E nelle sale cinematografiche solo da ieri e ha già apposto una tacca sulla scaletta dei traguardi: si tratta della prima pellicola di Maccio Capatonda, il noto comico abruzzese che ha deciso di sperimentarsi come regista e attore in un unico lavoro, intitolato Italiano medio. Gli incassi del box office della prima serata non sono niente male, e lo piazzano al primo posto in una classifica – stilata tra i film italiani – che non veniva aggiornata dal tempo di Sotto una buona stella di Carlo Verdone (2014). 317 mila euro e 547 è limporto dellincasso totale, che viene prima di Notte al museo 3 – Il segreto del faraone e anche del secondo lavora da regista della bella Angelina Jolie, Unbroken, una pellicola tratta da una storia vera che racconta la vita di Louis Zamperini, italo americano eroe della seconda guerra mondiale. Per loro i numeri si aggirano intorno ai 95 mila e 86 mila euro rispettivamente. Decisamente un ottimo inizio, dunque: la pellicola continuerà così?

Dopo anni di successi in tv, il comico abruzzese, Maccio Capatonda, debutta al cinema con il suo film Italiano medio, nelle sale da ieri giovedì 29 gennaio. Classe 1978 Maccio Capatonda ha inventato un nuovo modo di far ridere, circondandosi di attori non professionisti. Racconta l’italiano medio prendendo un personaggio: Giulio Verme ambientalista vegano perennemente frustrato. Laureato con il massimo dei voti, lavora in un centro di smistamenti rifiuti, proprio lui che voleva fare la differenza, ma si è trovato a fare la differenziata. Giulio Verme, che voleva salvare il mondo, stanco della sua vita, assume la pillola che gli riduce al 2 per cento le facoltà cerebrali, diventa così un corpo che vuole cibarsi di donne, videogame e varie futilità. Insomma un personaggio tamarro, che ha alcuni punti in comune con Maccio, come ha spiegato il comico a Vanity Fair: Sono bipolare: oscillo fra la voglia di cambiare il mondo e la tentazione di sbattermene di tutto (). Un mese faccio la raccolta differenziata e mangio biologico e quello dopo mi stufo e butto il vetro nellindifferenziata. E a proposito del suo essere tamarro ha detto: Sono abbastanza tamarro. Mi piace andare in discoteca e mi piace molto sc****e, sono preda delle pulsioni. Come il protagonista del film, con le donne ho un rapporto parecchio problematico: ho difficoltà a trovare un rapporto stabile. O forse non mi sono mai innamorato davvero. Boh. (Serena Marotta)