Tra gli ospiti della puntata de Le invasioni barbariche in onda stasera ci sarà anche Joe Bastianich. Nato il 17 settembre 1968 a New York, ha nelle vene sangue italiano e la passione per la cucina. Sua madre infatti è Lidia Bastianich, natia di Pola nel momento in cui l’Istria era nel bel mezzo del passaggio dall’Italia alla allora Jugoslavia e nota ristoratrice. Quando nasce Joe, i genitori hanno comprato già da quattro anni il loro primo locale, situato nel Queens. Nel 1970 i genitori ampliano la propria attività, acquistando un altro ristorante, sempre nella stessa zona. Ma è quando Joe ha 13 anni che i genitori fanno il grande salto, cedendo entrambi i locali e utilizzando il ricavato per aprire il “Felidia”, situato in una zona molto conosciuta di Manhattan: l’East Side. 



Nel frattempo Joe conclude gli studi universitari e per un breve periodo lavora nel mondo della finanza. Tuttavia l’esperienza a Wall Street dura poco: troppo forte è il richiamo della passione per la cucina. A 24 anni, quando corre l’anno 1993, riesce a superare le resistenze dei genitori e a ottenere il loro appoggio per l’apertura di un nuovo locale: il “Becco”, anch’esso situato a Manhattan. Si rivela una grande intuizione tanto che la famiglia prende la decisione di aprire nuovi ristoranti, i quali verranno ubicati al di fuori della “Grande Mela”.



Nel 1997 deve affrontare la fine del matrimonio dei genitori. Il padre decide di lasciare le sue quote nell’attività di famiglia a lui e alla sorella. Joe prende quindi la decisione di provare una nuova avventura in coppia con Mario Batali, famoso chef americano di origini italiane. Danno vita al “Babbo Ristorante e Enoteca”, che si rivela un successo e che ottiene 3 stelle da parte della guida gastronomica del prestigioso “New York Times”. La partnership tra i due è alla base dell’apertura di altri sette locali, tutti situati nella “Grande Mela”. Joe decide tuttavia di aprire locali anche a Los Angeles e Las Vegas.



Nei primi anni 2000 riceve diversi riconoscimenti per la sua attività di ristoratore e nel 2010 il “Del Posto”, uno dei locali aperti con Batali, risulta il primo ristorante con cucina italiana a ottenere 4 stelle dal “New York Times” dal 1974. Nello stesso anno approda anche in tv, iniziando la sua esperienza da giudice a “Masterchef Usa”. Un anno dopo ricopre lo stesso ruolo nella versione nostrana, la quale ha un grande successo anche grazie alla sua presenza e che viene, nel 2012, spostata su Sky, anno in cui da alla stampe “Restaurant Man”, libro dove racconta la sua parabola umana e professionale.

Nell’estate di due anni fa da vita al locale “Orsone” in una piccola località del Friuli, dove aveva precedentemente aperto insieme alla madre un’azienda vinicola, scegliendo poi di fare lo stesso in Toscana e in Argentina. Alla fine dell’anno appena passato ha pubblicato “Giuseppino”, autobiografia scritta “a quattro mani” con Sara Porro dove racconta il suo rapporto con il Bel Paese e ha annunciato l’abbandono dell’edizione americana di “Masterchef”, mentre la sua avventura in quella italiana continua. Sempre su “Sky Italia” è da poco partito un nuovo “talent”, dal titolo “Bastianich Restaurant startup”, dove gli aspiranti ristoratori cercheranno di ottenere il finanziamento del proprio progetto imprenditoriale.