Sono di nuovo loro, Marco Liorni e Cristina Parodi a tornare su Rai 1 con La vita in diretta, un programma storico della Rai che ogni giorno tiene compagnia al pubblico a casa con tanti temi di attualità, cronaca, costume e spettacolo, con il solito pizzico di simpatia e altrettanta competenza per riuscire a intrattenere per tante ore di diretta. La lotta per la superiorità nel pomeriggio del daytime televisivo è sempre acceso con Pomeriggio Cinque di Barbara D’Urso e ieri ha segnato un punto importante proprio il programma del servizio pubblico: gli ascolti hanno premiato le storie raccontate a La vita in diretta, che nella seconda parte della puntata ha registrato il 17,42% contro il 12,90% su Canale 5; la prima parte invece ha visto davanti il programma della D’Urso che ha segnato un ottimo 18% contro il 10% di Rai 1. Ma nell’attesa della puntata di oggi, chi saranno gli ospiti? Ancora silenzio assoluto dai comunicati e sui social de La vita in diretta che come sempre tiene col fiato sospeso il suo pubblico su quanto succederà tra poche ore in diretta; al momento arrivano i consueti auguri di compleanno su Twitter per i personaggi più importanti della tv italiana, e oggi gli auguri speciali sono andata alla bella Camila Raznovich, presentatrice e vejay. Ma per altre anticipazioni e per il programma in sé, dovremo attendere ancora qualche minuto: intanto diamo un’occhiata a quello che è accaduto ieri, con il riassunto della puntata di lunedì 12 ottobre 2015, con alcuni temi che sicuramente ritroveremo anche oggi.

Sono stati presi i killer del piccolo Cocò, con questa notizia è cominciata ieri La vita in diretta con Marcio Liorni e Cristina Parodi: queste persone frequentavano il bambino perché il nonno stesso glielo dava in custodia. Cocò infatti era affidato alla zia ma poi di fatto ce l’aveva il nonno. Ma a questo punto, si è chiesto Liorni, non sarebbe meglio allontanare completamente i più piccoli da queste famiglie che sono a contatto con il crimine? Il magistrato Francesco Caringella ha fatto notare che ha ragione il Papa nel dire che la responsabilità è dell’umanità intera per un bambino che viene ucciso.
Cristina Parodi è tornata ad occuparsi questo pomeriggio dell’omicidio di Teresa e Trifone e in un servizio abbiamo ripercorso tutte le accuse che gli inquirenti hanno mosso nei confronti di Giosuè Ruotolo. Purtroppo non sarà facile identificare il proprietario della pistola che ha ucciso Teresa e Trifone. L’arma è molto vecchia e i dati del primo proprietario sono dispersi negli archivi delle questure italiane. Gli accertamenti sono molto importanti, soprattutto per capire se sulla cintura del militare ci siano delle tracce di sangue. Un amico di Trifone ha raggiunto l’inviato de La vita in diretta e ha detto che da otto anni che frequenta quella palestra non gli era mai successo di non trovare parcheggio. Per questo egli non crede alla versione data da Ruotolo. Eppure Giosuè ha ricostruito nei minimi dettagli i suoi spostamenti della sera del delitto. Forse Ruotolo è colpevole, oppure è solo tremendamente sfortunato perché i suoi orari coincidono con quelli dell’assassino?
Pare che sia stato effettuato il prelievo del DNA alla ragazza che sosteneva di essere Denise Pipitone. Piera Maggio è intervenuta al telefono per far sapere che resta con i piedi per terra e attende i risultati degli esami prima di pronunciarsi. Del resto non sarebbe il primo falso allarme. Il padre di questa ragazzina porta lo stesso cognome di una famiglia di nomadi coinvolta nelle prime indagini sulla scomparsa di Denise. La mamma della ragazza, tra l’altro, pare che non si sia opposta al prelievo del DNA e del resto non avrebbe potuto farlo perché la decisione è arrivata con provvedimento dell’Autorità. Ad Arezzo, domani mattina, verrà presentata l’istanza di scarcerazione di Padre Graziano. Quest’ultimo dovrà scegliere tra processo ordinario o rito abbreviato. Gli anziani sono sempre più presi nel mirino. Il signor Pierluigi è stato sequestrato e ucciso per poche migliaia di euro. Quest’oggi ha parlato di fronte alle telecamere il fratello dell’uomo. Egli ha raccontato il dramma che si è consumato nella villetta di Pierluigi. Nessuno dei due era sposato e i due fratelli vivevano a pochi metri l’uno dall’altro. Insieme si divertivano anche a fare piccoli lavoretti e Pierluigi non mancava mai di aiutare il prossimo. Pietro invece faceva il macellaio ed è stato ucciso lo scorso anno nel corso di una rapina in casa. La vedova è venuta in trasmissione a raccontare come sono stati aggrediti da quattro albanesi nel cuore della notte e sotto la pioggia. Il 12 ottobre del 1935, esattamente 80 anni fa, nasceva Luciano Pavarotti. Marco Liorni ha voluto ricordarlo in compagnia di Nicoletta Mantovani, in collegamento direttamente da Parma. A parlarne in studio c’era anche Paolo Limiti. Negli ultimi minuti della trasmissione a parlare è stata Mita Medici, che ha raccontato la sua vita in un’intervista esclusiva a Cristina Parodi.