Ballarò, riassunto puntata 20 ottobre 2015 – Massimo Giannini ha condotto ieri sera in prime time su Rai 3 la settima puntata del programma Ballarò. La puntata si è aperta con il faccia a faccia tra Giannini e Pier Carlo Padoan, Ministro dell’Economia e delle Finanze. Gli ospiti in studio che hanno preso parte al dibattito sono stati il Presidente di Bnl Luigi Abete, l’ex segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani, Simona Bonafè del PD, Marco Bentivogli di CISL, Barbara Lezzi del M5S, Antonio Polito e Federico Rampini. Bersani ha detto che nel 2017 l’Italia sarà l’unico Paese in Europa senza finanziamento pubblico ai partiti. Noi saremo l’unica democrazia che non ha un finanziamento per la politica. Così è come mettersi in mano a quattro miliardari. Antonio Polito de Il Corriere della sera gli ha fatto notare invece che non ci sono quattro miliardi ma i soliti dieci partiti ad avere in mano l’Italia. Si parla anzi del Partito della Nazione.



Bersani ha sollevato notevoli dubbi sulla legge di stabilità e Renzi ha detto che tanto la minoranza del PD dice di no a prescindere. Bersani non vuol sentire parlare di minoranza perchè lui si sente parte del PD a tutti gli effetti. Il Presidente del Consiglio ha annunciato che le categorie A1/A8/A9, ville e castelli continueranno a pagare l’IMU. Bersani infatti aveva fatto notare che prima di questa correzione si offendeva un principio costituzionale che dice che tutti devono pagare e chi ha di più paga di più. Renzi ha detto inoltre che si starebbe attuando lo stesso trattamento di Berlusconi del 2008. Ora si spera, ha detto Polito, che la tassa non venga rimessa di nuovo, come è successo con Monti. Ai commercianti piacciono o no i pagamenti in contanti? Secondo alcuni l’innalzamento della soglia dell’uso del contante è un vero e proprio regalo agli evasori, secondo altri servirà a far girare di nuovo l’economia. Gli esperti spiegano che si va ad incrementare lo scambio tra soggetti privati, perché chiunque può andare da un privato a pagare con denaro nero.



L’importante è che quel privato lo accetti. I negozianti spiegano che se in Italia c’è un limite all’uso del contante gli stranieri vanno a spendere all’estero, vanno in Svizzera. L’evasione c’è comunque. In effetti c’è proprio chi chiede esplicitamente di poter pagare in contanti. Mentre nel Nord Europa si paga ormai solo con transazioni elettroniche, ecco che l’Italia innalza la soglia del contante per far pagare agli stranieri. Eppure questi ultimi sono i primi ad affermare che per le grosse somme usano la carta di credito, perché non portano dietro tutto quel denaro. Federico Rampini, corrispondente dagli Stati Uniti viene dalla patria del pagamento elettronico e della lotta senza quartiere all’evasione fiscale. Egli ritiene che questa misura che è stata adottata sia gravissima e rappresenti un gravissimo errore. In America addirittura un politico è stato arrestato perché aveva prelevato troppo denaro dal suo bancomat. Poi si è scoperto che alla base vi era un ricatto. Questo segnale dei 3.000 euro non è affatto bello in un Paese in cui l’evasione fiscale è capillare ed è fatta proprio dal piccolo artigiano che fa il lavoro e viene pagato in nero.



L’evasione in Italia è pari a 91,4 miliardi ogni anno. Marco Bentivogli, afferma che questo è il Paese in cui c’è il minor numero di persone in galera per reati fiscali in Europa e 15 milioni di italiani non hanno un conto corrente bancario perché c’è troppo sommerso. Per quanto riguarda le tasse sulla prima casa, ad esempio, non bisogna togliere indiscriminatamente. In dieci anni le tasse sulle casa sono state cambiate 10 volte, questo significa che abbiamo dei governi schizofrenici e i cambiamenti sono troppo spesso legati a misure elettorali. Inoltre il nostro Paese è caratterizzato da una forte disuguaglianza che riguarda il nord e il sud. Il Governo però si difende perché dice che non è questo dettaglio a cambiare il risultato della lotta all’evasione. Lezzi sostiene che in questo Paese sia sbagliato proprio il modo in cui si porta avanti la lotta all’evasione perchè non si possono andare a cercare solo gli scontrini mancati nei bar, ma si devono andare a guardare anche le grandi imprese, le aziende e persino le banche. Un grosso problema è quello della criminalità organizzata. Ma cosa pensano gli italiani dell’innalzamento del limite legato all’uso del contante per i pagamenti? Pare che ben il 51% sia favorevole, credendo che questo ptovvedimento possa favorire la crescita del Paese.

Abete però ha voluto scherzarci su affermando che forse quelle persone rappresentano la parte di popolazione che ha delle spese extra da fare e l’uso del contante lo vede come una grande comodità. Nel servizio di Francisca De Candia abbiamo cercato di capire cosa si intende per pensioni part-time. La Bonafè ha subito difeso il Governo facendo notare che finora quando si è intervenuti sulle pensioni spesso sono stati fatti dei danni. Per questo motivo è bene non improvvisare e ponderare le eventuali riforme. Ciò non significa che non si ci sta lavorando. Abete ritiene invece che la norma sulle pensioni non debba essere modificata in questo momento. Siamo infatti in una fase in cui gli esodati stanno finendo e dunque fra un paio d’anni il problema sarà risolto. Intanto in collegamento da Milano c’era Eva Giovannini, che ci ha spiegato come funziona un emporio di solidarietà. A questo mini-market fanno riferimento tante famiglie in difficoltà che senza questi aiuti non riuscirebbero ad andare avanti. Per finire, nei sondaggi della settimana abbiamo visto come il M5S sia il secondo partito dopo il PD, con il 27% degli italiani che dice che lo voterebbe.

Replica Ballarò, puntata 20 ottobre 2015: come vederla in video streaming – E’ possibile vedere o rivedere la puntata di Bllarà del 20 ottobre 2015 grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui.