Stasera in tv La7 troviamo il film I girasoli. L’amore non sempre unisce. Antonio e Giovanna sono innamoratissimi ma lui deve partire per la guerra (siamo all’epoca del secondo conflitto mondiale). Cerca di fingersi pazzo per sfuggire alla leva ma viene scoperto e mandato in Russia a combattere. Lei però non ha più notizie del marito e si reca in Russia alla sua ricerca, scoprendo che … Nel trailer si vede la Loren conoscere un uomo che secondo lei è suo connazionale: “Si vede che sei italiano, dagli occhi, dai capelli … ma come, ti vergogni a dire che sei italiano?”. Prodotto da Carlo Ponti, marito della Loren.



Stasera La7 manda in onda il film I girasoli, diretto da Vittorio De Sica nel 1970 e i cui interpreti principali sono rappresentati dalla collaudata coppia Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Un’interpretazione che è valsa all’attrice il David di Donatello. La pellicola presenta una trama drammatica che inizia con Giovanna (Sophia Loren) che subito dopo la fine del conflitto cerca informazioni su suo marito Antonio (Marcello Mastroianni), dato per disperso in URSS durante la tragica ritirata delle truppe nel 1943. Nonostante le ricerche e le suppliche avanzate presso il Ministero della Difesa, di Antonio non si hanno notizie precise e si crede che, come altre migliaia di soldati italiani, sia caduto da qualche parte e mai più ritrovato. Giovanna, presa dallo sconforto e convinta che il suo uomo non sia morto, decide di andarlo a cercare a Mosca. a questo punto che lintreccio del presente si confonde con il passato e la mente di Giovanna ripercorre la storia fin dal momento del loro primo incontro, avvenuto nella sua città natale, Napoli, dove Antonio si trovava militare in procinto di partire per lAfrica.



I due giovani si innamorano con un colpo di fulmine e lei, cercando di sfruttare lastuzia, convince Antonio a sposarla per ricevere la breve licenza matrimoniale e sperando, che allinterno di quel seppur breve spazio di tempo, la guerra potesse terminare o che suo marito potesse essere dirottato in qualche altro posto in Italia. Lo scetticismo di Antonio, per nulla incline al matrimonio, cede alle resistenze e al fascino di Giovanna che riesce a sposarlo per poi partire insieme per una luna di miele consumata nella cascina di campagna in Lombardia di lui. Prima che la licenza scada e oramai per nulla convinto di andare in guerra, Antonio tenta limpossibile: fingersi pazzo per essere riformato dal servizio militare. Il piano fallisce miseramente e per non sottoporsi al severo processo di un tribunale militare è costretto ad accettare lalternativa che i suoi superiori gli hanno proposto che è quella di partire, in qualità di volontario, per la Russia.



I ricordi di Giovanna si fermano qui e la si vede alla Stazione Centrale di Milano in attesa dellarrivo della tradotta che conduce dal fronte orientale i reduci della spedizione in Unione Sovietica. Tra i tanti soldati ai quali mostra la foto di Antonio, incontra un soldato (Glauco Onorato) che ha conosciuto suo marito con il quale si è accompagnato nella rovinosa ritirata del Don, dopo la battaglia di Stalingrado. Il commilitone racconta le atrocità della guerra, la fame, il freddo e, soprattutto, il fatto di aver abbandonato Antonio, troppo debole per poter proseguire, dopo che lo stesso si era fatto cadere stremato sulla neve incitando lamico ad andare avanti. Giovanna, anche se non ha conferme su Antonio, continua a essere fiduciosa e per lei lui è ancora vivo e in qualche parte dellURSS. Nonostante la suocera (Anna Carena) non creda a questa possibilità e non abbia mai accettato il fatto che il suo Antonio si sia sposata una ragazza del sud, Giovanna decide di partire davvero e prende il treno per Mosca. Ma anche nella dispersiva città, tra i mille volti che vede, non trova Antonio e neppure gli addetti del ministero degli Esteri sanno dirle nulla di preciso, se non il fatto che avendo combattuto, sa perfettamente che molte salme di soldati italiani riposano sotto a immensi campi di girasoli e che, probabilmente, questa è la fine che è toccata ad Antonio dal momento che a livello ufficiale non risulta alcuna traccia. 

Indomita la donna non accetta questa ipotesi e suppone che il marito abbia solamente perduto la memoria e che ora vaga per il grande Paese forse in cerca di risposte. È dentro allo stadio Lenin dove si reca per osservare la gente radunata per un incontro di calcio che vede un uomo che pare essere italiano (Silvano Tranquilli) e con il quale cerca di parlare. L’uomo, però, risponde in russo per mascherare la sua vera nazionalità ma ascoltando la pena di Giovanna, finalmente si apre, raccontandole che lui è italiano che dopo la guerra ha voluto dimenticare l’Italia e divenire cittadino sovietico, ma che non conosce Antonio. Giovanna a questo punto, inizia a pensare che anche Antonio possa aver fatto questa scelta e decide di girare alla ricerca di suo marito all’interno di piccoli villaggi fin quando, in uno di questi, delle donne alle quali aveva mostrato la foto del marito, le danno delle indicazioni indirizzandola verso una piccola e modesta casetta. Qui Giovanna incontra Mascia (Lyudmila Sayelyeva) una bella ragazza bionda con una bimba piccolina. Mascia, la saluta con un italianissimo buongiorno e la fa accomodare dentro, cercando di spiegarle come avesse trovato Antonio in fin di vita e di come l’avesse salvato. Ora Antonio lavora e Giovanna, lasciata la piccola isba di Mascia, si reca alla stazione dove è in arrivo un treno di pendolari dal quale scende Antonio di ritorno dal lavoro.

Ferita nell’orgoglio e nell’inutile attesa, Giovanna finalmente conosce la verità: Antonio non ha più voluto tornare indietro al suo passato e ha deciso di farsi una nuova vita. Giovanna rientra in Italia e cambia atteggiamento soprattutto davanti allo sbigottito paese di Antonio dove tutti l’avevano sempre vista come vedova inconsolabile ma che ora la guardano allegra a scorrazzare in moto con un amico occasionale. La suocera, offesa da tale comportamento da donna leggera, la rimprovera e la schiaffeggia in quanto secondo lei Giovanna sta disonorando suo figlio ma lei, finalmente, le rivela la verità: il suo Antonio si è rifatto una famiglia e ha pure una figlia.

Antonio decide di tornare in Italia per andare da Giovanna che nel frattempo si è trasferita a Milano. Trovato il recapito telefonico lui si propone di incontrarla ma Giovanna rifiuta in quanto ora vive con un altro uomo. Bloccato a Milano per uno sciopero ferroviario, Antonio richiama Giovanna che accetta di incontrarlo a casa. L’incontro serve a chiarire l’accaduto: all’inizio, morente, aveva perduto la memoria e il fatto di essere stato salvato da Mascia aveva fatto nascere quasi casualmente una storia e il desiderio di ripartire da zero. Ma l’arrivo di Giovanna lo aveva riportato ai tempi del loro amore che lui avrebbe ora, voluto riprendere. Mentre i due visi si avvicinano per un bacio, questo viene interrotto dal pianto di un bambino, figlio che Giovanna ha avuto dal suo compagno. Il loro amore continuerà quasi immutato anche se i due sono destinati a non incontrarsi più.