Ieri sera è andata in onda su Rai Uno l’ultima puntata dell’emotainment “Così lontani così vicini” condotto da Al Bano e Paola Perego. Eccone il riassunto. La prima storia della puntata è quella di Maria Cristina, che ormai da ben 44 anni è alla caccia di sua sorella Tatiana. Ad oggi Maria ha ben 4 figli e dei nipoti. Ormai è notte, ma le manca sua sorella. Tutto è cambiato nella sua vita, fino ad allora agiata, a 12 anni, quando suo padre morì improvvisamente, lasciandosi alle spalle sette figli. La madre lavora tutta la giornata e si sfianca pur di mantenere tutti i suoi figli, ma il compito è impossibile, e così in cinque dovranno andare in collegio. Andare via di casa, dopo un’infanzia agiata è qualcosa di inconcepibile, e per Maria si tratta di un vero e proprio trauma. Resta in collegio fino ai 18 anni, e per molto tempo cessa di parlare del tutto. Una volta fuori si sposa quasi subito, e fin da a allora cerca sua sorella e i suoi fratelli andati in adozione. Ha quasi ritrovato tutti, ma le manca Tatiana ancora, che potrebbe essere a Treviso. Maria aveva ragione e proprio a Treviso Paolo Perego scova sua sorella. A 24 anni i suoi genitori le hanno detto d’essere stata adottata, ma non credeva che sua sorella la stesse cercando, dal momento che della sua infanza ricorda in pratica nulla. Si ritrova improvvisamente in un mondo nuovo, fatto di sei fratelli. Per lei è una storia sconosciuta, ma piange per quella che sorella che non conosce, ma che ora sa averla cercata a lungo, e soprattutto mai dimenticata. Stringe la lettera di Maria e piange. Non contiene le emozioni e corre dal marito per dirgli tutto. Anche Maria piange, quando per la prima volta stringe tra le mani la foto di sua sorella. Dice che è identica al padre, e al momento di incontrarsi è subito abbraccio e commozione. Maria ha un regalo per lei, ovvero una foto, scattata dal padre fotografo, di lei mentre sta per essere battezzata. La seconda storia è quella di Gina, che vive a Milano e ha 58 anni. Coltiva due grandi passioni, ereditate dal padre, quella per la pittura e la musica. Suo padre la ebbe molto giovane. A 19 anni andò però in guerra, ancor prima di averla, e qui i tedeschi lo fecero prigioniero. Fu spedito nei campi di lavoro, dai quali riuscì a scappare, per poi trovare rifugio in una casa tedesca, dove fu accolto. Qui si innamorò di una giovane tedesca, e da questa ebbe una seconda figlia, Antonietta. Il giovane tornò in Italia, con la promessa di tornare a prendere entrambe, ma gli fu impossibile. Questa storia è stata raccontata a Gina da sua madre, e questa seconda figlia ha tormentato il padre per tutta la vita. In una valigetta del padre trova un foglio in tedesco, con il nome di una fabbrica. Prova a cercare la sorella ma nulla di fatto. Gina ha una vita felice, ma vorrebbe dire a sua sorella che non è sola. Paola si rivolge a un istituto tedesco che indaga sui campi di lavoro del periodo nazista, e ritrova un documento di nascita di Antonietta. La donna ha oggi 70 anni, è nonna e vedova, e ha vissuto una vita felice. Gestisce una birreria in Renania, nel paese dov’è nata. La donna ha quasi un colpo alla notizia d’avere una sorella, e ovviamente accetta di incontrarla. Gina si commuove e ha tutta l’intenzione di portare il messaggio di suo padre. L’uomo avrebbe voluto tornare da lei, ma la guerra lo ha reso impossibile. Sua sorella però deve sapere che non è stata abbandonata e dimenticata. Le due si incontrano e, pur parlando lingue diverse, si comprendono grazie a sguardi, abbracci e lacrime.



La terza storia è quella di Mario, che vive a Mestre e ha 44 anni. Vorrebbe ritrovare suo fratello Andrea, che non ha idea di dove sia. Nel 1979 la vita dei due fratelli cambia per sempre. Un incidente impedisce a suo fratello di tornare a lavorare, mentre sua madre subisce delle fratture. I due fratelli vengono prima abbandonati e poi separati per essere spediti in un istituto. A 18 anni suo padre è morto e sua madre è andata via. Lui è solo al mondo, ma ha ancora suo fratello, che però è irrintracciabile. Da allora sono trascorsi 30 anni, e Mario ha ancora tra le mani una foto in bianco e nero di Andrea mentre erano alle elementari. Paola passa al setaccio gli istituti di Venezia e provincia, riuscendo a trovare una suora che miracolosamente ricorda chi fosse Andrea e chi lo aveva avuto in adozione. Si va a Monteforte, nella provincia di Verona, dove trovano un Andrea, che riporta la stessa cicatrice della foto, dovuta all’incidente. Lui racconta ciò che ricorda, ovvero che suo fratello Mario gli aveva promesso che l’avrebbe ritrovato e che sarebbero stati insieme. Si è sentito abbandonato, e così ha scelto di chiudere col passato. L’uomo, pur guardando una foto, ammette di non riuscire a ricordare nulla del tempo della scuola. I due hanno reazioni particolari. Non proprio commosse ma scosse, dovute soprattutto ai profondi traumi provati. Le loro sono state vite dure, ma ora tutto può cambiare. L’ultima storia è quella di Paola, che soltanto alla soglia dei 40 anni ha scoperto d’essere stata adottata, ovvero cinque anni fa. Ha chiesto consiglio a sua cugina, avvocato, sul da farsi, e ha trovato il proprio fascicolo, col nome di sua madre e quello di Massimiliano, suo fratello. L’uomo viene ritrovato, ma la sua memoria passata è molto frammentata. Il momento dell’incontro è imbarazzante più che emozionante, ma infine, superate le barriere della diffidenza, i due, assicura la redazione, stann costruendo un rapporto. Per rivedere l’ultima puntata di Così lontani così vicini cliccate qui



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