La trasmissione di Fabio Fazio in onda su Rai 3 avrà questa sera come ospite il celebre designer italiano Giorgetto Giugiaro. Recentemente il suo nome è tornato alla ribalta perché la sua (ormai ex) azienda, la Italdesign, fa parte del gruppo Volkswagen, nell’occhio del ciclone per lo scandalo Dieselgate. In ogni caso la sua presenza nel programma di Rai 3 non ha a che fare con questa vicenda. Giugiaro è infatti il creatore della mitica DeLorean DMC-12, l’auto usata nel film Ritorno al futuro, di cui si celebrano i 30 anni. La vettura, derivata dalla Lotus Espirit (anch’essa “creata” da Giugiaro e visibile nel film “Pretty Woman), non ebbe però molto successo.



Tra gli ospiti della nuova puntata di Che tempo che fa, in onda stasera sabato 24 ottobre 2015, desta particolare curiosità la presenza di Giorgetto Giugiaro, uno dei più famosi designer espressi dal nostro Paese. Nato a Garessio nell’agosto del 1938, a 14 anni si è trasferito a Torino al fine di proseguire i suoi studi nel settore delle belle arti e del disegno tecnico. Tre anni più tardi è stato quindi assunto alla Fiat, da Dante Giacosa, trovando posto all’interno del Centro Stile del brand torinese. Nel 1959 è poi passato alle dipendenze di Nuccio Bertone, per il quale ha lavorato cinque anni, prima di passare alla Ghia, altra famosa carrozzeria dell’epoca. Dopo aver prestato il suo talento agli altri, nel 1968 Giorgietto Giugiaro ha quindi deciso di fare il grande passo dedicandosi all’imprenditorialità. La fondazione della Italdesign Giugiaro, ha dato infatti vita ad una società in grado di fornire servizi completi all’industria automobilistica che si è rivelata ben presto all’altezza della sfida intrapresa. Nel corso della sua lunga e intensa attività, il designer piemontese si è ricavato una fama assolutamente meritata, non solo in Italia, ma anche all’estero. Una fama testimoniata dal riconoscimento in qualità di Car Designer del Secolo, conferitogli nel 1999, cui ha fatto seguito tre anni più tardi l’entrata nell’Automotive Hall of Fame, decretata da 120 esperti e giornalisti di svariati Paesi.



E’ stato anche nominato Cavaliere del lavoro, oltre ad aggiudicarsi premi prestigiosi come il Compasso d’Oro. Ha inoltre partecipato all’organizzazione dei Giochi Olimpici invernali disputati a Torino nel 2006 e disegnato il pallone da basket Molten usato dalla FIBA a partire dal 2004. Ha due figli, Fabrizio e Laura e proprio con il primo, nello scorso mese di luglio ha destato grande sensazione con una lettera aperta che ha sancito la fuoriuscita da Italdesign. Una lettera aperta pubblicata su una pagina del Corriere della Sera acquistata all’uopo. Un atto d’accusa che ha sancito la rottura causata dall’addio alla Volkswagen di Ferdinand Piëch, considerato il principale fautore dei successi della Porsche prima e di Audi poi. Proprio lui era stato l’artefice della collaborazione tra Italdesign e Volkswagen, sfociata nell’entrata dell’azienda italiana nell’orbita del gruppo teutonico. Le dimissioni di Piëch erano state una diretta conseguenza della decisione del consiglio di sorveglianza del marchio teutonico di riconfermare Martin Winterkorn alla testa del gruppo. Una rottura che all’epoca era stata salutata dagli esperti come una conseguenza della delusione per i risultati ottenuti negli States. Visto lo scandalo che ha poi travolto Volkswagen, quella decisione potrebbe ora essere rivista alla luce di quanto successo nel frattempo. In una recente intervista rilasciata sempre al Corriere della Sera, Giorgietto Giugiaro ha aspramente criticato molte delle auto attuali, definendole dei frigoriferi. Inoltre ha ricordato la vendita della sua creatura al gruppo tedesco, avvenuta nel 2010, affermando che in tal modo ha potuto mettere in assoluta sicurezza i mille lavoratori dell’azienda e le rispettive famiglie. Sarà dunque molto interessante sentirlo disquisire di quanto sta accadendo alla Volkswagen e del ruolo dell’industria automobilistica in una società che sta cambiando profondamente.

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