato spinto nel fiume da un malfattore rimasto ignoto, un colpo di scena che comunque a quel punto non cambia più il rapporto che si è creato tra i due uomini.