Maurizio Crozza ha aperto la sua copertina (clicca qui per il video) nei panni di Antonio Razzi, commentando il salto della quaglia – scambiato per un metodo anticoncezionale poco sicuro – dei dieci parlamentari che hanno lasciato il Movimento 5 Stelle. Il senatore ha poi proposto Barbara DUrso come Presidente della Repubblica. Smessi i panni del politico abruzzese, Crozza ha ironizzato sul M5S che perde altri membri e che potrebbe presto diventare Movimento 5 Persone. Quindi è passato a parlare delle elezioni in Grecia, dello stupore che ha avuto nel vedere così tanti voti per la sinistra e nella sensazione rassicurante che ha poi avuto appena ha saputo che si è alleata con la destra. Tsipras ha le idee chiare, ha detto che non rispetterà gli accordi con lEuropa stipulati dai suoi predecessori. Tanto che la Merkel ha detto Se prestavo soldi a Wanna Marchi e al Mago do Nascimento ero messa meglio. Infine una battuta a Salvini, ospite in studio, che a dire di Crozza avrebbe proposto il suo candidato per il Quirinale: Putin. Vi ricordiamo che oltre a poter guardare diMartedì sintonizzandovi su La7, la trasmissione è visibile in diretta streaming su La7.it: cliccate qui per vederla.
Questa sera, martedì 27 gennaio, alle 21.15 su La7 andrà in onda un nuovo appuntamento con diMartedì, il talk show di Giovanni Floris. Al centro della puntata la vittoria di Alexis Tsipras, leader di Syriza, nuovo premier della Grecia. Ieri Tsipras ha giurato davanti al presidente della Repubblica greca, Karolos Papoulias. Il nuovo premier ha stretto un accordo di governo con il leader del partito nazionalista di destra dei Greci indipendenti (Anel), Panos Kammenos. In che modo la vittoria di Tsipras ci coinbolgerà come italiani ed europei?
In studio si parlerà anche delle elezioni per il presidente della Repubblica, che inizieranno giovedì 29 gennaio, e del discusso patto del Nazareno. Gli ospiti di Giovanni Floris saranno: il leader della Lega Nord Matteo Salvini, leurodeputata Simona Bonafè del PD, leconomista Giacomo Vaciago, limprenditore Alberto Balocco, il regista Paolo Genovese, i giornalisti Alessandro Sallusti, Antonio Polito e Antonio Caprarica. Non mancheranno i sondaggi di Nando Pagnoncelli, presidente dellIpsos, e la copertina di Maurizio Crozza.