La prima puntata di Che fuori tempo che fa del 2015 si apre con un’intervista al professor Fabio Caroli, che affronta i primordi dell’arte raffigurativa. Racconta di come alcune culture puniscano con l’accecamento il possesso di un’immagine, mentre in Occidente si è scelto di creare e dar forma alle immagini nella propria mente, o ispirate dalla natura. Viene mostrato un ritratto di Dyer e un disegno di Leonardo, per poi passare a Ritratto di giovane con lanterna del Lotto. Si chiude questo momento con il David e Golia di Caravaggio. La testa che vediamo è dello stesso pittore, che ha proposto un sè stesso 17enne, mentre la sua versione adulta nei panni di Golia. Interessante il discorso su Van Gogh, che realizzò un ritratto del suo medico, Paul Gachet, decisamente malinconico, essendo il primo ad aver studiato questo stato dell’essere umano. I Marta sui Tubi si esibiscono a Palazzo Reale di Milano, nel bel mezzo di una mostra su Segantini. Fazio li aveva già incontrati a Sanremo, e lo ricorda, quando portarono Vorrei e Dispari nell’edizione del 2013, condotta proprio da Fazio, che sottolinea come il gruppo abbia di recente concluso un fortunato tour. Stasera cantano un brano di Dalla, Le Rondini. Fa il suo ingresso Massimo Gramellini, pronto a commentare quelle che sono le sette notizie più importanti della settimana. Michele Serra è il primo vero ospite e analizza la vicenda dell’attentato a Parigi. Dice che se oggi gestisse ancora un giornale satirico, avrebbe titolato la vicenda con un secco giovani bigotti che uccidono vecchi divertiti. Affronta la tematica della liberazione un po’ come avveniva 10 anni fa, ovvero intendendola come rivoluzione sessuale, atta ad abbattere delle barriere psicologiche e sociali. Si tratta dunque di una vera e propria rivoluzione umana, che ad oggi però non ha dato di certo i frutti sperati. Serra è atterrito dalla sola idea che dei fautori del sesso libero, della libertà di pensiero e d’azione siano stati brutalmente uccisi da persone che ritengono di poter comandare le donna, rinchiuderle o venderle sul mercato del sesso. Molti si sono sentiti offesi dalle vignette ormai note di Charlie Hebdo, e qualcuno dice anche che se la siano cercata. La religione è una tematica delicata e Serra ammette d’offendersi per molte cose, ma di certo non sgozzerebbe nessuno. E’ una persona civile, dice, e crede fermamente nella possibilità di mediare e trovare un accordo in fase di conflitto. Quanto successo a Parigi esula dal mondo civile. Sia Gramellini che Serra concordano sul fatto che questa sia una guerra, e non rivolta a un singolo paese, bensì all’intera civiltà, e tutti coloro che si ritengono o professano civili, sostiene Serra, dovrebbero riunirsi e concordare una risposta da attuare. Parte il collegamento con Parigi, dove c’è Antonio Di Bella, che sostiene che la città sia ormai spaccata in due fazioni. Domani ci sarà un raduno repubblicano, al quale in molti vorrebbero prendere parte, ma si teme un nuovo attacco, dal momento tanta gente in piazza potrebbe rappresentare una sorta di palco per dinamitardi ad esempio. Il secondo fatto da affrontare è l’assenteismo dal lavoro, parlando dello scandalo del 31 dicembre romano, con dipendenti pubblici spariti dalla circolazione, tutti a caccia di permessi speciali. Si festeggiano intanto i 40 di Fantozzi, e tutti i fan si radunano per una settimana in suo onore, riproponendo anche il celebre torneo scapoli contro ammogliati. Si passa a parlare del ragazzo aggredito con dell’acido dalla sua ex e un amico. Lui aveva un martello, e non ha finito la vittima solo grazie all’intervento del padre dell’aggredito. Ad oggi lei si prende ogni colpa e lui dice di non conoscere neanche la vittima. In studio il regista premiato a Venezia di Hungry Hearts, che racconta la storia di una giovane madre che vuole proteggere suo figlio da tutto ciò che è il mondo esterno, ma il marito lentamente si rende conto che il piccolo non cresce, e che qualcosa occorre fare per salvarlo. Il regista precisa che la donna non è pazza, ma tanto innamorata del neonato da ascoltare solo se stessa e chiuderlo nel suo mondo, proteggendolo da chiunque. Il tutto però con le migliori intenzioni. Triste la vicenda di Pino Daniele, dai fan che hanno richiesto un doppio funerale alle dispute familiari. Ritorna il collegamento con Fabio Volo, ancora a Trieste, dove i fan di Fantozzi hanno ricreato la scena della Corazzate Potemkin.

 Altro fatto da affrontare è la svolta di Grillo, quasi stanco ormai del Movimento 5 Stelle, mostrandosi intento a nuotare in piscina a casa dell’imprenditore Flavio Briatore. Tutt’altro che un leader politico che intende restare vicino alle vicende e alle esigenze del popolo, quanto un qualunque vip, ancora più ricco grazie al consenso del Movimento, che si diverte con soubrette e ricconi d’ogni sorta. Si critica Renzi, il suo viaggio a Courmayeur in aereo e il codicillo atto a salvare Berlusconi da una condanna. Al Premier si consiglia di tornare in strada, ascoltando la gente. In collegamento da New York c’è Saviano, e parlerà di “Gomorra La Serie”. Lo scrittore parla di Parigi, dicendo che ormai indietro non si torna, ma che il problema è stato sottovalutato. La puntata si chiude con Gramellini che si augura una rivoluzione della figura della donna nei paesi islamici e occidentali. Nei giorni scorsi due donne sono state arrestate per aver guidato un’auto. Nel suo editoriale sostiene fortemente che la civiltà infine avrà la meglio.

Che fuori tempo che fa, replica puntata 11 gennaio 2015: come vederla in video streaming – E’ possibile rivedere la puntata di “Che fuori tempo che fa” trasmessa il 10 gennaio 2015 sul sito Rai Replay: clicca qui.