La nuova stagione de Le invasioni barbariche, talk show condotto da Daria Bignardi su La7, si avvarrà anche delle irriverenti interviste di Radio Shock, la radio del dipartimento di Salute mentale di Piacenza. L’iniziativa è nata su una proposta lanciata da Davide Rossi, un infermiere, e da Massimo Seccaspina, uno degli educatori della struttura, tesa a ricalcare l’iniziativa varata da Rete 180, unemittente di Mantova che ha fatto da apripista. 



Se inizialmente l’idea non aveva trovato grande appoggio, con il passare del tempo si è rivelata invece un ottimo modo per contribuire all’abbattimento di pregiudizi duri a morire.  I redattori della radio sono persone con problemi psichici, ma che hanno la possibilità di realizzare interviste stralunate non solo a personalità di rilievo, ma anche a persone comuni. Interviste a volte surreali, che però spesso si trasformano in poesia vera e propria, pennellate che riescono a squarciare il velo dell’ipocrisia. 



Ormai arrivata al nono anno di vita, Radio Shock può vantare uno stato di servizio che potrebbe fare invidia a molti network nazionali. Tante le personalità intervistate, a partire da Mario Monicelli e Gino Strada, passando per Stefania Sandrelli, Enrico Letta, Paolo Albanese, Giovanna Melandri, Sandro Mazzola, Enrico Bersani, Emma Bonino, Ersilio Tonini, Paolo Rossi, Hristo Zlatanov, Francesca Archibugi, Alessandro Del Piero, Joe Lansdale e molti altri. Personaggi che si sono sottoposti alle interviste senza paracadute proposte dai redattori di Radio Shock, con risultati di ascolto sempre più lusinghieri. Anche il loro sito Internet e le raccolte delle interviste pubblicate in questi anni, hanno riscosso ottimi risultati in termini di pubblico. 



Grazie a questa intensa attività, in molti hanno cominciato a interrogarsi in modo meno banale sul problema della malattia mentale, spesso tratteggiato in maniera caricaturale da una informazione che non riesce ad andare oltre il semplice bozzetto. Con il tempo Radio Shock è diventata una sorta di ensemble, cui contribuiscono in tanti, con la formazione di una squadra di calcio, una bocciofila e contatti sempre più intensi con il territorio che ospita la struttura e con la cultura, tanto che alcuni dei redattori sono anche diventati attori. Anche Lucia Vasini ha tratto un lavoro teatrale in cui ha attinto a piene mani dall’esperienza piacentina. 

Tra i segreti del successo, indicati dagli stessi redattori, il rapporto di amicizia che fa da sfondo a Radio Shock, un sentimento nato sulla condivisione di uno stato così particolare. È stato Marco Martinelli, uno dei dottori che lavorano all’iniziativa in qualità di caporedattore, a spiegare in una intervista rilasciata a Il Corriere della Sera come le interviste non siano condotte dai pazienti, bensì da redattori veri e propri che però riescono a colpire proprio per il taglio dato alle domande rivolte di volta in volta. 

Ora Radio Shock si appresta a sbarcare a Le invasioni barbariche, con la ragionevole sicurezza di far riflettere un pubblico ancora più ampio sulle problematiche che sono alla base dell’iniziativa.