C’è molta attesa tra gli appassionati di musica per l’annunciata apparizione di Benjamin Clementine a Che tempo che fa, la trasmissione condotta da Fabio Fazio su Rai Tre. Nato a Crystal Palace, Londra, il 7 dicembre 1988, in una famiglia di origini ghanesi, Benjamin è poi cresciuto a Edmonton, uno dei quartieri posti nella zona nord della capitale britannica. Nel 2008 ,dopo un aspro litigio con il suo coinquilino, ha deciso di trasferirsi a Parigi. Giunto in Francia, per mantenersi ha iniziato a suonare per strada, nei pub, nei bar, alle feste di compleanno e nella metropolitana. Proprio nel corso di una di queste esibizioni, ha attirato l’attenzione di Aysam Rahamania Fdp, che lo ha poi presentato a un discografico Mathieu Gazier, il quale lo ha preso sotto la sua ala protettiva. Il duo ha poi incontrato nel 2012 Lionel Bensemoun, un magnate che ha dato un impulso decisivo alla carriera di Benjamin, il quale è oggi in piena ascesa grazie al contratto firmato con una importante casa discografica.
Dopo essere stato prescelto per aprire i concerti di Stromae e aver firmato due apprezzati Ep, ha infatti da poco pubblicato il suo primo album in studio, At least for now. Tra coloro che lo hanno influenzato maggiormente, ama citare Erik Satie, Nina Simone, Jake Thackray, Leonard Cohen, Antony Hegarty, Jimi Hendrix, Luciano Pavarotti e Léo Ferré. Declama i testi delle sue canzoni come poemi, un modo di cantare che ha mutuato dai cantautori italiani, in particolare da Lucio Dalla, come da lui del resto confessato nel corso di una intervista rilasciata di recente, a Milano.
Il suo primo strumento è stato un pianoforte giocattolo sottratto a una compagna quando faceva le elementari, sul quale ha iniziato a esercitarsi da autodidatta, per poi passare alle tastiere del fratello. Anche il piano della scuola, nonostante un lucchetto posto a protezione, è poi entrato nella sua personale dotazione.
La prima volta in cui si è fatto notare a livello mediatico, è stato nel corso di uno spettacolo televisivo condotto da Jools Holland, quando ha ricevuto i complimenti da Paul McCartney, star dell’evento insieme agli Arctic Monkeys. Complimenti talmente inattesi da provocare una sua fuga, ancora oggi raccontata con grande divertimento da Benjamin, riparata in un secondo momento dal ritorno in studio e dalla presentazione delle sue scuse all’ex Beatles per una reazione così fuori dalle righe. Da quel momento la sua carriera è comunque decollata in maniera prepotente, sino alla pubblicazione di At least for now, album che sta ora promuovendo.
Per il suo primo lavoro in studio non ha voluto affidarsi a grandi produttori, ma fare a modo suo, convinto che mettersi nelle mani di una persona gravata da mille impegni non sarebbe stata la scelta migliore. Lo stesso artista ha voluto spiegare questa scelta, molto forte per un debuttante, con la convinzione che i suoi brani riusciranno comunque a colpire il cuore degli ascoltatori, pur mancando di produzioni di grande livello. Proprio per dare maggior concretezza alle sue parole, ha perciò iniziato a battere a tappeto l’Europa, compresa l’Italia, ove avrà a disposizione una vetrina prestigiosa come quella rappresentata da Che tempo che fa.