Nella giornata di giovedì 15 ottobre 2015 esce nelle sale cinematografiche italiane un nuovo film del giovane regista cagliaritano Peter Marcias, prodotto dall’Istituto Luce Cinecittà ed ispirato ad un episodio di cronaca realmente accaduto. Il titolo del film è La nostra quarantena, ha una durata di 80 minuti e i protagonisti principali sono Francesca Neri e Moise Curia. Salvatore (Moise Curia) è uno studente presso l’Università di Roma. La sua insegnante Maria Mercadante (Francesca Neri) gli affida un compito singolare, che per lui diventerà molto di più di una semplice ricerca curricolare. Al porto di Cagliare, nel maggio del 2013, alcuni lavoratori marocchini si sono asserragliati, in una sorta di quarantena volontaria, sulla nave Kenza. I marinai protestano perché sono nove mesi che non percepiscono stipendio, e sono decisi a non mollare. Sulla nave proseguono la loro vita di sempre, osservando anche il Ramadam, poiché sono marocchini e di religione islamica. Attraverso la loro esperienza, Salvatore dovrà confrontarsi con la sua vita di giovane studente, condannato ad una vita di precariato e di disoccupazione, anche lui confinato in un altro genere di quarantena. 



La nostra quarantena è un film che unisce parti girate in studio con spezzoni documentaristici a presa diretta, che restituiscono con molta efficacia la realtà del fatto che viene raccontato. La produzione del film ha avuto il sostegno della Sardegna Film Commission, e prima di essere distribuito per il grande schermo ha già girato in alcuni importanti festival cinematografici, raccogliendo dei buoni riconoscimenti. La nostra quarantena è stato il lungometraggio di apertura dell’Alezandria International Film Festival; inoltre è stato proiettato al Pesaro Film Festival e al Milano Film Festival. La fotografia del film è stata curata da Alberto López Palacios, Luca Silvagni e Maurizio Crepaldi, i quali hanno saputo rendere bene l’aspetto di una Cagliari brulla e desolata, sospesa tra il suo sconfinato paesaggio marino e panorami post industriali. Nel cast ci sono anche alcuni rappresentanti del Teatro Sperimentale Sardo, nello specifico Tiziana Troja e Michela Sale Musio che formano il duetto Lucido Sottile e che interpretano due suore dalla risata facile.

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