Una parola ricorrente nel suo libro: compassione. Bella, eh? La capacità di sentire gli altri. Il guaio è che non si può insegnare, puoi coltivarla in te stesso, non strapparla a un altro, dice Morgan, autore di un libro dal titolo Io, lamore, la musica, gli stronzi e Dio, in un’intervista a Grazia. Lartista dice che vorrebbe essere lasciato solo, chiuso in casa con il suo pianoforte: Anche Chopin voleva stare solo, ma cera sempre qualcuno che lo ascoltava e usava il suo talento. A proposito della compassione, lartista fa presente che sentire gli altri è doloroso. Ha 42 anni, dico quello che voglio, faccio quello che voglio. Morgan è un impulsivo, come lui stesso ammette durante lintervista a Stefania Rossotti. “Sono un impulsivo. Quando non ho tempo di riflettere con calma vedo tutto in modo distorto e mi sembra di essere buttato ai margini, via. Ma, se ci penso bene, devo ammettere che quasi sempre sono stato incluso. Morgan sostiene di essere una persona riflessiva: Sono uno a cui piacere ragionare, sono molto equilibrato. Per questo posso fare cose fuori dalla norma, perché poi so rientrarci, nella norma. Poi parla del suicidio del padre, avvenuto quando lui aveva 16 anni. Allinizio, dice lartista, è stato un bombardamento di dolore. Mi sembrava di essere immerso in un mare buio. Mi sono trovato lì a dover gestire una persona gracile e sensibile: me stesso.
(Serena Marotta)