Da tempo circolavano voci sulla chiusura dello Studio Ghibli. Ieri quelle voci sono state confermate da Toshio Suzuki, direttore generale dello studio, che ha annunciato in televisione che lo studio sarà ufficialmente chiuso e utilizzerà le sue risorse ridimensionate per gestire lo sfruttamento delle sue proprietà intellettuali e del Museo Ghibli, ma non veranno realizzati nuovi film. “Per quanto riguarda il futuro dello Studio Ghibli, non è possibile continuare a produrre film per sempre. Quindi ci prenderemo una pausa per decidere che direzione prendere – ha detto Suzuki, che ha aggiunto – Studio Ghibli non può pagare il suo staff se non ci sono più film di Hayao Miyazaki e Isao Takahata (costosi ma che portavano profitti) in lavorazione“. Il team dietro alcuni dei film d’animazione più geniali di tutti i tempi, tra cui La città incantate, Il mio vicino Totoro, La Principessa Mononoke e Il castello errante di Howl è stato costretto a prendere la decisione dopo che i suoi film più recenti hanno faticato a ottenere un profitto al box office. Le recenti performance poco brillanti dello studio sono legate indissolubilmente al ritiro del co-fondatore dello studio, nonché linfa vitale della creazione, Hayao Miyazaki, che si è ufficialmente ritirato l’anno scorso. L’ultimo film di Miyazaki Si alza il vento era stao nominato agli Oscar 2014 come Miglior film d’animazione, mentre l’ultimo film dello Studio Ghibli, Quando Marnie era qui, è uscito il mese scorso Intanto il figlio di Miyazaki, Goro Miyazaki, sta dirgiendo il debutto dello Stufio Ghibli in televisione con Ronia the Robber’s Daughter, la cui uscita è prevista per la fine dell’anno.



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