Oggi pomeriggio, alle 14 e 30, su Rai tre, va in scena una nuova intervista di Lucia Annunziata in 1/2 ora. Mario Monti è un politico ed economista italiano. Nato nel marzo del 1943 a Varese, Monti è senatore a vita dal 2011 e dallo stesso anno al 2013 ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri a capo di un Governo tecnico. Oltre alle cariche politiche in Italia, Monti è stato Commissario europeo per la concorrenza fino all’anno 2004 e Commissario europeo per il mercato dal 1995 fino al 1999. Attualmente, è Presidente dell’Università Bocconi di Milano.



Diplomatosi al Liceo Classico Leone XIII di Milano, Monti decide di iscriversi alla facoltà di economia alla Bocconi e consegue il titolo nel 1965. Durante il percorso accademico, trascorre anche un anno presso l’Ateneo di Yale e conosce il Premio Nobel per l’economia James Tobin. Dopo pochi anni, ottiene una cattedra all’Università di Trento e dal ’70 si trasferisce all’Università di Torino. Monti, però, vorrebbe insegnare a Milano e nel 1985 riesce a coronare il suo sogno: ottiene, infatti, una cattedra in economia politica alla Bocconi. Proprio in tale Ateneo dirige anche l’Istituto di economia politica e dal 1985 fino al 1995 si occupa in qualità di direttore di una rivista di economia. La sue spiccate capacità lo portano a rivestire numerosi incarichi di rilievo in varie commissioni sia governative che parlamentari. Nel 1998, Monti viene addirittura nominato membro del CDA della FIAT e della Banca Commerciale Italiana. La sua carriera, però, procede spedita anche alla Bocconi dove diventa prima Rettore e poi Presidente. Dal 1995 al 2004, come anticipato, Mario Monti viene nominato Commissario europeo ed in tale periodo ha le deleghe al mercato interno, alla fiscalità, ai servizi finanziari, alla concorrenza ed all’integrazione finanziaria. Durante la sua esperienza in Europa, Monti approfondisce molto la concorrenza in tutti i suoi ambiti e promuove anche un procedimento ai danni della Microsoft tutt’ora attivo.



Nel medesimo periodo, blocca la fusione tra Honeywell e General Electric che, a suo parere, è del tutto contraria alle normative vigenti. Qualche anno dopo, si occupa di redigere un libro bianco in cui sono contenute le misure necessarie per poter ottenere un pieno compimento del mercato europeo. La nomina a Presidente del Consiglio dei Ministri arriva nel 2011 a seguito delle formali dimissioni del Presidente Silvio Berlusconi. L’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli affida l’incarico di formare il Governo che si rivelerà privo di personalità già avvezze alla politica. Inizialmente, oltre alla carica di Presidente del Consiglio, Monti ricopre anche quella di Ministro dell’economia e delle finanze. A Mario Monti va il merito di aver ottenuto la fiducia più alta mai registrata dalla proclamazione della Repubblica: i no, infatti, sono solo 25. Dopo poche settimane dal suo insediamento, Monti vara il decreto legge cosiddetto anti-crisi al fine di evitare il dissesto. Al termine del mandato, Monti decide di candidarsi con la lista Con Monti per l’Italia al quale prendono parte esponenti dell’imprenditoria e dell’alta finanza. Tale lista ottiene l’8,3% alla Camera ed il 91,1% al Senato. L’incarico di formare un nuovo esecutivo viene affidato ad Enrico Letta del Partito Democratico e nel 2013 Monti gli passa ufficialmente le consegne in occasione della tradizionale cerimonia.

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