Va in onda questa sera su La7 il film Balla coi lupi. Stati Uniti, 1863. Siamo durante la guerra di Secessione e il tenente John J. Dunbar riesce a favorire in maniera accidentale la vittoria delle truppe dellUnione. Come premio riceve un cavallo e la scelta della sua destinazione. Chiede così di essere mandato nel Dakota, al confine con il territorio Sioux. Qui diventa amico di un lupo, che chiama Due calzini. Poi con una tribù indiana, per lui ha inizio una nuova vita



Nella stessa sera in cui Rete 4 manda in onda Gli Intoccabili anche La7 decide di omaggiare Kevin Costner con il suo film di rappresentativo, Balla coi lupi. Una delle scene più belle del film è quella della danza del fuoco sacro ovvero quando il tenente John Dunbar viene ribattezzato Balla coi lupi. L’uomo durante la danza intorno al fuoco sprigiona dentro di sè le emozioni, liberandosi dai fantasmi del suo doloroso passato. Il soprannome gli viene attribuito dalla sua “nuova famiglia” adottiva sioux, in ricordo dell’unica sua compagnia da soldato solitario al forte, il lupo Due Calzini. Ecco la celebre scena



Stasera La7 propone in prima serata Balla coi Lupi, film del 1990 diretto e interpretato da Kevin Costner. La pellicola è stata ispirata dall’omonimo romanzo scritto da Michael Blake; lo scrittore ha anche firmato la sceneggiatura del film. Balla coi Lupi riscosse un grandissimo successo, venendo apprezzato dal pubblico e raccogliendo svariati premi di prestigio: sette premi Oscar, tre Golden Globe e un Orso d’Argento. Vediamo la trama. La vicenda narrata nella pellicola prende avvio nel 1863. In piena Guerra di Secessione, il tenente John Dunbar (Kevin Costner) è arruolato nelle file dell’esercito dell’Unione ed è di stanza in Tennessee. Dunbar, duramente toccato dalla sanguinosa esperienza bellica e consapevole del quotidiano tributo di vite umane pagato per avanzare di poche decine di metri, è esausto e decide di suicidarsi per porre fine all’atroce tormento interiore da cui è afflitto. Per porre fine alla sua esistenza, il militare si lancia a cavallo contro le linee sudiste: non solo il tentativo di suicidio non riesce – Dunbar verrà solamente ferito dalle pallottole dei confederati – ma al contrario il suo gesto viene scambiato per un atto di puro eroismo, con i superiori che decidono di decorarlo e di concedergli la possibilità di poter scegliere il luogo della sua convalescenza. Così, il giovane tenente decide di richiedere il trasferimento in un remoto presidio militare di frontiera, situato nelle praterie del Nebraska. Una volta giunto a Fort Hayes, il maggiore Fambrough (Maury Chaykin), comandante della postazione, invia Dunbar nell’avamposto più lontano ed isolato di tutti, Fort Sedgewick. Dunbar giunge alla postazione e la trova abbandonata ma decide comunque di stabilirsi, in conformità agli ordini. Il suicidio del maggiore Fambrough e l’uccisione in un agguato sulla via del ritorno a Fort Hayes del mulattiere Timmons fanno sì che la presenza di Dunbar a Fort Sedgewick sia condannata all’oblio da parte dei suoi commilitoni. Nella solitudine di Fort Sedgewick, Dunbar lavora per ripristinare l’avamposto, con la sola compagnia del suo cavallo Cisco e di un lupo che lo osserva dalla prateria e che il militare denomina ‘Due Calzini’ nel suo diario. Dunbar incontra poi i membri di una tribù di Siux, in lotta contro i Pawnee, alleati dei bianchi.



Il progressivo avvicinamento tra il militare statunitense e gli indiani farà sì che in Dunbar cresca ogni giorno di più la stima verso il fiero popolo di nativi, con la sua vita che troverà un nuovo senso. L’incontro e l’innamoramento con la giovane Alzata con Pugno (Mary McDonnell), una giovane bianca che da bambina venne adottata dalla tribù dopo che i suoi genitori vennero uccisi dai Pawnee, fanno sì che il militare impari la lingua e i costumi dei Sioux, integrandosi progressivamente nella sua nuova società d’adozione. Con il passare dei mesi, Dunbar inizia ad essere partecipe della vita sociale della tribù, rendendosi conto di quanto pura sia la società dei Sioux rispetto a quella corrotta e materialista dei bianchi. La sua definitiva accettazione all’interno della tribù avviene in seguito ad uno scontro con i Pawnee, vinto trionfalmente grazie alle armi da fuoco di Dunbar. Questo fa sì che Vento nei Capelli (Rodney A. Grant) ed Uccello Scalciante (Graham Greene), rispettivamente leader guerriero e sciamano della tribù, superino l’ostilità nei confronti del bianco e lo accettino definitivamente tra di loro. Dopo aver passato diversi mesi presso i Sioux, Dunbar decide di tornare al forte per prelevare del materiale ma si accorge che questo è stato ormai occupato nuovamente da alcuni militari. Dopo il duro scontro con i suoi ex commilitoni – che hanno ucciso il suo amato cavallo Cisco e il fedele lupo Due Calzini – e il suo imprigionamento, Dunbar viene liberato dai suoi Sioux, che attaccano e sterminano i bianchi, salvandolo così dal processo e dalla probabile impiccagione come traditore. L’episodio fa sì che Dunbar rinneghi il suo passato e che decida di assumere il nome indiano di ‘Balla coi Lupi’, datogli dai Sioux in quanto durante i primi mesi all’avamposto lo vedevano ballare con Due Calzini intorno al fuoco. Sposato con Alzata con Pugno e perseguitato dagli Yankees in quanto considerato alla stregua di un traditore, Balla coi Lupi è costretto a lasciare le praterie del Nebraska per sfuggire ai militari, emigrando al sicuro in Canada, territorio controllato dai britannici e pertanto relativamente sicuro per i Sioux.