Fasi concitate nell’ultima parte de ‘L’angelo di Sarajevo’, che forse non è solo Malina. Di angeli ce ne sono stati tanti. L’angelo sterminatore, la moglie di Zico, che lo uccide proprio mentre cerca di sparare a de Luca, la responsabile di una organizzazione internazionale di aiuto ai bambini, che falsifica i documenti proprio quando sembra che il feroce serbo-bosniaco Babic riesca ad impedire la sua partenza per l’Italia, o lo stesso de Luca, che riesce con caparbietà e grande dolcezza nell’impresa che segnerà per sempre la sua vita. La fiction si chiude così, con l’immagine di una ragazza adolescente, allegra e spensierata. E’ lei Malina, quella vera. La guerra non l’ha strappata alla vita. E ora lei può colorare il mondo con il suo sorriso, fiducioso, verso il futuro.

Ormai la guerra di ‘L’angelo di Sarajevo’ non è più solo tra serbi, bosniaci, croati o musulmani. E’ una guerra che ora coinvolge anche de Luca. Il funerale di Kemal è diventata l’occasione di un grande raccoglimento per la pace. I serbi avevano preparato dei mortai per far strage dei musulmani presenti. Ma la presenza dei giornalisti, e del vescovo cattolico di Sarajevo li spinge a desistere. Eppure non del tutto. Ormai de Luca è un obbiettivo. E uno dei maggiori luogotenenti dell’esercito bosniaco si rivela essere filoserbo. E così, mentre de Luca stringe un legame di affettuosa amicizia con la responsabile dell’eurovisione, l’arcigna Karen, che si rivela amorevolissima con Malina e gli racconta il suo dramma, la sentenza di morte per de Luca è emessa. Lui è il prossimo che Zico dovrà eliminare 

Il tema della pulizia etnica fa la sua comparsa ne ‘L’angelo di Sarajevo’. Il pericoloso viaggio di Marco de Luca alla ricerca dei familiari di Malina lo porta a un altro clamoroso scoop, che però irrita i vertici delle milizie serbo-bosniache. E lo porta anche a scoprire una amara verità: nessun famigliare di Malina è sopravvissuto. Quanto dolore in questa sporca guerra. E non è una guerra lontana, ma una guerra vigliacca, che si muove dai fucili dei cecchini. E Zico, appostato fuori dagli uffici del ministero provvisiorio dove Kemal e de Luca si sono recati, non sbaglia il colpo e uccide Kemal, proprio nel momento del saluto al suo amico 

Marco de Luca comincia ad avere troppi desideri. Ma siamo in guerra. In una sporca guerra nei balcani che mette fratelli contro i fratelli. E allora il desiderio di “sfidare” Zico, il cecchino, come quello di cercare la famiglia di Malina. Comincia ad essere troppo. Il servizio girato giorni addietro, in cui la moglie di Zico, anche lei cecchino, ma bosniaca, lo minacciava di morte non è passato inosservato tra le fila serbe. E il cammino verso la città dove si presume abitino i parenti della piccola vive momenti drammatici. Un check point non previsto, e Kemal, autista musulmano bosniaco che rischia di essere ucciso. Solo per miracolo, Kemal, che era direttore d’orchestra del teatro di Sarajevo, ormai con il fucile alla tempia, viene fatto passare dal sergente del checkpoint. “Si ricorda, maestro? Ero suonavo il violino, ho suonato con lei al concerto di capodanno del 1990!””Si, mi ricordo, eri un buon violino, ma vedo che hai cambiato strumento”… Le sorprese però in questo viaggio pericoloso sono ancora molte 

‘L’Angelo di Sarajevo’ dopo un inizio shock dove la guerra e la paura sono state protagoniste, si addentra in dinamiche più riflessive, quasi psicologiche, ma allo stesso tempo leggere. Marco de Luca è alle prese con un sentimento di paternità che sente nascere in lui, e goffamente cerca di far fronte alle piccoli grandi battaglie del genitore di una piccolina di 10 mesi… senza pannolini! Ma la curiosità giornalistica di de Luca lo porta ben presto su una traccia. O verso quella che vorrebbe molto essere una traccia per scoprire le origini di Malina. Perchè magari una madre o un padre ancora ce l’ha. Kamal cerca di dissuaderlo, ma… 

Tinte forti, fosche, notturne, in questa seconda e ultima puntata di ‘L’angelo di Sarajevo’, la fiction tratta dal romanzo di Franco di Mare. Un avvio con il fiato sospeso, quando una bomba al check point è esplosa di fianco al bus che trasportava Malina verso un istituto in Germania. Ma la Provvidenza è al fianco della bambina che ancora una volta scampa alla morte. Marco de Luca, Romano e Kemal, il loro autista, riconducono quindi i bambini verso Sarajevo. Ma il buio e il coprifuoco li colgono lungo la strada. La nottata è lunga a passare, e rischiarata dai fuochi dei bombardamenti di mortaio. Non si dorme. Si parla, ci si conosce e ci si racconta. Realtà distanti, per geografia e religione, diventano vicine nella quotidianità, nei desideri, e nella voglia di vivere 

Tra poco andrà in onda su Rai Uno la fiction Langelo di Sarajevo con Beppe Fiorello. La fiction in due puntate, prodotta da Rai Fiction e Picomedia, in collaborazione con Iblafilm, ha il soggetto dello stesso Fiorello, che l’ha scritto con Andrea Porporati e Monica Zapelli, mentre la sceneggiatura, che vede la collaborazione dell’attore, è di Enzo Monteleone, anche alla regia. Vi ricordiamo che, oltre a poter vedere Langelo di Sarajevo sintonizzandovi su Rai Uno, la fiction de L’Angelo di Sarajevo sarà visibile in diretta streaming video su Raitv: cliccate qui per vederlo

Sta per andare in onda su Rai Uno la seconda e ultima puntata della fiction “L’angelo di Sarajevo” con Beppe Fiorello. La storia del giornalista e scrittore Franco Di Mare e il suo romanzo di vita hanno sbancato gli ascolti tv ieri sera. La prima parte della fictionha  infatti vinto il prime time con 7 milioni 484 mila spettatori e uno share del 27.05%. Il regista Enzo Monteleone ha detto che si tratta di una storia di umanità e di impegno, la storia di una decisione irrazionale presa ‘senza chiedersi perché’, dettata solo dalla voglia di fare qualcosa, anche solo una piccola cosa. Come salvare una bambina. Cliccate qui per vedere il video promo della puntata di questa sera

La prima puntata della miniserie “L’angelo di Sarajevo”, andata in onda ieri sera 20 gennaio 2015, è stata un grande successo per Rai Uno. Molto soddisfatta la direttrice di Rai Fiction, Eleonora Andreatta che ha commentato: “Lelemento più significativo del grande successo di pubblico della fiction è il risultato tra i giovani, e in particolare tra le giovani donne, tra 15 e 30 anni, che sono nate o muovevano i primi passi quando la guerra dei Balcani si dispiegava in tutta la sua violenza”. La dirigente ha aggiunto che si tratta di una fiction che ha il pregio di raccontarci e ricordarci i drammi di una guerra a noi vicina ma quasi rimossa dalla memoria collettiva. Fiorello ha invece approfittato di Twitter per ringraziare i telespettatori: “Un grazie immenso a tutti, stasera la seconda parte”.

Mancano poche ore alla messa in onda su Rai Uno della seconda e ultima puntata di “L’angelo di Sarajevo“, la serie con Beppe Fiorello ispirata alla vera storia del giornalista Franco Di Mare. Per presentare la serie, l’attore sicialiano ha presenziato a La vita in diretta, dove è stato intervistato da Cristina Parodi. Beppe Fiorello ha raccontato della libertà che vive quando interpreta un personaggio, mentre nella vita di tutti i giorni è molto più riservato. Ha rivelato di essere un padre presente e un po’ severo. Ovviamente ha a lungo parlato del suo rapporto con Domenico Modugno! Poi ha parlato della fiction L’angelo di Sarajevo: “Ciò che mi ha convinto del progetto è proprio il raccontare la storia di un uomo ordinario, per far capire che ognuno ha una grande storia da raccontare. Mi sono ispirato a un uomo comune, non un super eroe, che ha fatto un gesto straordinario”, ha detto l’attore ringraziando Franco Di Mare. Clicca qui per vedere l’intervista

Il finale de Langelo di Sarajevo è previsto per la prima serata Rai 1 di oggi, mercoledì 21 gennaio 2015. Le anticipazioni confermano che Marco De Luca tornerà in Bosnia, tra le violenze della guerra che imperversa sui quei territori, alla ricerca dei genitori della piccola Malina. Le immagini del promo rilasciato da Rai.tv (clicca qui per vedere il video) mostrano alcuni momenti che il reporter passa con il suo Angelo, la piccola appunto, lancora di salvezza che ha conosciuto proprio mentre era completamente sola nel bel mezzo del conflitto. Un bagno, i giochi, mangiare insieme, il sorriso di Malina: tutti questi elementi lo spingono a saperne di più su di lei e a volerle regalare un futuro migliore, dopo che la bambina lha conquistato in meno di un secondo al loro primo incontro. Lappuntamento è fissato per le 21.15

-Oggi, mercoledì 21 gennaio, andrà in onda su Rai Uno la fiction dal titolo Langelo di Sarajevo con Beppe Fiorello, che veste i panni del giornalista Rai Franco Di Mare. Film tv che si ispira al libro autobiografico del giornalista dal titolo Non chiedere perché. Intervistato da Blogo, Beppe Fiorello ha raccontato il motivo per cui ci sono voluti quattro anni affinché il suo progetto di trasporre il romanzo in fiction diventasse attuabile: Quando c’è la parola guerra, Scampia, Sarajevo spaventano pubblico e addetti ai lavori. Sarajevo rievoca la guerra… oddio sarà un film triste. Ci abbiamo messo un po’ di tempo per convincerli che non è solo un film di guerra, ma che racchiude il paradosso tra la guerra – quella di Sarajevo che nessuno aveva ancora raccontato in tv, è una guerra troppo dimenticata – e la storia di Franco Di Mare.  Un progetto che alla fine è riuscito a trovare il via per la realizzazione, e che andrà in onda stasera su Rai 1 con lultimo appuntamento.

Beppe Fiorello con la sua proposta de Langelo di Sarajevo ha convinto moltissimi amanti del piccolo schermo: ieri, infatti, è stato trasmesso il primo dei due episodi della miniserie tv ispirata al romanzo di Franco Di Mare, Non chiedere perché: più di sette milioni di telespettatori erano sintonizzati su Rai 1. In particolare, Langelo di Sarajevo ha raggiunto il 27.05% di share ottenendo la fiducia di 7 milioni e 484 mila telespettatori. Un risultato da record, davvero sorprendente che sicuramente non avrà deluso tutti coloro che hanno realizzato al progetto, compreso il regista Enzo Monteleone e gli altri attori del cast, come Luca Angioletti e Radoje Kupic. La seconda puntata, in onda oggi mercoledì 21 gennaio 2015, riuscirà a fare di meglio? Staremo a vedere!

Ieri, martedì 20 gennaio 2015, Rai 1 ha trasmesso la prima puntata della miniserie Langelo di Sarajevo: la conclusione della storia di Marco De Luca andrà in onda invece oggi, mercoledì 21 gennaio 2015, in prima serata sullo stesso canale Rai. Tanti i telespettatori che, avendo seguito con attenzione il primo appuntamento, hanno voluto complimentarsi con Giuseppe Fiorello, che interpreta il ruolo principale del giornalista e reporter presentato nel libro di Franco Di Mare, che ha ispirato la fiction. Bravo bravo si legge sul suo account Twitter ufficiale, ma anche Bravissimo! Come sempre, anche stasera, ci ha mostrato le emozioni del personaggio persino con lo sguardo. E non e da tutti, Complimenti, grande interpretazione, racconto coinvolgente e commovente. Questa prima parte, dunque, non ha deluso per nulla i telespettatori: le anticipazioni per la seconda puntata confermano che il protagonista tornerà a Sarajevo per cercare i genitori della piccola Malina. La ricerca si intreccerà ancora una volta con la guerra in corso, e Marco, Romano e Kemal ne resteranno coinvolti.

Stasera, mercoledì 21 gennaio 2015, andrà in onda la seconda e ultima puntata della miniserie Langelo di Sarajevo, diretta da Enzo Monteleone e ispirata al romanzo Non chiedere perché di Franco Di Mare. Le anticipazioni rivelano che il giornalista Marco De Luca (Giuseppe Fiorello), protagonista della fiction, intraprenderà un viaggio nel villaggio di Visegrad (una cittadina a est della Bosnia Erzegovina), con la speranza di riuscire a rintracciare i genitori biologici della piccola Malina (Iva Nikolic), la bambina che ha adottato nella scorsa puntata. Il giornalista non sarà solo, ma potrà contare sullaiuto del cameraman Romano (Luca Angoletti), con lui fin dal primo giorno, e anche del driver Kemal (Radoje Kupic). Entrambi lo accompagneranno di fronte alla brutalità della guerra e della battaglia che imperversa in quei territori. Lappuntamento è fissato per le 21.15 su Rai 1.