Su Rai Tre va in onda il film Il nome della Rosa. Nel 1327 il francescano Guglielmo da Baskerville e il novizio Adso da Melk giungono a un monastero del Nord Italia, teatro di una serie di delitti efferati e inspiegabili. Mentre Guglielmo indaga, sul posto arriva l’inquisitore Bernardo Gui, suo antico rivale. Tratto da un best-seller di Umberto Eco del 1980.
Stasera Rai tre trasmette il film Il nome della rosa, di Jean-Jacques Annaud e tratto dal celebre romanzo di Umberto Eco, che dà il nome alla pellicola. In realtà il film è stato riadattato in alcuni aspetti dal regista e alcune scene che non erano presenti nel romanzo sono state aggiunte, con il permesso dell’autore del libro. Per questo motivo nei titoli di coda non compare la scritta “tratto dal romanzo di Umberto Eco”. Tra gli sceneggiatori ricordiamo Howard Franklin e Alain Godard. Il film ha ricevuto molti riconoscimenti internazionali, tra cui ricordiamo i quattro David di Donatello (1987), i tre Nastri d’argento, i due BAFTA (British Academy of Film and Television Arts) e il Premio César. Vediamo la trama.
La storia è ambientata nel Medioevo, nell’autunno dell’anno 1327. Alcuni spaventosi omicidi sconvolgono un’abbazia benedettina immersa tra le montagne innevate del Nord-Italia. Questo monastero è il luogo scelto per unimportante riunione francescana in cui dovranno essere discussi alcuni rilevanti problemi di fede e a cui deve partecipare anche il frate francescano Guglielmo da Baskerville (Sean Connery), ex inquisitore. Insieme al dotto teologo c’è anche il giovane benedettino Adso da Melk (Christian Slater), che segue il frate dappertutto. L’abate del monastero decide di assegnare al frate appena giunto le indagini sulle morti dei conventuali, per la sua esperienza come membro dell’Inquisizione. Infatti, proprio la notte del loro arrivo, Adelmo da Otranto (Lars Bodin-Jorgensen), uno dei giovani monaci, è stato trovato morto ai piedi del monastero. Guglielmo da Baskerville, insieme al suo novizio, viene a trovarsi così in un ambiente pieno di insidie e ostacoli: l’abbazia infatti è certamente ricca di sapere con i suoi numerosi libri, ma si mostra anche misteriosamente macabra. In questo luogo insidioso i due protagonisti dovranno svolgere le loro indagini prima che arrivi la Santa Inquisizione. Tutte le morti del monastero ruotano attorno alla biblioteca, luogo realizzato con una struttura labirintica, e a un antico manoscritto. Il labirinto è stato creato proprio per tenere al sicuro il misterioso libro.
L’ex inquisitore Guglielmo comincia le sue indagini insieme al giovane Adso e presto si accorge che qualche monaco cerca di ostacolarlo nelle ricerche o addirittura di spingerlo a non continuare le indagini. Tra i conventuali che tentano di mettergli i bastoni fra le ruote ci sono Ubertino da Casale (William Hickey), Jorge di Burgos (Fëdor Fëdorovic aljapin), il bibliotecario Malachia (Volker Prechtel) e il suo aiutante, Berengario (Michael Habeck). Questi ultimi due sono fermi custodi dei misteriosi segreti della biblioteca. Intanto viene trovato il cadavere di un altro giovane conventuale, Venanzio (Urs Althaus), appassionato di traduzione dal greco, nonché amico del già scomparso Adelmo. Guglielmo si convince sempre di più che il filo conduttore delle morti si trovi in alcuni antichi manoscritti. Lerborista Severino (Elya Baskin) decide di collaborare con lui per svelare le cause degli omicidi ma Malachia e il suo vice Berengario tentano di far indietreggiare il teologo francescano. Tuttavia Guglielmo e Adso riescono ad introdursi nella biblioteca in cui sono custoditi libri rarissimi, che contengono teorie risalenti all’età classica contrastanti con i dettami della religione cristiana. A questo punto vengono trovati morti anche Berengario, Severino e Malachia. Nel frattempo i delegati del Papa arrivano allabbazia, insieme allinquisitore Bernardo Guy (F. Murray Abraham), convinto che dietro le numerose morti ci sia la presenza del demonio. Linquisitore individua come colpevoli il monaco Salvatore (Ron Perlman), una ragazza che frequentava il convento (Valentina Vargas) e Remigio (Helmut Qualtinger). I tre sospettati sono condannati al rogo perché ritenuti eretici ed indemoniati, sebbene sia Guglielmo che Adso, innamoratosi della giovane ragazza, siano contrari a tutto ciò. Una volta superati gli ostacoli Gugliemo scoprirà finalmente come sono andate le cose.