La puntata di Che fuori tempo che va in onda questa sera su Rai 3 vedrà anche Ernesto Assante tra i suoi protagonisti. Nato a Napoli, nel febbraio del 1958, è uno dei più noti critici musicali del nostro Paese. Ha iniziato la sua carriera nel 1977, scrivendo sul Quotidiano dei lavoratori. mentre l’anno successivo lo ha visto iniziare una collaborazione con Il Manifesto, durata per sei anni. Alla quale, nel 1979, si è affiancata quella con Repubblica, quotidiano per il quale ancora oggi ricopre la funzione di inviato.
Nella sua pluriennale carriera ha scritto anche per Rolling Stone, L’Espresso ed Epoca. Insieme al collega Gino Castaldo ha scritto una serie di libri che sono considerati una sorta di Bibbia dagli appassionati musicali. All’attività giornalistica ha affiancato quella dell’insegnamento, nella Facoltà di Scienze della Comunicazione della principale università romana, La Sapienza. Inoltre, ha portato avanti unintensa attività in qualità di speaker radiofonico, iniziata nel lontano 1975 quando cominciò a lavorare con Radio International Sound, una piccola emittente privata di Roma, per poi collaborare con Radio Blù, una delle prime realtà capitoline incentrate sul rock.
A partire dal 1980 ha quindi iniziato a lavorare con la Rai, passando nel 1982 a Radio Tre, ove ha condotto prima Un certo discorso e poi Pomeriggio Musicale e RaiStereoNotte. Lasciata l’emittente pubblica si è trasferito a Italia Radio, per poi passare a Radio Capital nel 2010, ove ha condotto insieme a Gino Castaldo la trasmissione Playlist.
Anche la televisione lo ha visto protagonista in qualità di consulente per Domenica In e poi dell’Orecchiocchio, condotto anche da Fabio Fazio. La sua attività televisiva è stata particolarmente intensa come autore, ove ha lavorato a spettacoli come Beat Club, Doc, Ieri, Goggi e domani, Pink Floyd a Venezia, Notte Rock, Sanremo Rock, Sanremo Famosi, Sanremo Blues, Il Cantagiro, Tam Tam Village e Pavarotti & Friends. Nel 1994 ha inoltre condotto insieme a Renzo Arbore gli American Music Awards su TeleMontecarlo. Dal 2013, ancora con Gino Castaldo, ha ideato e condotto Webnotte, una trasmissione live per Repubblica.it che va in onda anche su Radio Capital Tv.
Oltre che di musica, si è interessato intensamente anche di telematica, soprattutto negli anni successivi al 1986 quando, per Repubblica e L’Espresso, ha seguito la vera e propria rivoluzione innescata dall’uso sempre più intensivo dei computer e lo sviluppo di Internet. In questa veste, nel 1996, ha curato Computer No Problem, un vero e proprio corso che fu accluso al quotidiano diretto da Scalfari. Proprio lui, in collaborazione con Gualtiero Pierce e Vittorio Zambardino ha curato la nascita di Repubblica.it, per poi diventare direttore di Kataweb, il servizio del gruppo L’Espresso che è stato tra i promotori del web nel nostro Paese.
Come si può comprendere, si tratta quindi di una vera autorità non solo nel campo della critica musicale, ma anche in quello riguardante le nuove tecnologie, di cui è stato un vero e proprio pioniere.