Il gruppo degli X Ambassadors ha aperto la puntata di ieri sera, domenica 18 ottobre 2015, di Che tempo che fa presentando il nuovo singolo Renegades. Ospiti di Fabio Fazio sono stati poi Flavio Caroli, critico e storico dell’arte, Samantha Cristoforetti e Walter Veltroni. Flavio Caroli ha scritto ‘Con gli occhi dei maestri’, libro in uscita il prossimo martedì. Si tratta di una sorta di viaggio nella storia dell’arte che l’autore fa con gli occhi degli altri. A un certo punto della vita ci si chiede chi ci abbia indirizzato, ha spiegato Caroli, e il libro si basa su questo. Si parla di arte ma anche delle persone, di questi maestri, con le loro biografie a volte tragiche e tormentate ma mai banali. L’eccezionalità di queste persone si vede già dalle loro fotografie, dai loro volti. Se la storia dell’arte è quella che è oggi lo si deve anche agli storici dell’arte che li hanno scoperti e raccontati dando la loro visione delle cose. Alcuni dei più grandi furono Longhi e il suo allievo Arcangeli, maestro diretto di Caroli, con il quale egli ha vissuto a stretto contatto.



Walter Veltroni, ex sindaco di Roma, ex Presidente del Partito Democratico e deputato fino al 2013, ha presentato in trasmissione il suo nuovo libro, intitolato ‘Ciao’ e appena uscito nelle librerie. Si è molto parlato di Roma in queste settimane e Fazio ha voluto chiedere a Veltroni se l’immagine che viene fuori della città è simile a quella che anche lui conosce. Veltroni ha spiegato che i 7 anni in cui ha fatto il sindaco è stato il periodo probabilmente più bello della città. Roma è grandissima e chi la governa lo fa con gli stessi strumenti che può avere il sindaco di un piccolo comune. Purtroppo nella Capitale è successo qualcosa di terribile ma questa vicenda non deve gettare un’ombra sulla città intera. Il libro di Veltroni è un romanzo che però è allo stesso tempo quanto di più vero si possa scrivere. Si parte dalla ricerca del padre da parte di Veltroni, che lo ha perso quando aveva un anno e dunque si può dire che non lo abbia mai conosciuto. Egli immagina dunque di incontrarlo e così si apre il libro, in cui racconta anche di come i suoi genitori si conobbero e di come nonostante tutti i problemi sua madre non abbia mai mancato di avere il sorriso e di trovare soluzione ad ogni cosa. Le recensioni sono già entusiastiche per questo libro, che colpisce per la profonda sincerità che lo caratterizza. A realizzarlo hanno contribuito anche i ricordi di tanti amici di Vittorio Veltroni, che lavorando in Rai aveva conosciuto molte persone e lanciato tanti che poi sarebbero diventati dei grandi del mondo dello spettacolo.



Samantha Cristoforetti è astronauta dell’European Space Agency, Capitano dell’Aeronautica Militare ed è nota a tutti come la prima donna italiana che è arrivata nello Spazio. A bordo della Stazione Spaziale Internazionale Samantha è rimasta dal 23 novembre 2014 all’11 giugno 2015, dunque per be 200 giorni, realizzando un record. E’ lei infatti la donna che è rimasta più a lungo nello Spazio. Samantha è tornata sulla Terra da quattro mesi e dice che quello che ha vissuto quasi le sembra un sogno. La nostalgia è tanta e per questo spera che le sarà data un’altra opportunità. Le manca il senso di leggerezza che si prova lassù, la possibilità di fare le capriole. Un documentario uscirà a gennaio e sarà un racconto di tutta quest’esperienza. La serata prima del lancio fu lunghissima e piuttosto lunghe furono le procedure di vestizione e preparazione. Il viaggio verso la rampa di lancio dura quasi un’ora e Samantha racconta di essersi addormentata, incredibilmente. Fabio Fazio le ha chiesto come è stato vedere la Terra dall’alto e lei ha detto che quella è una cosa che toglie il fiato.



Tra l’altro Samantha la vide per la prima volta solo a pezzi, mentre in un secondo momento, arrivata nella sezione spaziale, nel modulo di servizio russo c’è a terra un modulo circolare e da lì ha visto tutto, come una specie di fiume che le scorreva sotto. Nello Spazio si inizia a lavorare la mattina presto e si va a parlare subito con i centri di controllo americani, europei e giapponesi. La solitudine è difficile trovarla e anche se si è lontani dalla Terra in realtà si è molto vicini. Le aspettative che aveva riposto in questa esperienza sono state ampiamente superate, ha detto Samantha. Nella stazione spaziale ogni cosa che si fa è un qualcosa che è stato studiato e preparato nel dettaglio ed è come se si stesse mettendo in quel momento la ciliegina sulla torta. L’attimo più bello di tutta l’esperienza è stato probabilmente quando ha visto l’Italia di notte per la prima volta. Ma l’uomo riuscirà ad andare su Marte? Probabilmente si ma ci servono i mezzi giusti, serve tecnologia per proteggersi dalle radiazioni e via dicendo.

Con la tecnologia attuale per arrivare su Marte servono sei mesi e poi bisogna aspettare almeno un anno e mezzo in cui si è soli e bisogna essere totalmente autonomi rispetto alla Terra. Al momento la Stazione Spaziale si può abbandonare, mentre da Marte non si può tornare se non nel momento predefinito. Samantha ha spiegato infine come avviene il rientro sulla Terra con il veicolo spaziale e come quest’ultimo diventi una vera e propria palla di fuoco. Se si guarda fuori dal finestrino si vedono solo scintille e fiamme. Intanto, pian piano, ci si inizia a sentire sempre più pesanti per via della forza di gravità. Sul finale Luciana Littizzetto ha voluto ironizzare proprio sullo Spazio e sulle stelle, quelle cadenti in particolar modo, per poi chiudere con la presentazione del nuovo film diretto da Riccardo Scamarcio a cui anche lei ha preso parte, dal titolo ‘Io che amo solo te’.

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