La Bignardi riporta la discussione su temi più superficiali chiedendo allospite della sua passione per il gossip. Signorini risponde con sguardo assorto di come di recente abbia dovuto affrontare valanghe di difficoltà, la malattia in primis, e di come abbia imparato a gestirle con coraggio. Ho iniziato a prendermi cura di me stesso, a volermi bene e a coccolarmi di più. E per concludere lintervista, una chiacchierata improntata al recupero del passato e alla promozione della sua autobiografia, la conduttrice gli chiede del suo futuro e se anche lui, come Giuliano Ferrara, ha già pensato al suo erede. Signorini sembra di tuttaltro avviso e sorridendo glissa la domanda. Sigla e titoli di coda. Si conclude così il secondo appuntamento della nuova stagione de Le invasioni barbariche.
E quando il pettegolezzo sembrava ormai essersi impadronito della conversazione, si ritorna improvvisamente alla giovinezza di Signorini, alla sua solitudine e perfidia. A scuola, lui secchione e intellettualoide, era solito passare bigliettini sbagliati ai suoi compagni evitando di aiutarli nei compiti in classe. E dal conservatorio e lamore per la cultura il discorso scivola su argomenti più carnali e meno sofisticati, come la passione amorosa consumata per la Valeria nazionale ,credo che lei non si sia neanche accorta commenta Signorini. Da ragazzo, quando inizia a scoprire la sua intimità sessuale, lunica persona in grado di soddisfare la sua curiosità adolescenziale è stata la nonna, considerata la svergognata della famiglia. Dopo un lungo processo di conoscenza di se stesso e degli altri, è stato solo a 34 anni che Signorini ha trovato il coraggio di confessare il suo interesse per gli uomini, nonché il suo amore per il suo attuale compagno, nominato in seguito senatore di Forza Italia. La notizia fu data in pasto ai giornali senza rispetto alcuno per loro e gettando la famiglia di Paolo,il suo compagno, nellimbarazzo.
Lintervista a Joe Bastianich continua con un giochino a cui lui e la Bignardi rispondono in parallelo. Con risposte secche e concise i due si divertono a rivelare sogni inespressi, soddisfazioni e motivi di orgoglio, nonché tratti intimi e caratteriali. I toni si riscaldano e lironia di Bastianich riempie lo studio imbarazzando un po la Bignardi. Il prossimo e ultimo ospite in studio è Alfonso Signorini, anche lui, come i suoi predecessori di poltrona, alle prese con la sua autobiografia. Ero un bambino diverso, quasi surreale commenta il giornalista. E la scuola ha segnato un po il mio momento del riscatto. Signorini ha vissuto nella provincia milanese, ha ricevuto un’ educazione da una famiglia semplice. Questa sera la Bignardi sembra particolarmente affezionata al termine spudorato con cui etichetta per lennesima volta un libro dei suoi ospiti. Renzi e Berlusconi tornano di stanza a Le Invasioni Barbariche con la conduttrice che chiede a Signorini a chi dei due si sente più vicino. I racconti di infanzia nella provincia milanese vengono subito archiviati in favore del pettegolezzo e dellattualità più gossippara, e il focus si sposta sul servizio che il giornalista aveva realizzato su Noemi Letizia e il suo nuovo fidanzato.
Bastianich arriva in studio con una mise decisamente stravagante: una benda allocchio sinistro per nascondere lorzaiolo. Tra le risate in studio e della Bignardi, il ristoratore più cool del momento ammette di avere un unico grande difetto, quello di essere sempre sincero. Riprendendo le fila del suo libro, Bastianich racconta di quando da bambino odiava lItalia perché viveva la triste condizione del migrante e di come il panino con la trippa (la sua schiscetta da piccolino) fosse un motivo di esclusione, imbarazzo e presa in giro da parte degli altri. A Le invasioni barbariche questa è decisamente la serata delle confessioni, fatte di teneri e struggenti racconti infantili ricordati ed esaltati in nome dei successivi riscatti personali. Dopo Thuram e Dario Argento anche Bastianich racconta la sue vecchia e disagiata versione di sé, un ragazzino dalle umili origini che si vergognava del lavoro di ristoratore dei suoi genitori (chiaro segno dellessere migrante), ciccione e un po sfigato con le donne. E poi la metamorfosi e la scalata al successo. La Bignardi non smette di punzecchiarlo, con paragoni a Cracco. E per smorzare latmosfera da vecchi ricordi infantili, è la volta di alcune simpatiche clip con le stravaganti performance di Bastianich come giudice, con la sua inconfondibile parlata, suo marchio di fabbrica che ha dato manforte alla sua grande popolarità.
Dario racconta della sua vita in Francia e di come, al suo ritorno, abbia iniziato a lavorare come giornalista. Dal giornale di cinema con cui ha iniziato, Laraldo dello spettacolo, fino alle interviste di divi come i Beatles, la sua carriera come giornalista si arricchisce sempre di più. Dal giornalismo passa al mondo della sceneggiatura, ne scrive una con Bertolucci e una con Sergio Leone. Una parentesi che la Bignardi tralascia per arrivare subito alla carriera di regista. Dalle pagine del libro Paura emerge il ritratto di un uomo mai soddisfatto dei suoi successi, questa è limpressione che la Bignardi rivela di aver avuto nel leggerlo. Una vita segnata da amori estremi e viscerali tanto che Dario ammette di essere stato veramente felice solo quando le storie finivano, era quello il vero momento di euforia per lui. Un regista che, in effetti, fa della controtendenza tout court la sua filosofia di vita. Un bambino solitario, che conduceva una vita appartata, crudele quel tanto che bastava ma che in un attimo riesce a mostrare tutta la sua dolcezza quando confida alla Bignardi che la convivenza con Asia e Fiore è stato il periodo più bello della sua vita. Il romanticismo nelle sue parole lascia subito spazio a un sentimento di amarezza prima, quando parla del cattivo rapporto con Asia e dopo, e a un timido sorriso quando si parla del progetto di crowdfunding con Iggy Pop, lanciato per il suo nuovo film The Sandman, di cui viene mostrata una clip. Saluti a Dario e un caldo benvenuto al prossimo ospite, Joe Bastianich.
Il testimone passa a Dario Argento, il volto più sinistro del cinema nostrano. Un libro bellissimo e spregiudicato dice la Bignardi a proposito di Paura lautobiografia che il maestro del brivido ha dato alle stampe. Ho rischiato di farmi tatuare un ragno sul polso ispirata da te scherza la Bignardi, raccontando un aneddoto di diversi anni prima a Dario. Argento ammette di aver voluto scrivere unautobiografia sincera anche a costo di essere troppo sfrontato, ogni giorno mi sono fatto una canna per quarantanni. Per Argento lalcol e la droga non sono fonte di creatività, ma rispondono solo a un forte bisogno di evasione e serenità. Il regista continua il suo discorso sulle droghe ammettendo di aver abusato di cocaina tutti i miei colleghi la prendevano, mi dava una certa energia. Paura è un romanzo di formazione che ripercorre tutta la sua vita, tra episodi particolari e piccole rivelazioni amorose. Una persona sopra le righe già da piccolo: lo chiamavano mauthausen, amava leggere ed era un po un outsider tra i suoi coetanei. Dopo piccole incursioni tra le pagine della sua vita, la parola passa ai membri di Radio Shock, gli utenti della sanità mentale, che per la serata hanno scelto Dario Argento come ospite a cui porre delle domande. Dario risponde con garbo e simpatia.
Finito il collegamento con Silvia Layla Olivetti, la Bignardi cerca di scuotere Ferrara inserendo delle note di colore alla conversazione, prima di congedarlo. Così gli propone un gioco, per ogni nome un giudizio. Ferrara liquida in modo sobrio ma pungente le personalità che la conduttrice gli cita: Grillo fa ridere, Brunetta è un economista valoroso e un autore di thriller con la sua storia della cospirazione, Gad Lerner è simpatico, ma una cosa buona su Raffaele Fitto, questo è troppo, non posso farlo. E suscitando lo stupore un po posticcio della Bignardi, Ferrara annuncia che lascerà Il foglio; un auto-rottamarsi in onore della filosofia di Renzi che lei stesso riassume nel libro con la frase Spazio ai giovani e bando ai tromboni incalza la conduttrice? Ferrara risponde pacatamente alla provocazione affermando che è semplicemente arrivato il momento di cambiare. E mentre Giuliano Ferrara saluta, la Bignardi presenta il nuovo ospite: Lilian Thuram, ambasciatore dellUNICEF ed ex calciatore di serie A, che ci racconta del suo libro Per luguaglianza. Thuram si esprime a proposito degli attentati di Parigi e commenta il filmato in cui Salvini e Le Pen attaccano gli immigrati con un laconico lestremismo porta sempre alla violenza. Thurma parla di come il sessismo e il razzismo siano un prodotto della nostra cultura. Dobbiamo uscire da questi parametri per capire chi effettivamente abbiamo di fronte afferma. Il discorso scivola poi su come il calcio abbia cambiato la sua condizione di vita, facendolo passare dalla condizione di disagio a quella di benessere. Come gestisce questo rovesciamento di status chiede la Bignardi? Thuram risponde con decisione e fermezza che il segreto sta nel non dimenticare le proprie origini. Porto sempre nel cuore mia mamma e le sue dolci parole.
Una guerra in corso tra islamici e occidentali. Lo rimarca Ferrara nel suo articolo su Il foglio e nella sua intervista a Le invasioni. Senza essere provocatorio parla di una totale assenza di ordine globale. Lassimilazione non funziona, la convivenza e la libertà despressione neanche. A un certo punto Daria Bignardi gli presenta la scrittrice veneziana Silvia Layla Olivetti, una donna nata nel suo stesso panorama socio-politico di Ferrara ma che poi ha deciso di cambiare radicalmente le sorti della sua vita, convertendosi allIslam. Layla in collegamento da Venezia parla del suo gesto estremo, avvenuto dopo lattacco alle Torri Gemelle mi sono sempre sentita un po attratta da questo sentimento e da questa religione. Lattentato dell11 Settembre le ha dato solo gli strumenti per ragionare sulla questione, ma in realtà la volontà di convertirsi si stava già palesando dentro di lei. Ferrara ascolta mentre la Bignardi le chiede come viene guardata in seguito agli attentati di Parigi e come i suoi genitori hanno accettato la sua scelta. Silvia Layla Olivetti, una donna rivoluzionaria, sempre alla ricerca di nuovi perché ammette di aver trovato nellIslam il significato della vita, le risposte a cui non aveva mai saputo rispondere prima. E mentre parla delleccessiva strumentalizzazione che i media fanno dellislamismo, Ferrara le suggerisce di leggere Houellebecq che ha scritto sullargomento un libro di recente al centro di accese polemiche.
Quando hai capito che Renzi ce lavrebbe fatta? Chiede la Bignardi. Ferrara risponde che ha iniziato ad avere fiducia in lui grazie alla sua voglia di fare. Mi stava simpatico, a me piacciono i leader che realizzano qualcosa. Parlando invece delle nuove sorti del PD, Ferrara ammette di non credere nei venti di scissione ma pensa che le diverse personalità troveranno il modo di venirsi incontro. Il direttore de Il foglio continua la sua intervista-monologo toccando superficialmente diverse questioni e lanciando critiche e plausi a seconda dei casi, e mentre lo fa rimembra anche il suo vecchio ruolo di ministro. Arriva il momento della religione: prima Ferrara si scaglia contro Papa Francesco e la sua filosofia comunicativa, rimproverandogli la mancanza di un linguaggio intermedio che spinga le persone a riflettere, in un secondo momento butta nel calderone il fondamentalismo islamico e lattentato ai danni di Charlie Hedbo. Come un oratore davanti alla sua folla Ferrara va a braccio e mentre sta entrando nel vivo della sua filippica la Bignardi lo interrompe e lancia la pubblicità.
Daria Bignardi dà il benvenuto a Ferrara dopo sette anni di assenza dallo studio de Le Invasioni Barbariche. A quanto pare lultima volta i due avevano avuto uno scambio molto acceso. Lintervista inizia con la notizia del giorno che riguarda Il patto del Nazareno. Ferrara parla di un amore viscerale tra lattuale premier e il cavaliere. Matteo Renzi e lItalia che verrà. Recita così il sottotitolo del libro di Ferrara: , infatti, rimarca il giornalista, Il Royal Baby parla proprio di questo, della loro unione, del loro innamoramento. La parabola di Berlusconi si è compiuta, lui che aveva conquistato i riflettori con la sua arte del trasversalismo afferma Giuliano Ferrara, mentre Adesso cè unaltra anomalia, quella di Renzi, rimproverato di non essere un uomo di partito, un uomo di sinistra. La Bignardi gli mostra poi una pillola dell’intervista a Matteo Renzi della scorsa settimana, in cui il premier argomenta alcuni passi del libro di Ferrara in cui questultimo lo dipingeva simpaticamente come un giovane occhialuto un po nerd e sfigato alletà di 31 anni.
Tra pochi istanti andrà in onda il secondo appuntamento stagionale con le interviste tête-à-tête più popolari del piccolo schermo: Le invasioni barbariche. Questa sera vedremo la giornalista ferrarese alle prese con alcune spiccate personalità dello spettacolo: dal giornalista e politico Giuliano Ferrara sempre sotto locchio del ciclone e pronto a dire la sua al maestro del brivido cinematografico Dario Argento, passando per lattivismo e la lotta alle disuguaglianze dellex calciatore francese Lilian Thuram, alla battaglia personale alla discriminazione islamica della scrittrice italiana Silvia Layla Olivetti. Non mancherà un po di colore con i racconti di Alfonso Signorini, alle prese con la sua autobiografia e il mentore della ristorazione più in voga del momento, Joe Bastianich.
Tra poco andrà in onda su La7 la seconda puntata de Le invasioni barbariche, il talk show condotto da Daria Bignardi. Nel parterre degli ospiti vediamo Giuliano Ferrara, Lilian Thuram, Silvia Layla Olivetti, Dario Argento, Alfonso Signorini e Joe Bastianich. Tra le novità di questa edizione, cè da segnalare il contributo di Radio Shock, un progetto riabilitativo per pazienti psichiatrici.Vi ricordiamo che, oltre a poter seguire Le invasioni barbariche sintonizzandovi su La7, il talk show sarà visibile in diretta streaming sul sito del canale: cliccate qui per vederla
Tra poche ore andrà in onda il secondo appuntamento con Le Invasione Barbariche, diretto da Daria Bignardi su La7: anche la rete televisiva ricorda lappuntamento con la trasmissione che ha appena riaperto i battenti, sempre ricchissima di ospiti. Stasera ci saranno Joe Bastianich, che non è al suo primo invito al tavolo della Bignardi, Dario Argento, Giuliano Ferrara, Alfonso Signorini, Lilian Thuram e Silvia Layla Olivetti. Tanti gli argomenti allordine della serata, tra cui anche il libro della Olivetti Diversamente italiani – inchiesta shock sui convertiti allIslam e il suo impegno nellassociazione Movimento per la tutela dei diritti dei Musulmani, che sono più che mai vicini allattualità e ai fatti recentemente accaduti. Anche la settimana scorsa, come si vede anche nello spot promo che ricorda lappuntamento di questa sera (clicca qui per vedere il video), gli ospiti erano stati numerosi: Daria Bignardi aveva invitato il premier Matteo Renzi e anche il rapper Fedez, recente giudice di X Factor.
Questa sera comincerà una nuova puntata de Le invasioni barbariche di Daria Bignardi e c’è già chi scommette sul secondo insuccesso consecutivo della trasmissione. Se la scorsa puntata in cui erano presenti il Presidente del Consiglio e “l’uomo del momento” (per dirla con le parole della presentatrice) ovvero Fedez non aveva raggiunto neanche il traguardo di 1 milione di telespettatori chissà cosa ne sarà di quella di stasera. Oggi infatti la Bignardi non accoglierà in studio ospiti di grande richiamo. Giuliano Ferrara è ormai onnipresente in tutte le trasmissione e si prepara alla sua terza settimana a La7 dopo il doppio appuntamento con Santoro a Servizio Pubblico. Dario Argento ha scritto una biografia orrenda e non fa un film decente da almeno dieci anni e ci sorprende che qualcuno possa ancora prendere in considerazione un personaggio come Alfonso Signorini. Insomma, che ne sarà di Daria?
Stasera, mercoledì 21 gennaio 2015, va in onda il secondo appuntamento con Le Invasioni Barbariche, condotto da Daria Bignardi su La7. Ricchissimo, anche per questa prima serata, il panorama degli ospiti che la conduttrice accoglierà nello studio della trasmissione: ci saranno Giuliano Ferrara, lex calciatore Lilian Thuram, Silvia Layla Olivetti, Dario Argento, Alfonso Signorini e il magnate della ristorazione Joe Bastianich. I nomi degli ospiti sono stati annunciati anche sulle pagina social della trasmissione, e i telespettatori più accaniti non hanno accolto con troppo entusiasmo la notizia che anche il direttore de Il Foglio e Alfonso Signorini occuperanno la prima serata La7 di oggi. Ferrara? signorini? no grazie si legge tra i commenti, ma anche Invitando Ferrara e Signorini non fate che favorire lindecenza della Tv pubblica, Ferrara e Signorini potevano risparmiarseli e Daria ma perché? Ferrara non se po guarda la prossima puntata per caso è previsto Silvio? Ditemelo per tempo così non accenderò nemmeno il televisoregrazie.
Questa sera, mercoledì 21 gennaio, alle 21.10 su La7 va in onda il secondo appuntamento con la nuova stagione de Le invasioni barbariche, il programma condotto da Daria Bignardi. Tra gli ospiti della puntata ci sarà Giuliano Ferrara, direttore de Il Foglio. In studio anche l’ex calciatore Lilian Thuram. Campione del mondo nel 1998 e giocatore del campionato italiano con Parma e Juventus, Thuram ha pubblicato nel 2013 il libro Le mie stelle nere, ritratti di donne e uomini che gli hanno permesso di evitare la vittimizzazione, di credere nell’Uomo e soprattutto di avere fiducia in me stesso. Dopo il ritiro dal calcio nel 2008, Thuram ha aperto una Fondazione che si occupa di lotta contro il razzismo e dal 2010 è ambasciatore dellUnicef. Nel 2013 è stato insignito della Legione d’Onore per il suo impegno contro la discriminazione. La Bignardi intervisterà anche Silvia Layla Olivetti, italiana convertita allIslam e fondatrice dellassociazione Movimento per la tutela dei diritti dei Musulmani. La Olivetti ha scritto il libro “Diversamente italiani – inchiesta shock sui convertiti all’Islam”.
Ospite anche il maestro del brivido Dario Argento. A fine anno il regista ha pubblicato la sua autobiografia Paura, in cui racconta cinema, amori, le figlie (Fiore e Asia) e fantasmi del passato. Non mancherà Alfonso Signorini, direttore del settimanale Chi che ha da poco pubblicato la sua autobiografia Laltra parte di me. Dal 26 gennaio Signorini torna in prima serata su Canale 5 come opinionista della nuova edizione dell’Isola dei Famosi, targata Mediaset. Infine ci sarà Joe Bastianich, il giudice itali-americano di MasterChef che ha da poco pubblicato Giuseppino, la sua biografia scritta a quattro mani con Sara Porro. Infine, non mancherà il contributo di Radio Shock.