Nella puntata di martedì 20 gennaio 2015 della trasmissione diMartedì condotta da Giovanni Floris su La7, sono presenti come ospiti il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, la leader del Fronte Nazionale Marine Le Pen, Massimo DAlema del Partito Democratico, Giorgia Meloni di Fratelli dItalia, Gianni Cuperlo e Rosy Bindi dello stesso Partito Democratico, Augusto Minzolini di Forza Italia, Carlo Rossella, Federico Geremiccia, larbitro di calcio Nicola Rizzoli, Amalia Signorelli, Lidia Menapace e Salvatore Settis. La puntata come consuetudine si apre con la copertina satirica curata da Maurizio Crozza nel corso della quale parla delle parole dette da Maurizio Gasparri che ha sottolineato che nel caso dovesse venir catturato dai terroristi non vorrebbe che venisse pagato alcun riscatto per la propria liberazione. Crozza sottolinea come nessuno sia pronto a pagarla ed inoltre quelli dellIsis avrebbe qualche difficoltà nel trovare la testa da decapitare. In studio si entra subito nel merito della discussione con la Le Pen che rimarca come la sua assenza nella marcia di Parigi sia frutto del fatto che non sia stata invitata nonostante il suo partito rappresenti un quarto dei cittadini francesi. Massimo DAlema ha subito una stoccata pe la Le Pen alla quale fa presente come non sia certamente leuro la causa della crisi. La Le Pen controbatte sottolineando come tutti dicano che lUnione Europea non funzioni ma nessuno ha il coraggio di ammettere che il tutto sia stato un grosso fallimento. Per DAlema il motivo della crisi sia da trovare ad esempio nelle politiche sbagliate messe in atto e voluto da alcuni leader europei come ad esempio la Merkel. La Le Pen torna a controbattere DAlema facendo presente come abbia una visione piuttosto obsoleta in quanto si continua a dire che va tutto bene quando in realtà le industrie sono in forte difficoltà e tutto per via di un euro eccessivamente forte. La francese sottolinea come senza dubbio Salvini sia un proprio amico mentre DAlema fa presente come la soluzione sia quella di prevedere il cambiamento delle regole e non certamente di tornare indietro anche perché il Mondo nel frattempo è molto cambiato.



Lo scontro tra DAlema e la Le Pen si accende ulteriormente con la francese che da del comunista a DAlema e con questultimo che sottolinea come essa sia di fatto una vera nostalgica del periodo nel quale si moriva sulla linea di confine tra la Germania e la Francia. I due non sono daccordo neppure sul tema dellimmigrazione con la donna che sottolinea come non sia scritto da nessuna parte che per via del passato colonialista da parte della Francia oggi si debbano accogliere gli immigrati. Si parla nello specifico di Schengen con la Le Pen che ricorda il pericolo che si sta vivendo in questo momento con la minaccia islamista, mentre invece il Ministro Pinotti non la pensa alla stessa maniera sullargomento sottolineando come non debba essere toccato il trattato di Schengen. La Le Pen manifesta la propria contrarietà anche rispetto allo Ius Solis con la Signorelli che riprende un concetto già evidenziato in precedenza da DAlema ed in particolare di come la visione nazionalistica sia ormai superata. La Le Pen, parlando degli attentati sottolinea di aver richiesto un referendum per cui si debba scegliere tra la pena di morte e lergastolo.



Rossella in studio fa presente come sia del tutto contrario alla pena di morte anche se sottolinea come siano necessarie delle pene molto dure. Anche la Pinotti si dice contraria alla pena di morte per poi ritornare sulla questione dellimmigrazione invitando a fare un distinguo sul motivo che spinge la gente a lasciare il proprio Paese natale. Per la Le Pen limmigrazione di massa è in generale un problema per poi rimarcare come la gran parte dei popoli europei non vogliono più accettare limmigrazione per cui se siamo in democrazia occorra che si seguisse la volontà della massa e non quella imposta dallUnione Europea. 



In collegamento c’è Rosy Bindi che parla del fatto che lei al Senato avrebbe votato contro l’Italicum e poi parlando dell’appoggio che darebbe Forza Italia alla questione, vorrebbe maggior chiarezza da parte di Renzi per capire se in ragione di ciò ci si trovi davanti ad una nuova maggioranza. La Bindi propone una serie di frecciata dirette proprio a Renzi, reo di alcune situazione alquanto ambigue come il decreto fiscale chiedendosi il perché bisogna attendere fino al 20 di febbraio per fare chiarezza sulla vicenda. La Meloni attacca la legge elettorale che così come prevista, consente di avere un Parlamento per la stragrande maggioranza indicato dai segretari di partito e non certo dal popolo. Anche lo stesso Cuperlo è contro la legge elettorale mentre la Menopace sottolinea come lei abbia l’impressione che qualunque sia la legge elettorale ci sarà sempre una partita politica scontenta. Si passa ai sondaggi sulle intenzioni di voto che in questo momento vedrebbero il Pd al 34,6% davanti al Movimento 5 Stelle con il 20,4%, Forza Italia al 14,6% e la Lega Nord al 13,5%. Nella parte conclusiva della trasmissione si parla ancora della legge elettorale e del patto del Nazareno per poi dare spazio ad una intervista realizzata all’arbitro Rizzoli che è stato eletto il migliore al Mondo in questo 2014 e quindi spazio allo storico Salvatore Settis con cui si parla di legge elettorale, di primarie e delle imminenti elezioni per il nuovo Presidente delle Repubblica con dei sondaggi che vedrebbero come più gradito Stefano Rodo

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