Questa sera, tra gli ospiti di Che tempo che fa, ci sarà anche Gioele Dix. Al secolo David Ottolenghi, il celebre attore e cabarettista nasce a Milano il 3 gennaio del 1956 da una famiglia di origine ebraica. Verso la fine degli anni Settanta, dopo aver completato gli studi diplomandosi al liceo classico, l’attore comincia a dedicarsi alla sua vera passione, il palcoscenico, facendosi promotore e animatore del Teatro degli Eguali e prendendo parte a diversi spettacoli (Sogno di una notte di mezza estate, diretto da Gabriele Salvatores, Un marziano a Roma, e i molieriani, Il malato immaginario e Il tartufo). Dopo le esperienze teatrali inizia a crescere in lui il desiderio di tentare la carriera nell’ambito della comicità e perciò comincia a esibirsi in alcuni storici locali milanesi come lo Zelig e il Derby. Nel 1987, poi, con il fortunato incontro con gli autori Gino e Michele, acquisisce il nome d’arte con cui è noto anche al grande pubblico, mentre la notorietà vera e propria arriva l’anno successivo con Cocco, trasmissione comica in onda su Rai Due dove propone l’ormai celebre personaggio dell'”automobilista incazzato”, riproposto recentemente anche sul palco di Zelig, su Canale 5.



Successivamente, Gioele Dix si cimenta anche nell’attività di autore di testi per il teatro, con spettacoli come Mai a stomaco vuoto, Antologia di Edipo, Sto ristrutturando, Questa estate, Mi sembra che andiamo bene, tutti scritti nel corso degli anni Novanta, ma comincia a comparire sempre più frequentemente anche in televisione tanto nelle vesti di attore (Tre passi nel delitto, Olimpio Lupo, cronista di nera, Uno di noi, Marcinelle, Il grande Torino) quanto in quelle di comico (Mai dire gol della Gialappa’s Band, con cui gira anche Tutti gli uomini del deficiente).



Più recentemente, l’attore si è accostato anche al cinema interpretando alcune pellicole come Ora e per sempre(2004), Se fossi in te(2001), ma non ha abbandonato il primo amore, cioè il teatro: ha infatti interpretato Cuori pazzi(2000), Il libertino(2004), Corto Maltese, La Bibbia ha quasi sempre ragione (2004), tutti caratterizzati dal risalto che viene dato alla sua grande capacità di incantare il pubblico con le sue notevoli doti di affabulatore. Nel 2008, oltre a partecipare a Zelig, porta in teatro Tutta colpa di Garibaldi e Dixplay, mentre l’anno successivo si cimenta nella regia teatrale con Oblivion Show.



Da circa due anni cura un blog i cui articoli appaiono anche su “La Repubblica”. Grandissimo tifoso dell’Inter, Gioele Dix è autore anche di alcuni libri: tra questi ricordiamo “Manuale dell’automobilista incazzato” (2007), “Si vede che era destino”(2010), “Quando tutto questo sarà finito”, “Storia della mia famiglia perseguitata dalle leggi razziali”(2014).