Stasera in tv su Rete 4 troviamo il film Infelici e contenti, una commedia con Ezio Greggio e Renato Pozzetto nei panni rispettivamente di un non vedente e di un paralitico, con il primo che mette ripetutamente nei guai il secondo, a giudicare dal trailer. Per la regia di Neri Parenti, prodotto da Mario e Vittorio Cecchi Gori con l’allora Silvio Berlusconi Communications.
Stasera su Rete 4 va in onda il film Infelici e contenti, diretto da Neri Parenti e con protagonisti Renato Pozzetto ed Ezio Greggio che si trovano a recitare nei panni di un paralitico e di un cieco. La vicenda ha inizio a Milano, nel mese di agosto, quando Aldo (Renato Pozzetto), paralitico che ha perso l’uso delle gambe in seguito a un investimento, viene condotto dalla moglie Alessandra (Marina Suma) in una casa di cura per disabili. La donna, convinta dal marito, ha deciso di prendersi qualche giorno di ferie per riposarsi un po’ dopo le cure instancabili che dedica ad Aldo dal giorno del suo incidente, avvenuto tre anni prima. Appena giunto nell’istituto, Aldo viene informato che, per un contrattempo, dovrà dividere la sua camera, per quella prima notte, con un cieco. L’uomo non ha problemi a dormire con uno sconosciuto, ma il suo compagno di stanza, seppur non vedente, è un tipo molto particolare. Vittorio (Ezio Greggio) è un maneggione truffaldino che si arrangia vendendo brutte copie di prodotti di marche prestigiose. La sua vita è un turbinare di “affari”, che lo vedono piazzare paccottiglia a chiunque. L’urgenza di dover concludere proprio uno dei suoi affari a Sanremo e, soprattutto, il fatto che Aldo ha con sé una bella cifra in contanti, fa sì che convinca Aldo ad accompagnarlo: lui sarà le gambe di Aldo e quest’ultimo sarà la sua vista.
I due partono chiedendo un passaggio a due procaci ragazze (Yvonne Sciò e Francesca D’Aloja), ma proprio quando sono convinti di riuscire anche ad avere un’avventura e non solo un passaggio, ecco che le due spariscono derubandoli. Trovandosi lontano da casa, Aldo pensa di ricorrere all’aiuto della sorella che ha una casa di vacanza in zona. I due amici vengono accolti senza entusiasmo in un piccolo ambiente super affollato e, Vittorio, nel pieno della notte riesce ad avere un rapporto proprio con la sorella di Aldo. Il mattino di buonora, la donna, pentita del suo gesto, li accompagna in tutta fretta alla stazione perché raggiungano in treno Sanremo. Nella cittadina, però, Vittorio è riuscito a farsi dei nemici con il suo comportamento spregiudicato e i due vengono aggrediti e derubati. Vittorio finisce in mare e morirebbe annegato se Aldo, un tempo campione di pallanuoto, non intervenisse a salvarlo, nonostante la sedia a rotelle.
Quasi alla disperazione e senza denaro, incontrano il signor Petrilli (Roberto Bisacco) il miliardario che aveva investito Aldo e che si è prodigato in ogni modo affinché egli ricevesse le migliori cure. Aldo gli chiede un prestito di un milione per poter tornare alla casa di cura di Milano. Con il denaro ottenuto però, Vittorio decide di giocare al casinò e i due amici vincono una discreta somma. Aldo, da uomo profondamente onesto qual è, vuole restituire immediatamente il milione a Petrilli, perciò decide di recarsi alla sua villa che si trova in zona.
L’arrivo dei due disabili coglie tutti alla sprovvista perché ospite di Petrilli c’è proprio Alessandra, che in realtà è divenuta l’amante di Petrilli. Aldo non si accorge della presenza della moglie, che si nasconde in cucina, ma il perspicace Vittorio la identifica subito e lei si giustifica asserendo che dopo l’incidente del marito si è totalmente annullata per lui, ma non riesce ad accettare la sua infermità. Vittorio convince Aldo a ritornare a Milano e qui, anche se Aldo ha ormai perso le speranze di veder tornare la moglie a prenderlo, ecco che fa la sua comparsa Alessandra. Aldo è turbato dal fatto che Petrilli, il suo investitore, ma anche il suo benefattore, ha subito un gravissimo incidente e ora anche lui è divenuto un disabile. Non sa però che l’amico Vittorio non è del tutto incolpevole e che ha voluto in un certo senso ringraziarlo per avergli salvato la vita.