Nella puntata di domenica 11 gennaio 2015 della trasmissione Che tempo che fa Filippa Lagerback introduce gli ospiti: il direttore de “Il corriere della sera” Ferruccio Bortoli, lo scrittore Umberto Eco, il cantante Marco Mengoni e gli attori Nerì Marcorè e Raoul Bova (non prende parte alla puntata Luciana Littizzetto, influenzata). Il primo ospite è Ferruccio De Bortoli. L’intervista verte sui fatti di Parigi e sulla marcia di domenica 11 gennaio, in cui 2 milioni di persone hanno dimostrato che l’Europa non è in crisi ma è ancora molto forte. De Bortoli crede che il tentativo di mettere in ginocchio l’Europa sia fallito, anzi ha prodotto effetti contrari, e la marcia di Parigi è un evento straordinario che resterà nell’immaginario collettivo. L’Europa deve ritrovare unità e identità e difendere con orgoglio i valori comuni. De Bortoli spiega che non si è mai visto un evento del genere, con 50 capi di stato e di governo pronti a sfilare, tra loro ce ne sono alcuni che non sono certo campioni di democrazia, che a partire da domani dovranno iniziare a fare qualcosa di concreto. Per De Bortoli i musulmani moderati dovrebbero far sentire la loro voce più forte e condannare il terrorismo, senza giustificazioni ne attenuanti, e bosognerebbe chiarire i rapporti di politica estera con paesi apparentemente moderati, come l’Arabia Saudita e il Qatar, che finanziano (non nel loro paese) jihadisti ed estremisti, e la Turchia, che lascia passare i terroristi preoccupata da questioni di politica interna (questione curda). De Bortoli sottolinea che la politica estera susseguente all’11 settembre ha creato i presupposti per la nascita dell’ISIS. In collegamento diretto da Parigi il giornalista Antonio Di Bella spiega che probabilmente anche in Europa, così come avvenuto negli Stati Uniti, si avrà una limitazione della libertà individuale in cambio di maggiore sicurezza, nonostante gli accordi di Schengen non siano in pericolo. Per il giornalista l’immagine simbolo della giornata è quella in cui i leader sfilano a braccetto, applauditi dalla gente, un’immagine che fa sperare in una resurrezione europea. Fazio chiede a De Bortoli, presidente della Fondazione Memoriale Della Shoah Di Milano, un parere sulla fuga di 7.000 ebrei dalla Francia, che non si sentivano sicuri nel paese transalpino. De Bortoli ritiene che l’Europa debba essere più vicina alla comunità ebraica e dovrebbe cercare di comprondere perchè, soprattutto in rete, esistono ancora negazionismo e antisemitismo, e ricorda che l’indifferenza ha portato al genocidio degli ebrei nella seconda guerra mondiale.



Il secondo ospite della puntata è Umberto Eco, scrittore, saggista e professore emerito all’Università di Bologna, che ha recentemente pubblicato “Numero Zero” il suo nuovo romanzo, a 4 anni di distanza da “Il cimitero di Praga”, ambientato durante tangentopoli, in cui lo scrittore parla della cosiddetta macchina del fango (tema ancora attuale e trattato, ad esempio, da Roberto Saviano). Il libro ha, finora, ottenuto recensioni positive e lo scrittore, spiega ironicamente che ciò dipende dalla relativa brevità (218 pagine), a fronte delle 500 e oltre pagine dei romanzi precedenti, e che sta pensando, per il prossimo libro, ad un formato mini da 30 pagine. Eco spiega i meccanismi molto semplici su cui fonda la macchina del fango e che l’unico antidoto al peggiore giornalismo, e all’individuazione della macchina del fango, consiste nel leggere molti libri, in maniera tale da acquisire consapevolezza e capacità critiche. Eco è preoccupato dalla scarsa conoscenza della storia delle nuove generazioni (cita i concorrenti de “L’eredità” che hanno datato l’incontro tra Hitler e Mussolini in un periodo in cui entrambi i dittatori erano morti) e spiega che senza memoria gli uomini non sono molto diversi dai vegetali. Fazio chiede allo scrittore di proporre un nome per il successore al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ma Eco preferisce non esprimerlo, per paura che si bruci, e ribadisce che si dovrebbe pensare ad un garante dei principi su cui si fonda il nostro paese e non ad un simbolo. 



Ospiti di Fabio Fazio gli attori Neri Marcorè e Raul Bova, protagonisti del nuovo film di Paolo Genovese “Sei mai stata sulla luna? “, in uscita nelle sale cinematografiche. Il film racconta la storia di Guia (Liz Solari), una ragazza che lavora nel settore della moda ed eredita una masseria in Puglia, dove conoscerà il fattore (Raoul Bova) di cui si innamorerà e suo cugino (Neri Marcorè). Fazio, ironicamente, sottolinea che la vicenda sembra tratta dalla vita dei cantanti Al Bano e Romina.

Ultimo ospite della puntata il cantautore Marco Mengoni, autore di “Parole in circolo”, il suo terzo album che uscirà il 13 gennaio. Il tour promozionale partirà da Milano il 7 maggio 2015 e si concluderà il 23 maggio a Conegliano, con tappe distribuite sul territorio nazionale, da nord a sud. Il cantante interpreta live il singolo “Guerriero”, estratto da “Parole in circolo”.



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