Tra gli ospiti di questa sera di Che tempo che fa cè Vito Mancuso. Vito Mancuso nasce da genitori siciliani a Carate Brianza, in Lombardia, il 9 dicembre 1962. Frequenta il Liceo Classico Statale a Desio, nella provincia di Milano, e intraprende gli studi di teologia presso il Seminario arcivescovile di Milano. Al termine dei cinque anni di studio, il cardinale Carlo Maria Martini lo ordina sacerdote nel Duomo di Milano. il 7 giugno 1986 e Vito Mancuso ha appena 23 anni. Dottore in Teologia sistemica, Vito Mancuso ha conseguito i tre gradi accademici previsti per il corso di teologia in tre differenti posti: il Baccellierato alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano, la licenza alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale San Tommaso d’Aquino sita a Napoli e infine il dottorato alla Pontificia Università Lateranense di Roma. Il motivo per cui prende il secondo grado accademico a Napoli è che il cardinale Carlo Maria Martini gli consiglia di passare un paio di anni nella città partenopea presso il teologo Bruno Forte. Inizia poi a lavorare presso la casa editrice Piemme, poi per l’Arnoldo Mondadori e infine per Edizioni San Paolo, una casa editrice appartenente sempre al gruppo Mondadori.



Nel 1996 termina il dottorato laureandosi con il massimo dei voti (90/90 summa cum laude). La tesi di laurea viene pubblicata nello stesso anno con il titolo “Hegel teologo e l’imperdonabile assenza del Principe di questo mondo”. A partire dal 2004 e fino al 2011 è stato docente presso la facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano dove, appunto, ha insegnato teologia. Dal 2013, invece, insegna Storia delle dottrine teologiche all’Università degli Studi di Padova. Sono numerosi gli scritti pubblicati da Vito Mancuso, all’interno dei quali egli espone il suo pensiero e le proprie teorie in riferimento alle dottrine religiose.



Molto nota è la sua posizione nei confronti di alcuni dogmi cristiani, in quanto Vito Mancuso non nasconde il fatto di non condividerne alcuni. In particolare si è espresso sul peccato originale, considerando errato credere che possa esistere questo stato di inimicizia tra Dio e gli uomini. Inoltre, Mancuso non condivide neanche il dogma secondo il quale Dio crea l’anima di ogni singolo individuo e questa si forma senza alcun apporto da parte dei genitori. 

Anche sulla dannazione eterna all’Inferno Mancuso esprime le proprie perplessità, sempre secondo l’idea che per egli è impossibile concepire uno stato di inimicizia tra Dio e gli uomini senza la possibilità di mutare le cose. Infine, in ambito etico, Vito Mancuso ha espresso più volte il suo parere che, in generale, si discosta molto dal pensiero maggioritario nella Chiesa Cattolica. Mancuso, infatti, si dice favorevole alla fecondazione assistita, alla donazioni per la ricerca scientifica di cellule staminali derivate da fecondazione assistita, all’uso di anticoncezionali e al diritto di determinazione di fine vita.