Nella puntata di giovedì 25 settembre della trasmissione Virus Il contagio delle idee condotto da Nicola Porro, sono presenti in studio in qualità di ospiti il direttore del quotidiano Libero, Maurizio Belpietro, Stefano Fassina del Partito Democratico nonché ex vice Ministro dello Sviluppo Economico durante il Governo Letta, leuroparlamentare sempre del Partito Democratico Sergio Cofferati, Antonio Di Bella giornalista della Rai e Filippo Facci. Il tempo della puntata è la contesa in atto sulla questione dellarticolo 18 e di come si faccia leva da parte dei sindacati sulla parola Dignità per i lavoratori. Porro pone il quesito se Matteo Renzi riuscirà nellimpresa di far capire che le esigenze del mercato siano preponderanti rispetto a quelle dei sindacati. Inoltre cita lesempio del maestro Riccardo Muti che sarebbe scappato a gambe levate dal Teatro dellOpera in quanto era troppo forte la presenza dei sindacati nella struttura. Fassina a proposito del tema della puntata sottolinea come negli ultimi 30 anni si acuita in maniera importante la differenza tra i redditi delle varie classi sociali. Belpietro invece punta il dito contro i sindacati che a suo dire hanno gravi colpi nel mancato miglioramento negli anni della situazione per via del loro rigetto nei confronti dellinnovazione. A proposito del maestro Muti, viene mandato in onda un servizio che spiega nei minimi particolare quello che sarebbe avvenuto. Facci rimarca come anche nel mondo della musica è successo quello che è accaduto in alcune fabbriche ossia ci siano alcuni musicisti molto tutelati mentre altri si trovano in situazione di estremo precariato. In studio cè anche Alberto Manzini, esponente della CGIL che rimarcando come al sindacato le persone si possono iscrivere liberamente, nel caso del Teatro lunico ad aver fatto una figuraccia a livello mondiale sia stato il direttore del stesso teatro con il proprio atteggiamento. Facci ci tiene a rimarcare come ci sia anche da fare un discorso di natura etica in quanto ci sono alcuni lavoratori-artisti che sono costretti settimanalmente a cambiare location di lavoro e colleghi mentre altri invece restano fissi e sembrano una sorta di intoccabili. Una situazione che secondo Facci è davvero insostenibile. Sulla questione interviene anche Cofferati che sottolinea come a suo dire laddio di Muti al Teatro di Roma sia stato dato non per colpa dei sindacati. Un cartello mostra quale sia la percentuale di lavoratori che in Italia sono iscritti ad un sindacato e abbastanza a sorpresa viene fuori che è pari soltanto al 35%. Un servizio dimostra che il ruolo che hanno i sindacati possa essere bypassato come ad esempio nel caso di una piccola impresa nella quale le difficoltà tra proprietà e lavoratori siano state superate senza lintervento dei sindacati bensì con un accordo condiviso da entrambe le parti. In studio cè il proprietario dellazienda che sottolinea come a distanza di un anno le cose siano migliorate tantissimo ed il tutto grazie a un sacrificio per un breve lasso di tempo. Limprenditore parla dei sindacati come fossero il vero nemico dal quale lazienda debba guardarsi. Fassina sottolinea come non bisogna difendere a prescindere le scelte strategiche che vengono fatti dai sindacati ma allo stesso tempo ma rimarca come sia vero che i lavoratori abbiano bisogno del supporto dei sindacati e che come questultimi debbano rinnovarsi. Pronta la replica di Della Rosa che sottolinea come a suo dire i sindacati difendano i lavoratori che non si danno da fare allinterno di unazienda. Belpietro si schiera nuovamente contro i sindacati rimarcando come siano stato il vero problema per cui non si sia potuta effettuare la riforma del sistema pensionistico portando alle conseguenze che ci sono ora ossia favorendo la riforma Fornero con tutto quella che essa ha portato come gli esodati. Poi Belpietro parla del fatto che se un lavoratore si iscriva una volta ai sindacati allora lo è per tutta la vita in quanto cè una trattenuta automatica sulla busta paga. In studio cè una donna di nome Alma Bianca che racconta la propria storia di ex sindacalista della CGIL e di alcune cose che succedono al proprio interno e che non sono proprio in linea con la legge come ad esempio il pagamento in nero di alcune prestazioni. Cofferati si dice certo che la magistratura farà luce su quello che accadeva nella sezione di Messina della CGIL ed inoltre rimarca come sia ingiusto lasciar credere alla gente che Riccardo Muti sia scappato via dal Teatro di Roma per colpa dei sindacati in quanto ci sono stati altre situazioni. In collegamento da Parigi cè Antonio Di Bella parla dello sciopero dei piloti di Air France che non vogliono perdere il loro posto di lavoro. Lo sciopero sta andando avanti da oltre nove giorni e gli stessi sindacati si sono resi conto che questa situazione fosse lesiva sia per Air France che per gli stessi lavoratori. A sorpresa telefona in diretta il sovraintendente del teatro di Roma che rivolgendosi a Cofferati sottolinea come Muti si sia ritirato per mancanza di serenità. Pronta la replica di Cofferati che rimarca come non si possa parlare di lotta sindacale in quanto di fatto non cè stata. Belpietro rimarcando di aver lavorato nei sindacati per circa sei mesi conferma le parole della signora Alma Bianca parlando di un certo giro di soldi e che il sistema era quello descritto. Belpietro inoltre sottolinea alcune cose poco chiare dei sindacati ossia si chiede perché finiscono sempre in Parlamento e soprattutto perché quando viene eletto un segretario già si pensa al sostituto. Si parla quindi dellarticolo 18 con Fassina che ammette che ci sia una discussione abbastanza accesa nel Pd e che la cosa non debba sorprendere visto che è una faccenda molto importante. Fassina poi sottolinea come non sia normale che nella riforma lavoro Forza Italia appoggi il Partito Democratico. Nel finale si parla delloperazione Mare Nostrum con tutti i pro ed i conto con larrivo di Matteo Salvini che rimarca come le risorse utilizzare per dare supporto agli immigrate dovrebbe essere usate per dare aiuto ai tanti italiani in difficoltà che pagano le tasse. Spazio a Vittorio Sgarbi e quindi allintervista finale che vede in studio limprenditore nel settore enologico Lucio Tasca dAlmerita



Sarà visibile anche in diretta streaming la nuova puntata di Virus – Il contagio delle idee, in onda su Rai Due, condotto da Nicola Porro. In studio si parlerà dei rapporti tra sindacati e governi. Tra gli ospiti in trasmissione il direttore di Libero Maurizio Belpietro, lex viceministro dellEconomia Stefano Fassina. Seguirà la finestra di Sgarbi sullarte. Clicca qui per seguire la diretta streaming di Virus – Il contagio delle idee su Rai.tv



Oggi, giovedì  25 settembre, alle 21.10 su Rai 2 va in onda una nuovo appuntamento con Virus – Il contagio delle idee, il programma condotto da Nicola Porro. Il titolo della puntata è La guerra dei trentanni, in cui si parlerà del lungo braccio di ferro tra sindacati e governi: dallarticolo 18, al gran rifiuto di Riccardo Muti allOpera di Roma. Riccardo Muti ha annunciato che non dirigerà lAida e le Nozze di Figaro allOpera di Roma. Muti ha scritto una lettera al sovrintendente Carlo Fuortes spiegando i motivi della sua rinuncia: Purtroppo, nonostante tutti i miei sforzi per contribuire alla vostra causa, non ci sono le condizioni per poter garantire quella serenità per me necessaria al buon esito delle rappresentazioni, ha scritto il direttore facendo riferimento alle continue proteste e agli scioperi durati mesi, che hanno portato alla cancellazione di diverse rappresentazioni. 



Tra gli ospiti di Nicola Porro:il direttore di Libero Maurizio Belpietro, lex viceministro dellEconomia Stefano Fassina. In collegamento ci sarà lex leader della Cgil ed europarlamentare del Pd Sergio Cofferati, il giornalista Filippo Facci e il corrispondente da Parigi della Rai, Antonio Di Bella. Dopo la finestra di Sgarbi sull’arte, lintervista finale a Lucio Tasca dAlmerita, produttore di vini. Non mancherà l’appuntamento con il fact-checking di Virus e la Social Room con Greta Mauro.