L’ultima puntata estiva di Voyager, il programma di Rai Due condotto da Roberto Giacobbo è dedicata agli Stati Uniti d’America. Si parte da New York, maggiore città americana e allo stesso tempo capitale mondiale della finanza. Il presentatore lancia la puntata di lunedì 1 settembre da Times Square, nota ai più per i numerosi cartelloni pubblicitari animati e per i festeggiamenti del Capodanno, con la discesa della sfera di cristallo Waterford dall’edificio One Times Square. Il monumento più famoso di New York e degli Stati Uniti d’America è sicuramente la Statua della Libertà, situata nella baia di Manhattan, alla confluenza del fiume Hudson con l’oceano Atlantico. Alta 93 metri, la Statua della Libertà è visibile da una distanza notevole ed è stata, per anni, la prima immagine del continente americano visibile dagli emigranti che provenivano da tutto il mondo in America, alla ricerca del riscatto sociale. Progettata da Frédéric Auguste Bartholdi e costruita grazie a Gustave Eiffel, la Statua fu donata dalla Francia agli Stati Uniti d’America in segno di amicizia e condivisione degli stessi ideali, in occasione del centenario dell’indipendenza americana. Nella progettazione dell’opera Bartholdi si è ispirato alla Statua della Libertà della Poesia, custodita nella Basilica di Santa Croce a Firenze. Oltre agli aspetti simbolici più noti ce ne sono altri, meno conosciuti, legati alla massoneria, legati agli autori del monumento, Bartholdi e Eiffel, due elementi di spicco della massoneria francese. La torcia, ad esempio, rappresenterebbe la luce della conoscenza che libera l’uomo dalle tenebre dell’ignoranza. La Statua della Libertà non è l’unico esempio di opera americana ideata dai massoni. La piantina della capitale degli Stati Uniti d’America, Washington (eretta in onore di George Washington, un massone) è ispirata all’albero della vita della cabala ebraica, con l’ubicazione dei principali edifici in corrispondenza dei Sephirot (Lincoln Memorial, Jefferson Memorial, Casa Bianca, Washington Monument, Campidoglio e Pentagono). Secondo alcune teorie del complotto la Statua della Libertà non sarebbe stata ideata dalla massoneria maggioritaria ma dagli esponenti dell’Ordine degli Illuminati e ispirata ad antiche divinità pagane. La Statua della Libertà, secondo queste teorie, sarebbe una riproposizione della Torre di Babele e quindi rappresenterebbe una sfida nei confronti di Dio o addirittura un simbolo satanico.
Nel secondo servizio si parla della tirannia digitale a cui potrebbero essere sottoposti i cittadini di tutto il mondo in nome della lotta al terrorismo. Il caso Snowden ha portato alla luce le attività dell’NSA, in grado di controllare chiunque attraverso strumenti di vario tipo, come telecamere di sorveglianza, intercettazioni telefoniche e ambientali, anche tramite il controllo di Internet e dell’attività degli elettrodomestici. Cosa succederà in futuro? Secondo alcune teorie gli scienziati dell’NSA avrebbero progettato un sistema per manipolare alcuni tipi di insetti (maggiolini, falene, scarafaggi) e renderli in grado di agire da microspie, costruendo dei droni viventi. Secondo altre teorie presto i governi installeranno all’interno degli esseri umani dei microchip con cui poter comprendere in anticipo la volontà del soggetto ospitante, teoricamente per finalità antiterroristiche ma è ben chiaro che tramite questo progetto si potrebbe spiare ogni cittadino per 24 ore al giorno, per finalità non del tutto chiare (manipolazione della mente?).
Nel servizio successivo si parla del noto scrittore Dan Brown, autore di quattro libri di successo (200 milioni di copie vendute in tutto il mondo), improntati sulla figura del Professore Robert Langdon. A pochi chilometri da Exeter, il luogo in cui è nato Dan Brown, il 3 settembre 1965 sono stati segnalati degli avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Molti testimoni, tra cui due poliziotti, hanno avvistato oggetti luminosi a bassa quota muoversi a velocità elevatissime, compiendo manovre non realizzabili dall’uomo. L’aviazione americana ha prima motivato l’avvistamento con un esperimento militare e successivamente spiegato che si trattava, in realtà, di un aereo da rifornimento dotato di un particolare set di luci lampeggianti. A distanza di quasi 50 anni restano i dubbi sull’accaduto.
Nell’ultimo servizio si parla della scoperta dell’America, ufficialmente opera del navigatore Cristoforo Colombo. Numerose prove hanno accertato che il continente è stato scoperto anteriormente dai vichinghi, che hanno lasciato le loro tracce in Canada. Per quanto riguarda il territorio degli Stati Uniti d’America, secondo la storia ufficiale il primo europeo che vi ha messo piede è stato Giovanni Caboto nel 1497. Possibile che qualcun’altro abbia visitato il paese anteriormente? Secondo alcune teorie alternative i Templari, dopo lo scioglimento dell’Ordine, per sfuggire alla persecuzione di Filippo il Bello avrebbero raggiunto l’attuale Rhode Island, lasciando alcune tracce nella torre di Newport (che secondo la teoria prevalente non è altro che un ex mulino) e un incisione su una pietra (su cui è contenuta una X uncinata) ritrovata nei pressi di Kensington. La teoria è stata parzialmente smentita dall’ammissione di due ex studenti dell’Università del Minnesota, che hanno confessato di aver inciso le rune imitando una scritta vichinga letta da un libro. Il viaggio in America si conclude con le immagini di Georgia Guidestones, nota come la Stonehenge americana, un sito dalle origini controverse situato in Georgia.
Stasera su Rai 2 alle 21.10 nuovo appuntamento con il programma di divulgazione scientifica Voyager – Ai confini della conoscenza. Questa volta il conduttore Roberto Giacobbo visita New York, da Times Square alla Statua della Libertà, per poi entrare nella più grande loggia massonica statunitense. In seguito, ci parlerà di privacy negli Stati Uniti d’America e del villaggio di Exeter, nel New Hampshire, dove è nato lo scrittore Dan Brown (Il codice Da Vinci, Inferno, Angeli e demoni), che fu teatro di un incredibile avvistamento di un oggetto volante non identificato.