A differenza di quanto inizilamente previsto, la puntata di questa sera di Servizio Pubblico sarà dedicata alla strage nella redazione del settimanale francese “Charlie Hebdo”, in cui hanno perso la vita 12 persone. La violenza fondamentalista è piombata nel cuore dellEuropa, nel centro di Parigi: è la prima volta che viene colpita la redazione di un periodico di satira. Ancora più dure le immagini dei tre killer assassini che gridano Allah Akbar. Nella puntata dal titolo “Liberté, galité, Fraternité!” Michele Santoro ospiterà in studio il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il direttore de Il Foglio, Giuliano Ferrara.
Questa sera, giovedì 8 gennaio 2015, su La7 va in onda la prima puntata stagione di Servizio Pubblico, il programma condotto di La7. Dopo lo speciale di Sandro Ruotolo, trasmesso il primo dell’anno, Servizio Pubblico torna a parlare della Terra dei Fuochi. In studio ci saranno Gigi D’Alessio e don Maurizio Patriciello. Dopo il suo concerto di Capodanno, in piazza del Plebiscito a Napoli in diretta su Mediaset, il cantautore partenopeo è stato duramente criticato e accusato di negazionismo per le parole espresse sulla Terra dei fuochi. Non è più la terra dei fuochi, solo l’1% dei terreni sono inquinati e questi non sono nemmeno coltivati; le bonifiche sono partite, è partito il monitoraggio sanitario. Anche la regina Elisabetta mangia le verdure di Caivano“, ha detto D’Alessio dal palco del suo concerto. Attaccato da ogni parte il cantautore ha pubblicato su Facebook un lungo post in cui cercava di spiegare le sue parole, evidentemente fraintese: Io, come tutta la mia Città, sono in cerca della verità! Per questo, ho accettato di sponsorizzare GRATUITAMENTE la parte sana da difendere… Non sono un giornalista né un inquirente né tantomeno un amministratore o uno scienziato, faccio il cantante e ho organizzato una festa per la mia città per la mia regione e l’ho fatto per AMORE e riconoscenza verso la mia terra e verso la sua gente, a cui appartengo, ha scritto D’Alessio. E ha aggiunto: Ho agito da cittadino, da campano, da napoletano e sono orgoglioso di quello che ho fatto e dell’affetto con cui Napoli e i napoletani mi hanno ripagato. Tra i più critici verso Gigi D’Alessio è stato don Maurizio Patriciello, il parroco del parco verde di Caivano che da anni si batte per far conoscere la situazione nella Terra dei Fuochi.