Fabiano ha 41 anni e viene dalla provincia di Rovigo. Di professione fa il grafico pubblicitario, ma accarezza da tempo la passione per la cucina. Parlando della sua cucina mette in evidenza tutta la sua cura per i dettagli, definendo particolarmente importante per lui la creatività e l’impiattamento. Tra i tre giudici si sente molto più vicino a Cracco, e dice d’essere arrivato a Masterchef proprio grazie alla sua passione per la cucina. Questo programma è per lui un’opportunità importante per mostrare tutto ciò che ha dentro. Non si aspettava i tre sì da parte dei giudici che, consegnandogli il grembiule, gli hanno fatto provare qualcosa di indescrivibile. Non guarda molto al futuro, forse per un’insita umiltà, colmo già di gioia per aver ottenuto il grembiule. Quel momento resterà per sempre dentro di lui, dal momento che è stato in grado di dimostrare, principalmente a se stesso, di potercela fare.
Ipotizzando però di vincere il reality culinario, dice che nel suo libro di ricette non potrebbe mai mancare il rollè di branzino, ovvero il primo piatto portato dinanzi ai tre giudici. Riesce a fondere praticità ed estro, e il suo utensile preferito in cucina è di certo il coltello, grazie alla sua versatilità. Si diverte molto a guarda foto di piatti particolari su internet, rielaborandoli del tutto, a partire dagli ingredienti. Ciò però gli è utile per trovare la giusta ispirazione, dal momento che gli manca un vero e proprio ricettario. Fabiano è un aspirante cuoco molto umile, che si cosparge la testa di ceneri e si dice decisamente pronto ad apprendere quanto più possibile da questa privilegiata esperienza con i tre cuochi di Mastechef. Per riuscire a eccellere in un ambiente tanto competitivo come quello culinario è fondamentale accumulare molta esperienza, e di certo sotto questo aspetto il programma nel quale si ritrova potrà dargli una grande mano.
Il suo lavoro gli ha sempre impedito di dedicarsi anima e corpo alla sua passione, non riuscendo neanche a prender parte a un corso. Dinanzi al grembiule di Masterchef però è riuscito a ottenere una pausa, sospinto da quella grande voglia che gli farebbe prestare servizio in un ristorante anche gratis. un uomo tutto casa e lavoro Fabiano, che si dedica interamente alla propria famiglia. Adora i suoi figli e sfrutta ogni momento per dedicare loro del tempo di qualità. Il lavoro lo stressa alquanto, avendo molti impegni da portare a termine, ma le sere e i fine settimana sono dedicati alla cucina. I fornelli sono il suo regno, e grazie a questi tenta anche di viziare sua moglie. Non c’è un cavallo di battaglia, ma tutto ciò che cucina è fatto con enorme passione.
Il suo obiettivo è quello di sorprendere i suoi ospiti prima di tutto con l’impiattamento e l’effetto visivo, e poi con il gusto. Ha dei punti fermi in cucina, che sono in particolare la cipolla e lo scalogno, che utilizza quasi sempre per dare sapore ai propri manicaretti. Il lavoro di grafico gli dà soddisfazioni, e soprattutto sostiene la sua famiglia, ma non gli dà quel brivido che lui cerca da tempo. Nonostante sia consapevole sia a dir poco difficile, conserva ancora gelosamente un sogno nel cassetto, ovvero quello di riuscire un giorno ad aprire un proprio ristorante.
Non mira alle luci della ribalta, bensì a un locale non troppo grande, e che al suo interno possa ospitare poche persone. Tutte però potranno gustare i suoi piatti, e all’interno di questa cucina potrebbe liberare la propria creatività, per creare un menù originale e unico, che possa distinguersi dalla solita cucina nostrana. Ricorda con divertimento i suoi primi esperimenti, come ad esempio una costata condita con del sale grosso, che alla fine risultò essere quasi immangiabile per quanto era salata. Il cibo però non si getta, e poi sbagliando di impara, e così Fabiano la mangiò ugualmente. Per quanto voglia essere innovativo nei piatti, resta tradizionale nella preparazione, e così in cucina niente distrazioni come la musica. Vanno ascoltati solo i fornelli. Sogna di vincere certo, ma sarebbe una gran vittoria anche restare in questo mondo, nonostante al momento si dia un voto basso, ovvero un sei.