Proposta datata, ma comunque gradita, quella che fa stasera La7 per tutti i suoi telespettatori: verrà infatti mandato in onda il film Airport, una pellicola del 1970, diretta da George Seaton con Burt Lancaster, George Kennedy e Dean Martin: la storia è ambientata su un aeroplano in volo, dove la sicurezza e l’incolumità dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio saranno minacciate da un uomo che ha intenzione di far esplodere un bomba a bordo. Sarà il Comandante Vernon ad intervenire, per cercare di fargli cambiare idea, senza però ottenere il successo sperato. Clicca qui per vedere il trailer di Airport, il film che verrà mandato in onda stasera da La7.



Numerosi i riconoscimenti che Airport, il film del 1970 proposto stasera da La7, ha ottenuto dopo il suo debutto sul grande schermo del cinema. In particolare, agli Oscar del 1971, l’attrice Helen Hayes è riuscita ad aggiudicarsi il premio nella categoria Miglior attrice non protagonista, ma sono piovute anche fior fiore di nomination. Ross Hunter ha ricevuto la nomination nella categoria Miglior film, Maureen Stapleton in quella Miglior attrice non protagonista, George Seaton per la sceneggiatura, e poi ancora Ernest Laszlo per la fotografia. Sono arrivate, infine, nomination anche per la colonna sonora, il montaggio, la scenografia, i costumi e il sonoro. Ai Golden Globe dello stesso anni, infine, Maureen Stapleton è riuscita a vincere nella categoria Miglior attrice non protagonista.



Domenica 11 ottobre su La7, al canale 7 del digitale terrestre, andrà in onda il primo film di una serie di grande successo negli anni settanta, Airport. Si tratta di un film di genere catastrofico che fu girato nel 1970, e a cui seguirono altri tre episodi: Airport ’75 (1975), Airport ’77 (1977), Airport ’80 (1980). Il primo Airport è considerato il migliore della serie: infatti ebbe ben dieci nomination all’Oscar e se ne assicurò uno, che andò a Helen Hayes come miglior attrice non protagonista. Gli altri interpreti sono Burt Lancaster, Dean Martin e Jacqueline Bisset. La regia è di George Seaton, il quale lavorò anche alla sceneggiatura, che si basa su una novella scritta da Arthur Hailey. Airport inaugurò un nuovo genere cinematografico: quello dei disastri aerei.



Il Capitano Vernon è alla guida del boeing 707 della Trans Global Airlines, il quale deve coprire la tratta Chicago-Roma. Durante il volo, però, si riscontra un tragico imprevisto: un uomo minaccia di farsi saltare in aria. Il suo intento è di morire per permettere a sua moglie di riscuotere la sua assicurazione sulla vita. Il suicida porta a compimento il suo gesto, aprendo una falla nella carlinga dell’aereo e venendone risucchiato fuori. Il Capitano dovrà cercare di gestire l’emergenza e di effettuare un atterraggio di fortuna sulla pista innevata dell’aeroporto di Chicago.

Dean Martin è l’attore che interpreta il Capitano Vernon. Martin era molto popolare negli anni cinquanta e sessanta in coppia con Jerry Lewis, e come interprete di film western. Airport è uno dei suoi ultimi film, quando la sua stella era ormai in declino. Al suo fianco recita un altro mostro sacro del grande schermo, Burt Lancaster, che interpreta il ruolo di Mel Bakersfeld, uno dei passeggeri del boeing 707. Nessuno dei sue attori però recitò nei successivi film della serie: l’unico personaggio che compare sempre è quello di Joe Patroni, interpretato da George Kennedy, il cui ruolo evolve progressivamente. In Airport è un addetto alla manutenzione degli aerei; in seguito diventa direttore delle operazioni, consulente e infine pilota.
Il vero protagonista del film però è il boeing 707, che la produzione della Universal Pictures affittò dalla Flying Tiger Airlines. L’aereo precipitò qualche anno dopo durante un volo.

La gran parte del film è girata usando la tecnica dello split screen: in pratica lo schermo viene diviso a metà, o in più riquadri, per mostrare persone che si parlano a distanza, ad esempio al telefono. Questa tecnica è usata soprattutto per mostrare il pilota dell’aereo che comunica con la torre di controllo dell’aeroporto.L’aeroporto in cui l’aeroplano atterra, che nella finzione è quello di Chicago, in realtà è il Saint Paul International Airport di Minneapolis, dove solitamente c’erano abbondanti nevicate. L’anno in cui il film venne girato però il regista fu costretto a ricorrere alla neve artificiale per ottenere l’effetto desiderato.
Le musiche del film furono composte da Alfred Newman, vincitore del premio Oscar per la miglior colonna sonora per ben nove volte.