Due casi ormai diventati noti a tutti, ovvero quello di Denise Pipitone e quello dei fidanzati Trifone e Teresa di Pordenone, sono stati al centro della puntata di Chi l’ha visto del 14 ottobre 2015. Le indagini sulla ragazza scomparsa a Mazara del Vallo anni fa sono tornate attuali dopo che una ragazza aveva scritto su Facebook alla mamma di Denise spacciandosi per lei. L’inviata del programma di Raitre è stata brava ad andare oltre la prima probabile soluzione, che voleva il messaggio solo come uno scherzo della ragazza condannato anche dalla madre. A quanto pare la giovane che ha inviato il messaggio potrebbe davvero essere coinvolta nel caso di Pipitone ma per ora la trasmissione di Raitre non ha voluto approfondire la questione visto che la ragazza è minorenne. Sul caso di Pordenone si è indagato sulle verità di Giosuè Ruotolo, l’unico sentito degli agenti e le telecamere dello show sono andate di nuovo in città per seguire le novità delle indagini. Due storie importanti che unite alle altre lanciate dalla trasmissione della Sciarelli hanno tenuto come sempre gli spettatori incollati allo schermo.
Riassunto puntata di ieri: sono stati affrontati alcuni dei casi più seguiti del momento, tra cui quello di Denise Pipitone, di Marco Vannini, di Mario Bozzoli e di Nathaly Pajuello.In collegamento da Marchena (BS), l’inviato Giuseppe Pizzo è andato a parlare con l’ultima persona che ha visto il signor Mario Bozzoli, imprenditore che è scomparso qualche giorno fa dalla sua azienda. Questa persona ha raccontato che quando lo vedeva scherzava sempre con lui e non sembrava una persona con dei problemi. Adesso l’azienda è stata interamente sequestrata e stanno lavorando i Ris.
L’azienda è una fonderia e gli inquirenti sospettano che l’uomo possa essere caduto in uno dei forni. Potrebbe essersi trattato di omicidio? In quest’area ci sono molte aziende e la zona è molto controllata con telecamere di videosorveglianza. Si sospetta che il posto in cui cercare il corpo di Mario sia purtroppo proprio la sua azienda. Che si sia allontanato è davvero poco probabile perchè non avrebbe avuto motivo, inoltre si sarebbe visto dalle telecamere.In seguito a una lite condominiale una donna è stata colpita con una mazza ba baseball. Si tratta di una storia davvero assurda e questa donna si è voluta far riprendere e ha voluto denunciare il fatto perché è stata aggredita da un vicino di casa e ora ha paura di tornare nella sua abitazione.Roberto Rigoni Stern, legale di Giosuè Ruotolo ha spiegato che in seguito alla sua iscrizione nel registro degli indagati il ragazzo è stato escluso dall’ingresso nella Guardia di Finanza. i suoi coinquilini sono anche loro da poco entrati nella Guardia di Finanza e Giosuè quella sera aveva raccontato loro di non aver trovato parcheggio davanti alla palestra. Ma perché ha deciso dire subito questo ai suoi amici? Davvero è così subdolo e calcolatore che dopo aver ucciso ha pensato subito a costituirsi una sorta di alibi? Dopo le ore 9.00 sui cellulari dei tre militari arrivano messaggi che avvertono di quanto è successo a Trifone. Loro provano a chiamare il ragazzo ma poichè non risponde si precipitano sul luogo del delitto. Ai due amici Giosuè aveva chiesto di non dire che quella sera era stato lì, proprio per non pregiudicare il suo ingresso nella Guardia di Finanza, e loro gli avevano retto il gioco, fino allo scorso settembre. Tre giorni fa è stata nuovamente sentita la fidanzata di Ruotolo e le indagini proseguono.Roberto Straccia è scoparso a Pescara mentre era andato a fare una corsa. Il sui corpo è stato ritrovato addirittura in Puglia. Roberto, ha spiegato questa sera l’avvocato della famiglia, non avrebbe avuto alcun motivo di suicidarsi. Il corpo è rimasto in acqua almeno per 24 giorni e all’interno si è trovato un quantitativo minimo di acqua marina e un quantitativo abbastanza serio di sabbia, che però non è stata ancora analizzata. Tale analisi sarebbe stata invece molto importante per capire almeno dove sarebbe caduto in acqua.
Piera Maggio è stata invitata in studio con il suo avvocato. Tutti hanno sperato che quella bambina che le ha scritto di essere Denise potesse essere davvero sua figlia. L’avvocato ha spiegato che l’esame del DNA è stato fatto solo grazie alla determinazione della signora Maggio. Eppure la macchina della giustizia si sarebbe dovuta muovere indipendentemente dalla partecipazione a un programma televisivo della signora. Il messaggio risaliva addirittura ad agosto, ma Piera Maggio non aveva detto nulla alla redazione di Chi l’ha visto e lo aveva comunicato solo agli inquirenti, questo fino a mercoledì. Il cognome della bambina che ha scritto a Piera era già comparso nelle indagini e questo aveva fatto sobbalzare un po’ tutti. La mamma di Denise non ha mai smesso di sperare ma come sempre cerca di non credere troppo a questi potenziali falsi allarmi. Del resto tutto questo è servito a tornare a parlare di Denise e ciò è comunque positivo. Piera Maggio ha voluto anche ringraziare tutti coloro che hanno dimostrato affetto in questi giorni. Inoltre in occasione del compleanno di Denise ci sarà a Mazara del Vallo anche una marcia per ricordala.Il braccio di Marco Vannini al momento dello sparo era in movimento e non lungo il corpo, come se si stesse difendendo da qualcosa, come se avesse visto il colpo che arrivava.
Questo ha detto il perito di parte della famiglia Vannini. Questa sera è intervenuto in trasmissione anche il cugino di Marco, Alessandro, che subito dopo i fatti ha cominciato a capire che c’era qualcosa che non andava in tutta la vicenda. Di cose strane ce ne sono diverse. Marco infatti fu spostato addirittura da una stanza all’altra, nonostante tutti sappiano che un corpo con un proiettile non deve essere mosso perchè si rischierebbe di fare danni maggiori. Ora tutta la famiglia Ciontoli è indagata per omicidio volontario, compresa la fidanzata del figlio Federico. Tutti erano presenti e il non aver chiamato aiuto ha determinato la morte del ragazzo.Nathaly Pajuelo dopo essere andata via di casa ha telefonato due volte ai genitori per parlare con loro e con sua sorella minore e far sapere che sta bane. Ma dove si trova la ragazza? L’ultima telefonata l’ha effettuata con un telefono che si era fatta prestare da un passante e a quest’ultimo viene dunque lanciato un appello perché anche un minimo dettaglio che egli potrebbe ricordare si potrebbe rivelare molto importante per il ritrovamento della ragazza. Nathaly ha solo 15 anni, è minorenne, e chiunque la sta aiutando sta commettendo un reato. Secondo il padre non è possibile che qualcuno l’abbia ospitata così in casa propria. Sicuramente, ha detto l’uomo, si tratta di qualcuno che la sta sfruttando e che non ha buone intenzioni nei suoi confronti.