Stasera su Italia Uno va in onda il film “Una bugia di troppo – A thousand words“. Si tratta di una commedia del 2008 diretta da Brian Robbins, con protagonista Eddie Murphy. Ecco la trama del film. Il protagonista del film è Jack McCall (Eddie Murphy), che nella prima scena parla unicamente con la sua voce interiore, sostenendo di non poter più pronunciare neanche una sola frase ad alta voce, altrimenti morirà. infatti vittima di una maledizione. Si scopre poco dopo che Jack è un agente letterario, che non fa altro che utilizzare la propria loquacità per chiudere numerosi accordi vantaggiosi. Molto spesso però in queste occasioni non fa altro che inventare cose di sana pianta, adattando la realtà alle sue esigenze egoistiche. Nel corso di un incontro con il Dr. Sinja “Cliff Curtis”, un guru new age che Jack sta provando a convincere in tutti i modi a cedere i diritti del proprio libro. L’uomo si rende conto dell’inganno ma accetta comunque la sua proposta, per poi far arrivare al suo studio poco dopo un libro di sole cinque pagine. Quella stessa notte un albero Bodhi appare come d’incanto nel giardino di Jack. A questo punto Sinja va a trovare Jack a casa sua e diventa chiaro che ogni parola detta dall’agente costringerà l’albergo a perdere una foglia. Quando la pianta sarà divenuta del tutto spoglia, allora morirà, così come Jack. Stessa regola vale anche per le parole scritte e inoltre ogni cosa accada all’albergo accade a Jack. Infatti quando prova a tagliare l’albero con un’accetta, la stessa appare sulla sua testa. Quando degli scoiattoli camminano sui rami, lui sente il solletico. Un giardiniere prova ad avvelenarlo con del DDT e Jack si ritrova in preda ai fumi del veleno, quasi fosse drogato. Infine anche una semplice innaffiata procura problemi al protagonista, che inizia a sudare senza controllo. 



Jack è dunque costretto a scegliere con attenzione le parole da pronunciare, ma questo comporta delle ovvie conseguenze nella sua vita. Tutti notano le sue stranezze e questo gli costa sia due accordi con scrittori che il lavoro, per non parlare del suo matrimonio con Caroline (Kerry Washington), che reputa il suo bizzarro comportamento una prova del fatto che ormai non l’ama più. Allora lui prova in tutti i modi a spiegarle la storia dell’albero, ovviamente in poche parole, ma lei non accetta una fantasia del genere. L’unico a credere alla storia di Jack è il suo assistente, Aaron (Clark Duke), che si precipita a casa sua per tener d’occhio l’albero, tenendo il conto delle foglie che restano. Jack è decisamente depresso e, dopo aver effettuato una cospicua donazione ai più bisognosi, resta fuori tutta la notte a bere, il che lo porta in un bar a cantare. Una mossa decisamente avventata, dal momento che così l’albero perde moltissime foglie. Aaron decide di fare qualcosa, lo trova e lo placca, facendolo smettere di parlare. 
L’unica possibilità di ritornare alla vita di un tempo è parlare con il guru Sinja, al quale chiede come fare per eliminare la maledizione. Lui gli spiega che sarà costretto a rasserenare tutte le sue relazioni, anche se per farlo avrà a disposizione unicamente una manciata di foglie. Il confronto con Caroline non dà buoni frutti, dal momento che lei pare solo intenerita, ma non convinta. Va allora da sua madre che, a causa di uno stato di demenza, vive in una casa di cura. Lei crede si tratti del marito, al quale confessa che vorrebbe che Jack smettesse di avercela con lui per essere andato via di casa quando era piccolo. Allora Jack va alla tomba di suo padre, donandogli le ultime tre foglie dicendogli: Io ti perdono. Non ci sono più foglie e così Jack soffre di un attacco di cuore nel bel mezzo di una tempesta e pare morto. A questo punto il suo cellulare squilla. Si tratta di Aaron, al quale Jack, che pare essere tornato in vita, risponde. Il ragazzo gli dice che le foglie sono riapparse e che ora può tornare a parlare liberamente. 
A questo punto Jack torna da Carolne e riesce a risolvere il problema che si era creato, comprando una casa adatta a creare una famiglia, trapiantando anche l’albero. Non ottiene il suo lavoro, ma quel posto viene preso da Aaron, ma Jack scrive un libro su quanto gli è accaduto, facendo chiudere un affare ad Aaron, che purtroppo riceve un albero e dunque la stessa maledizione.

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