Stasera in tv su Rete 4 troviamo il film Training Day. Dal trailer scopriamo che Ethan Hawke interpreta un giovane agente assegnato alla squadra narcotici e affiancato al sergente Alonzo Harris. Il ragazzo però si rende conto di affiancare un poliziotto corrotto e criminale. Inseguimenti, irruzioni e sparatorie condiscono l’action movie.
Stasera Rete 4 trasmetterà il film Training Day diretto da Antoine Fuqua nel 2001. La pellicola ha ottenuto il Premio Oscar, assegnato a Denzel Washington, per la sua interpretazione in qualità di miglior attore protagonista e ha partecipato al Festival di Venezia, fuori concorso. La trama si dipana per oltre due ore seguendo per una intera giornata un poliziotto, Jake Hoyt (Ethan Hawke), e il suo superiore Alonzo Harris (Denzel Washington), al quale è stato affidato il compito di giudicare se sia adatto adentrare nella speciale task force che la polizia di Los Angeles ha predisposto per la lotta al narcotraffico. L’approccio di Harris è molto pratico e orientato alla strada, mentre il suo collega più giovane sembra prediligere il rispetto dei fondamentali appresi nel corso della formazione. I metodi del superiore sono però spesso discutibili, tanto da spingerlo addirittura a puntare la sua pistola contro il collega per costringerlo a fumare la marijuana sequestrata ad alcuni studenti dopo un suo iniziale rifiuto.
Dopo essere stati nell’abitazione di Roger (Scott Glenn), uno spacciatore con il quale Alonzo è in contatto ormai da tempo, Jake riesce a salvare una studentessa assalita da due balordi. Proprio mentre la conduce a casa, il suo superiore prima sequestra ai due aggressori il crack che portavano addosso e poi raccoglie il portafogli perso dalla ragazza, senza peraltro metterne al corrente Jake. Dopo aver portato il giovane collega a conoscere la sua donna, Sara (Eva Mendes), Alonzo si reca quindi in un bar a conferire con alcuni superiori, Stan Gurskiy (Tom Berenger), Lou Jacobs (Raymond J. Barry) e Doug Russell (Harris Yulin). Ben presto, diventa del tutto chiaro come Alonzo non sia altro che un poliziotto corrotto alle prese con dei grossi problemi con la mafia russa, avendo ucciso uno dei suoi affiliati nel corso di una missione a Las Vegas. Per non avere ulteriori complicazioni deve perciò rimediare la cifra di un milione di dollari, posta dai clan come risarcimento.
Il suo piano in particolare prevede l’uccisione di Roger e la confisca illegale dei suoi soldi, nascosti sotto il pavimento della cucina. Lo stesso Jake diventa di conseguenza una pedina nelle mani del suo superiore, in quanto avendo assunto droga in mattinata potrebbe essere facilmente denunciato ed espulso dalla polizia. Per impedire tutto ciò deve quindi assumersi la colpa della sparatoria in casa di Roger. A questo punto, il giovane poliziotto decide invece di ribellarsi, rifiutando anche il tentativo di corruzione operato dal superiore. La lunga giornata è però tutt’altro che conclusa, in quanto Alonzo ha ormai deciso di eliminare Jake, diventato uno scomodo testimone. A farsi tramite del suo piano dovrebbe essere un gangster sudamericano, Smiley (Cliff Curtis), nel corso di una partita a poker, ma proprio dopo averlo chiuso in bagno questi si rivela essere il cugino della ragazza salvata in mattinata dal poliziotto.
Dopo una telefonata, nel corso del quale la cugina gli spiega come Jake l’abbia salvata da uno stupro, il gangster lo lascia quindi libero di andarsene. Lo stesso Jake decide a questo punto di reagire, recandosi nell’abitazione di Sara per arrestare il suo più anziano collega, che però non si fa sorprendere e scappa per recarsi all’appuntamento con gli uomini della mafia russa, nel quale deve consegnare il milione di dollari pattuito. Anche Jake, dal canto suo, ha deciso di fare la stessa cosa cercando di intercettarlo e nello scontro finale tra i due ha la meglio. Confiscati i soldi che Alonzo portava con sé, abbandona il suo superiore alla propria sorte. Proprio mentre si trova all’interno dell’aeroporto di Los Angeles, infatti, Alonzo viene raggiunto da alcuni gangster i quali non esitano ad aprire il fuoco e a ucciderlo.
Il finale vede Jake tornare verso la sua abitazione nella sua macchina, apprendendo dalla radio dell’uccisione di Alonzo nel corso di una missione contro il narcotraffico. A dare la notizia è una formula burocratica, la stessa ventilata da Alonzo all’inizio della giornata, quando aveva cercato si spiegare a Jake cosa gli sarebbe successo e come sarebbe stata commentata la sua morte.